CENNI ARTISTICI ED ARCHITETTONICI

                     

                   

  Visione d´assieme della Prepositurale nella sua maestosità 

L’arch. Conti nel progettare il tempio si è essenzialmente ispirato a quel particolare stile gotico, che, reinterpretato dall’arte e dal gusto italiano, viene chiamato “gotico-lombardo”. Più precisamente è stata presa a modello la basilica di Sant’Andrea a Vercelli – datata 1220 – che rimane uno dei primi e più begli esempi del gotico cistercense in Italia.

  La pianta del tempio è a forma di croce latina, coi bracci laterali sviluppati e terminanti – così come la navata centrale – in absidi a pianta ottagonale: quella maggiore è riservata al coro; quelle laterali ad altari. Il braccio longitudinale misura 12 metri di larghezza e 77 di lunghezza, le navate laterali sono larghe 6 metri: la larghezza totale del transetto è di 52 metri.     

     Cupola centrale

La cupola centrale, di pianta ottagonale, è alta 38 metri e, con la lanterna, 42; il tamburo – cioè la struttura verticale che racchiude la calotta – è formato da trifore: anche in questo particolare architettonico è evidentissimo lo stile gotico cistercense che si ritrova spesso in Lombardia. Il piano della chiesa è rialzato dal terreno di circa 2 metri e ad esso si accede tramite un’imponente scalinata. Il campanile si innalza sul lato destro della chiesa, all’altezza del braccio trasversale; è a pianta quadrata di metri 6.40 di lato e raggiunge l’altezza di 77.45 metri. A 31.50 metri vi è il piano dell’orologio: i quadranti sono di forma rotonda, ornati con terrecotte lavorate e luminosi di notte. A 44.40 si aprono i quattro grandiosi finestroni archiacuti della cella campanaria che, con decorazioni ornamentali in terracotta, ripetono i motivi delle finestre laterali delle navate della chiesa. Nella cella è posto un poderoso concerto di nove campane intonate in “la bemolle grave”.

A quota 56 metri il campanile si restringe e, passando a forma ottagonale, inizia la sommità che si compone di due parti ben distinte: prima un belvedere a finestrelle bifore e semplici alternate a tutto sesto che richiama, nel suo insieme, la linea della cupola, poi una snella
piramide a costoni in cemento e facciate in cotto.
Sulla sommità, al posto dell’originaria croce, è posta una statua in rame dorato raffigurante l’Angelo custode che prega a mani giunte.

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