VISITA GUIDATA (QUINTA PARTE)

              

               Il tabernacolo dell´altare maggiore

Sui pilastri laterali sono inseriti due tabernacoli che contengono l’uno la reliquia della Santa Croce e l’altro gli Oli Santi. Nelle lunette dei portali che immettono nelle sagrestie laterali, sono affrescate le immagini di S. Ambrogio e S. Carl

              

               Il tabernacolo dell´altare maggiore

Sui pilastri laterali sono inseriti due tabernacoli che contengono l’uno la reliquia della Santa Croce e l’altro gli Oli Santi. Nelle lunette dei portali che immettono nelle sagrestie laterali, sono affrescate le immagini di S. Ambrogio e S. Carlo Borromeo, patroni della diocesi milanese.
Sopra di esse si aprono due matronei che accolgono un imponente e grandioso organo costruito dalla ditta Balbiani e più volte rammodernato. Al di sopra della mole dell’altare si curva solenne l’arco trionfale sul quale sono scritte le parole pronunciate da Cristo a riguardo dei due apostoli patroni della chiesa: “Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam”; (Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa); “Vas electionis est mihi iste ut portet nomen meum coram gentibus”; (Costui è uno strumento eletto da me a portare il mio nome dinanzi alla gente).
Sullo sfondo del coro, sulla curva della volta, sono dipinti cinque medaglioni raffiguranti l’Agnello ed i quattro Evangelisti.

               

          Le vetrate delle bifori raffiguranti le nove donne della Bibbia

Le vetrate delle bifore riproducono in grandiose figure le immagini di dieci apostoli. Al di sotto della volta, dietro l’altare, si trova lo stupendo coro, vero gioiello d’arte, orgoglio del nostro artigianato mobiliero. Su disegno del prof. Romeo Ronzoni, è stato eseguito da Angelo Arosio Genola – artista già ricordato in queste note – intagliato mirabilmente da Orlando Fiscon, con pannelli in bronzo scolpiti da Otello Montaguti.

                          

              Vista parziale del coro, gioiello dell´artigianato lissonese

Le scene riprodotte nei vari quadri sono state suggerite dal concittadino don Aldo Marone e rappresentano momenti della vita dei Patroni Santi Pietro e Paolo.
Nella fascia che delimita la parte superiore degli stalli sono stati incisi i nomi dei parroci che si sono susseguiti a partire dalla costruzione della parrocchia (circa 1550) ad oggi.

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