L´ORATORIO DELL´ASSUNTA

               

È il piccolo santuario della pietà mariana tipica dei lissonesi. Di erezione antica in epoca che ignorasi, già primo di San Carlo era centro di grande devozione: ’cum esset magnae devotionis’ (da un documento della Visita pastorale del 1567).

Può darsi che fin dall’epoca in cui Lissone era cinta da mura, in quella località ove trovasi la porta orientale delle mura del Borgo, vi fosse qualche cappellina o semplice immagine muraria di Maria, e che nei secoli successivi al rovinarsi o alla demolizione delle mura e della porta, la pietà dei fedeli volesse perpetuare il culto a Maria coll’erigere una chiesina in cui più tardi fu posta l’attuale rozza statua in legno di Maria col Bambino che fu subito e in seguito sempre, oggetto di particolare venerazione. 
Al tempo di San Carlo, l’oratorio aveva già la forma attuale; però colla sola porta laterale; in luogo di quella della facciata vi era una finestra con sbarre di legno dalla quale i passanti potevano guardare all’interno.
Era però molto in disordine e disadorno, e vi si celebrava ’ex devotione’ quasi ogni sabato. Tanto P. Clivono (1567) che san Carlo (1579) diedero ordini opportuni per il riassetto, proibendo intanto di celebrarvi; e nonostante che i lissonesi fossero allora già impegnati molto per la Parrocchiale, vi ottemperarono subito; e ciò conferma la loro devozione al Santuario: fu fatto il soffitto di legno, mentre prima v’era solo la copertura delle tegole, furono rimesse in miglior forma le finestre, aperta la nuova porta in facciata, fu riordinato l’altare secondo le norme liturgiche, fu arricchita di dipinti, sì all’interno che all’esterno (per molto tempo all’interno della cappella a fianco dell’altare dal lato del Vangelo stette dipinta sul muro questa iscrizione: “Bernardinus Arosio, dictus Binotus, fecit fieri de anno 1578” (…..pare che l’Arosio sia stato il donatore della statua fatta eseguire nel 1578 e non ancora pronta, colle vesti in ricamo, all’epoca della visita pastorale e quindi postavi dopo; perchè un’iscrizione così pubblica e evidente non potè essere messa per un’opera futile e secondaria).
Di modo che il Card. Federico (1604) trovando l’oratorio rimesso a nuovo e vivo fervore di pietà, ne raccomandò caldamente la devozione con queste belle parole: “Affinchè il popolo si infiammi ancora maggiormente nella venerazione della B.Vergine e aumenti il concorso dei fedeli a questo Oratorio, raccomandiamo che tutti i fedeli di questo luogo ogni giorno dedicato alla B.V. e inoltre ogni sabbato si raccolgano verso sera in questo Oratorio per farvi la solita devozione e ivi cantino le litanie e l’antifona della B.V. per poterla sempre avere loro avvocata e patrona”.
Nel 1615 il nobile G.Battista Verro (o Verri) vi fondò una cappellania con Messa quotidiana. Verso la fine di quel secolo o il principio del successivo gli eredi, invece della contribuzione annua, assegnarono al Cappellano alcuni fondi nei territori di Sovico e di Lissone quale beneficio stabile, il cui frutto corrispondeva al precedente assegno annuo di L. 300. Fra detti fondi vi era una casa in Lissone chiamata la Palazzina con grande orto annesso e una vigna denominata del Borgo, la quale casa confinava coi beni di proprietà del Luogo Pio del Convento di Monza (donde il nome di Vicolo Luogo Pio e di Via Palazzine)…
In quell’epoca avvenne una questione vivace e durata a lungo (dal 1663 al 1682) a causa di una piccola e vecchia campana che il parroco, avendola trovata giacente nell’armadio, pensò di mettere sul tetto elevandovi un torrino, per cui il popolo prese a ’tumultuare ed esclamare sopra la ’novità’ desiderando che al Messa continuasse ad essere suonata colle campane della Parrocchiale; questione che dopo molte vicende con intervento di autorità ecclesiastiche finì con la demolizione del torrino e colla vendita della campana a Giacomo Filippo Bareggio, usandosi il ricavo per completare le offerte già raccolte per l’acquisto di due reliquiari per la Parrocchiale….
…Nel 1885 a cura del Sig. Mussi Giovanni, modello di cristiano e di insegnante
, fu alzato il piccolo campanile su disegno dell’Ing. Laveni di Milano, e postovi una campana nuova.
Pure oggidi il ” piccolo Santuario ” è centro di vivo culto mariano …
 

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