CENNI STORICI – C.I.M.

Quando nel mese di giugno 1956 Don Luigi Allievi faceva il suo solenne ingresso quale Prevosto di Lissone, tutti avevano capito che l’eloquente sermone di saluto e la precisa esposizione del programma di lavoro e di attività, che il nuovo Pastore aveva in animo di procurare, prima di tutto ed innanzi tutto, il bene spirituale della porzione di “gregge” che la divina Provvidenza gli affidava.

Credo sia logico pensare, ed è proprio nella natura umana di ciascun uomo, che ognuno, in qualsiasi campo, brami posizioni importanti, remunerative che gli procurino dignità ed onori. Non così si deve dire del Prevosto di Lissone don Luigi Allievi: sua brama e desiderio, fra le molteplici iniziative che aveva in animo di realizzare, fu di servire il paese con la comodità di nuove chiese, o meglio, con l’erezione di nuove Parrocchie di modo che i più lontani (si pensi che la città di Lissone nel giro di pochi anni ha avuto uno sviluppo demografico a dir poco impressionante) abbiano possibilità di maggior e miglior assistenza religiosa, a tutto vantaggio dell’integrità della fede e della vita cristiana.

La zona sud-est della città di Lissone era abitata in prevalenza da artigiani. Moltissime erano le famiglie che originariamente abitavano al centro della città e che in seguito al miglioramento della loro situazione economica si erano costruite le loro casette con laboratori attigui. Era però molto sentita la lontananza dalla Chiesa Prepositurale e dell’Oratorio S. Luigi; di qui la pressante richiesta affinché si dotasse questa periferia di una nuova Chiesa.

Inizialmente presero in affitto un salone sul V.le Repubblica, dove Don Virginio Monolo incominciò a riunire la popolazione del rione per la S. Messa domenicale e l’istruzione religiosa dei più piccoli. Nel frattempo, attraverso una permuta di un beneficio parrocchiale del sig. Viscardi, si predispose la superficie sufficiente alla costruzione della Chiesa e di opere parrocchiali. Per il progetto si incaricò l’arch. Giacomo Mariani di Lissone, mentre per la realizzazione fu incaricata la ditta Piazza.

Il 31 maggio 1959 Mons. L. Oldani poneva la “prima pietra” per la nuova cappella che fu dedicata al “ CUORE IMMACOLATO DI MARIA”. Per quest’importante avvenimento si svolse una grandiosa processione con il simulacro della Madonna di Fatima che fu posata sul luogo esatto dove sorge ora la Chiesa.

I lavori proseguirono alacremente tanto che il 29 Giugno 1960 S. ecc. Mons. Giuseppe Schiavini, vicario Generale, poteva inaugurare tutto il complesso composto dalla cappella, seminterrato destinato all’oratorio ed all’asilo, l’abitazione delle Suore e l’abitazione per il Parroco. Durante questa bellissima cerimonia il Prevosto, don L. Allievi, leggeva il decreto arcivescovile con il quale sua Ecc. il Card. Giovanni Battista Montini (futuro PAPA PAOLO VI) erigeva questa zona in Parrocchia indipendente.

Primo Parroco fu nominato nella persona di Don Virginio Monolo, già coadiutore della Prepositurale, che da qualche tempo già assisteva spiritualmente i fedeli.

Il nuovo Parroco così si espresse in ringraziamento: Quale Parroco della nuova Parrocchia dedicato al “CUORE IMMACOLATO DI MARIA” mi pare giusto mettere in doverosa evidenza lo spirito di sacrificio e di rinuncia che hanno sempre accompagnato l’instancabile opera del Prevosto Don Luigi Allievi, nell’arricchire la nostra città di Lissone di nuovi Templi di Dio, con tutto il bene che ne è derivato, non solo in campo religioso e morale, ma anche in quello del progresso civile ed economico.
I lissonesi, e con loro i Parroci tutti, glie ne serberanno imperitura gratitudine per il buon seme finora gettato e che certamente sarà copioso di frutti. f.to Don Virginio Monolo.

I commenti sono chiusi.