SONO SOLO CANZONETTE?

Non è per dovere di cronaca che si parla del concerto dei Nomadi tenuto la settimana scorsa nel cortile dell’Oratorio San Luigi, per ricordare i

Non è per dovere di cronaca che si parla del concerto dei Nomadi tenuto la settimana scorsa nel cortile dell’Oratorio San Luigi, per ricordare i 100 anni della Virtus. E’ per la passione per la musica, già manifestata più volte, anche su queste pagine.

 E’ perché l’evento non scolorisca come una vecchia foto, ma rimanga e dire qualcosa alla mente e al cuore. A chi non li conosce bene come i fans più accaniti, i Nomadi possono sembrare uno dei tanti gruppi a metà tra i cantastorie e l’impegno sociale. Come nella miglior tradizione italiana da Guccini a De Gregori, a Vecchioni, a Battiato, a Ligabue, a Bennato, per non dire di Giorgio Gaber, che di questo filone fu un precursore (se l’elenco è inattendibile, mi scuso con chi di musica ne sa più di me).

Nei testi delle canzoni si parla di Auschwitz, della primavera di Praga, del ragazzo che ferma i carri armati a Tien an men. Le battute di Danilo Sacco il cantante, tra una canzone e l’altra, sono sullo spreco di denaro per gli armamenti: – Con il costo di un bombardiere si potrebbe costruire un ospedale, come quelli di Gino Strada…-; sui ragazzi meno fortunati che stanno lì in prima fila: – …Ma, state tranquilli, abbiamo incontrato tanta gente che si crede fortunatissima, invece è morta nel cuore! -; sulla necessità di non dimenticare e sulla possibilità di vivere, tutti insieme, veramente, da fratelli. – Perché sono i potenti che ci dividono in musulmani, cristiani, amici e nemici…-. L’applauso parte facilmente. Ciarlatani? Sfruttatori del momento e della propria posizione: loro sul palco e tremila persone davanti, pronte ad osannare qualsiasi cosa si dica, faccia o canti? Sì, è possibile. Io non lo credo.

 Credo anzi che ognuno sia autorizzato a dire le cose che ritiene giuste e importanti con i mezzi di cui dispone, prediche, trattati di sociologia, discorsi politici o canzoni. Queste ultime hanno un vantaggio: le senti con le orecchie, ma anche nello stomaco (dato il volume dell’amplificazione).

Certe frasi cantate o gridate non possono lasciare indifferente la tua pelle e il tuo cuore. Ognuno poi ne faccia quello che vuole: un cd da ascoltare in auto o in cucina, oppure la colonna sonora di un sogno che la volontà di tutti può realizzare.

Fotografie realizzate durante il concerto dei NOMADI – Oratorio San Luigi

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