AVVENTO……TEMPO DI FEDE

“VENITE E VEDRETE….”
L’invito di Gesù di Nazareth ai due discepoli che gli avevano rivolto la domanda: “Maestro dove abiti?”. ’Venite….’ Egli chiede di seguirLo! Prima di tutto. Poi dice loro ’Vedrete ….’ Frequentare Gesù li porterà a una conosce

“VENITE E VEDRETE….”
L’invito di Gesù di Nazareth ai due discepoli che gli avevano rivolto la domanda: “Maestro dove abiti?”. ’Venite….’ Egli chiede di seguirLo! Prima di tutto. Poi dice loro ’Vedrete ….’ Frequentare Gesù li porterà a una conoscenza profonda di Lui, talmente viva da intuire che Lui vale la vita, su di Lui si può giocare la propria vita …E allora, quei due, lo seguirono….

Sono Don Pino. Vorrei dirvi ciò che ’sento’ in me ora che comincia il ’tempo liturgico’ dell’avvento. I miei pensieri di cristiano, ’parroco’ chiamato e mandato dall’Arcivescovo a presiedere alla comunità cristiana che sta in queste parrocchie della nostra Unità pastorale. ’Pensieri’ carichi di fede anzitutto, e di attese poi. Non mi è possibile però raccontarmi tutto! Perché sono ’pensieri tornanti’, che insorgono e provocano.

Non potrei però comunicare con voi le mie attese ’pastorali’ di parroco se non rinnovassi in me stesso la fede in Gesù Cristo. Non avrebbe senso. E neppure importanza! Dico a voi invece che accogliere Gesù, riconoscerLo, il Cristo atteso da secoli, Salvatore e Signore della vita e della storia, è il ’caso serio’ della vita, della mia e quella di ogni persona.

E’ davanti a Lui che ci troviamo a decidere della nostra vicenda personale. Cristo è la ’proposta’ del Dio dei Padri, misterioso e fedele: una proposta che chiede ovviamente una ’risposta’. Questa è la fede. Un’accoglienza senza riserva, radicale, di Gesù Cristo, nella propria vicenda personale.

La fede è un’intimità! La fede è una gioia difficile da raccontare. La fede è un’esperienza assolutamente ’indicibile’. Ma è anche comunicabile. Attraverso un’esistenza che rivela a monte questa ’relazione’.

La quotidianità di un prete, quella di una sposa, di un malato, di un politico, di un professore, di un operaio, di un dirigente, di un giovane, di un adolescente, di un bambino…. Chi guarda un cristiano che vive un’intima relazione con Cristo Gesù, resta stupito di come egli si comporta, sceglie, giudica, parla, scrive ….e vive i suoi rapporti, in qualsiasi ’situazione’ egli si venga a trovare o sceglie di esserci!

LETTERA APERTA
ALLE FAMIGLIE DELLE NOSTRE COMUNITA’
L’AVVENTO DI GESU’

cominciato proprio domenica 16 novembre. E’ quello della Chiesa di Milano. E’ un tempo ’prezioso’ per fare il punto sulla fede che professiamo e pratichiamo. Ed anche un’opportunità per verificare quanto e come siamo in grado di ’dire la fede’ che professiamo. In famiglia (ai figli…e ai genitori) al lavoro (fabbrica, laboratori, uffici…) nelle scuole, nei momenti ludici (esperienza di comunicazione, di divertimento…), negli ambiti economici, politici e sociali, nei gruppi, nella stessa comunità cristiana!

Carissimi,
rinnovata la fede in Colui che ’viene nel nome del Signore’, proiettati verso la memoria della nascita di Gesù, nostro Salvatore, insieme diamo a Cristo Signore ’attenzione interiore e un po’ del nostro tempo’.

Una preghiera più autentica, più ’pensata’, più costante, più vera! Una disponibilità all’ascolto, partecipando alle proposte che sono state pensate per questo avvento. Non sia la televisione a trattenervi a casa . Fate un po’ di digiuno televisivo. Provate la gioia della ’gratuità: donate alla Caritas dell’Unità con gioia: non sappia la destra ciò che saprà fare la vostra sinistra! Perdonate le offese ricevute in questi mesi: arrivate al Natale con l’animo lieto, libero.

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