COME PECORE IN MEZZO AI LUPI

La Chiesa cattolica ha seri problemi di sintonizzazione con il mondo di oggi. E’ dall’epoca del modernismo che contenuti e linguaggio del messaggio religioso non hanno più presa sulla realtà della vita degli uomini. Il Papa fa notizia, ma passare un contenuto morale, un insegnamento evangelico attraverso i media è difficile, è considerato noioso e fuori luogo, inappetibile per giornali e reti televisive o radiofoniche.

Queste affermazioni, diffuse e veritiere, danno vita a due considerazioni che voglio condividere qui con i visitatori di questo sito. Sono bene accetti commenti e opinioni che saranno inviate all’indirizzo  parrocchiapp@hotmail.com

C’è chi pensa che la Chiesa abbia tutto da perdere nel sottostare alle regole della comunicazione. Il linguaggio mediatico non può far altro che appiattire i contenuti religiosi. La Chiesa non può accettare di fare notizia solo nella sua versione folkloristica o celebrativa, coreografica e straordinaria. E nemmeno essere presentata solo con il volto solidale e caritativo che fa tanto presa sui buoni sentimenti dei telespettatori. Meglio diventare Chiesa del silenzio (passatemi il termine), minoranza catacombale, tanto minoranza lo siamo già. Anche se per ritorno alle catacombe si può intendere anche un ritorno all’essenzialità evangelica, alla purezza della Chiesa Apostolica originaria.

“Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù” (Gv 18,36)

Dall’altra parte c’è chi afferma con tenacia che non bisogna arrendersi, ma usare gli stessi metodi del mondo per far notare la propria presenza. Anche se quello della comunicazione è un grande circo (e questa è una definizione non positiva) restarne fuori è follia.

Allora, coraggio,  preti, laici, operatori pastorali (il modo moderno di chiamare i cristiani di buona volontà), alleniamoci ad usare computer e internet, impariamo come scrivere una notizia affinché sia letta con interesse e non cestinata, rinnoviamo i nostri bollettini parrocchiali perché non siano solo l’elenco dei morti o dei benefattori, ma diventino fonte di approfondimento culturale e dialettico.

Siamo ben convinti che la Chiesa abbia ancora qualcosa da dire all’uomo di oggi, anzi, oggi più che mai può offrire orientamenti e certezze. Le modalità della comunicazione non possono esaurire le potenzialità della Chiesa, che è incontro, comunità, amore e perdono, ma possono far intravedere tutto questo al di là della spettacolarizzazione obbligata dai media

.

“Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.” (Mt 10,16)

I commenti sono chiusi.

Powered by Nirvana & WordPress.