ISTANTANEE DI PASQUA

Alberi fioriti che ostinatamente continuano a vivere in mezzo al cemento delle città, alberi spogli di foglie, ma con fiori che ricordano il sangue sparso sulla Croce.
Questa è Pasqua.

Alberi fioriti che ostinatamente continuano a vivere in mezzo al cemento delle città, alberi spogli di foglie, ma con fiori che ricordano il sangue sparso sulla Croce.
Questa è Pasqua.

Frammenti di preghiere antiche che salgono alle labbra in chiese più frequentate del solito. Emozioni provocate da solenni liturgie ricche di simboli e significati.
Questa è Pasqua.

Un muro che divide la Terra sulla quale Gesù ha veramente camminato. L’immagine di corpi straziati dall’ennesima bomba terroristica.
Questa è Pasqua.

L’opulenza delle uova fasciate in carte luccicanti, che riempiono gli scaffali dei supermercati. La corsa a prenotare l’ultimo aereo per una vacanza anche breve o la partenza su autostrade affollate.
Questa è Pasqua.

Le cupole dorate di Kiev e i pope che cantano con voce baritonale gli inni melodiosi della liturgia ortodossa. Un Papa anziano che ritrova il suo vigore parlando ai giovani in Piazza San Pietro.
Questa è Pasqua.

L’agonia dei milioni di poveri e oppressi nel mondo che non finirà dopo tre ore, come sul Calvario. L’indifferenza di chi ha tutto e si giustifica pensando che, comunque, i mali del mondo non sono affare suo.
Questa è Pasqua.

Le immagini crude di un film che fa parlare di Gesù molto più che duemila anni di vita della sua Chiesa.
Questa è Pasqua.

Le campane che annunciano, nella notte del sabato santo, la resurrezione del Dio fatto uomo. L’Exultet che si canta nella veglia pasquale e mette nel cuore brividi di speranza.
Questa è Pasqua.

Guardiamo queste istantanee sospendendo il giudizio! Non stiamo a valutare, a recriminare, a lamentarci. Dio non l’ha fatto e ci ha amati sino alla fine. L’amore del Padre, che nessuna categoria umana può misurare, è per tutti. Veramente per tutti.

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