NELLA CULTURA

INCULTURAZIONE un termine che andava molto di moda qualche anno fa quando si parlava di educazione, di comunicazione, di missione. Voleva dire assumere la cultura, i modi di vita e di pensiero di altri popoli con i quali si veniva a contatto, per ricercare una migli

INCULTURAZIONE un termine che andava molto di moda qualche anno fa quando si parlava di educazione, di comunicazione, di missione. Voleva dire assumere la cultura, i modi di vita e di pensiero di altri popoli con i quali si veniva a contatto, per ricercare una migliore comprensione e l’accettazione reciproca.

Così nelle S.Messe, non solo quelle celebrate in terra d’Africa, si inseriscono canti ritmati sui tamburi. Le celebrazioni cristiane in India si arricchiscono di offerte di incenso profumato e danze dei riti indù. Così le missionarie si vestono con i colori sgargianti delle donne africane o con il sari bianco azzurro dei più poveri tra i poveri.

INCULTURAZIONE dovrebbe essere tutto il contrario di COLONIALISMO.

Se da una parte l’una si adegua agli usi e costumi del luogo per poter comunicare attraverso un linguaggio comprensibile agli interlocutori, l’altro impone prepotentemente regole e usanze dei conquistatori e può arrivare agli eccessi degli Spagnoli di Cortez. La prima è un processo lungo e difficile, l’altro ha costruito imperi sullo sfruttamento.

L’inculturazione, ponendosi in una posizione di dialogo è continuamente alla ricerca di modelli di vita che vadano bene per tutti. Il colonialismo applicava modelli lontani dalla realtà delle zone in cui si trovava, ma ne accelerava l’emancipazione e lo sviluppo.

Si può ancora parlare di inculturazione quando ci troviamo di fronte alla moda dell’abbigliamento etnico o al ristorante magrebino, aperto nella vecchia Milano, dove è obbligo mangiare con le mani?

E’ andare alla ricerca di cultura la vacanza nei luoghi più esotici e lontani?

E’ giusto continuare a chiedere gli spaghetti all’italiana a Pechino o un caffè espresso nell’oasi del deserto tunisino, perché queste sono le nostre tradizioni e le vogliamo difendere?

E’ da turisti superficiali adornarsi di turbante alla Lawrence d’Arabia per difendersi dal sole e dalla sabbia o può diventare il primo passo verso la coscienza che usi e costumi sono dettati da millenni di esperienza?

Non resta che provare il viaggio potrebbe non finire mai!

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