LA FELICITA´ DEI BABBANI

Credo, anzi spero, che sia ormai costume di pochi identificare la felicità con l’acquisto di una automobile di lusso o con la vincita del super premio all’enalotto. Ci pensano solo quelli che conoscono l’Italia attraverso le trasmissioni televisive captate

Credo, anzi spero, che sia ormai costume di pochi identificare la felicità con l’acquisto di una automobile di lusso o con la vincita del super premio all’enalotto. Ci pensano solo quelli che conoscono l’Italia attraverso le trasmissioni televisive captate dalle parabole piazzate al di là del mare. Oggi il gioco di persuasione dei media si è fatto molto più sottile.

L’obiettivo resta quello di raggiungere la felicità attraverso il consumo, ma attenzione, che esso sia alternativo! Così scegliamo i prodotti con l’etichetta “BIO” perché non contengono conservanti né additivi, ma poi non sappiamo rinunciare al look “lampadato” tutto l’anno, infischiandocene dei danni provocati dai raggi UV.

Orgogliosi di fare vacanze alternative tiriamo fuori la scusa di voler conoscere altre culture, ma, al ritorno, tutto si riduce al racconto delle “schifezze” che siamo o non siamo riusciti a mangiare. Persino la solidarietà può essere inglobata nel sistema consumistico. Non sono più una rarità i personaggi del mondo dello spettacolo o dello sport che si dedicano a progetti di aiuto. C’è l’attore di soap opera che vende il proprio calendario, con foto “artistiche”, per raccogliere fondi per i bambini dell’Africa e chi crea Onlus a sostegno dei ragazzi di strada in Brasile.

La distinzione tra carità e vanagloria è poco visibile. L’imperativo è “stare bene con sé stessi”, si può farlo anche aiutando gli altri meno fortunati. Da qui alla dedizione faticosa e silenziosa di tutta una vita però ce ne corre. Questa è la felicità dei Babbani, come li chiamerebbe Harry Potter, con un termine che può sembrare dispregiativo, almeno nella traduzione italiana, ma sta semplicemente ad indicare la gente normale, non dotata di poteri magici, incapace di vedere che il muro di mattoni nasconde il passaggio segreto ed è stato messo lì apposta per impedire la libertà di scelta.

Come passare dalla parte dei Purosangue, quelli che, sempre secondo Harry Potter, hanno occhi e capacità per riconoscere la verità sotto le apparenze? Difficile, nel mondo dei maghi, se non si ha una predisposizione naturale. Non impossibile nel mondo di cui sopra, dominato dalla visione deformata dei media e dalla logica del consumo. Il rimedio più efficace sarebbe quello di non consumare.

Comperare quello che è necessario senza farsi lusingare dall’ultimo modello, dalla confezione più accattivante. Non cedere alla piacevole sensazione che lo shopping procura. Non comperare e quindi non sprecare. Non intasare il pianeta di rifiuti indistruttibili, non … non… non essere poi così radicali ed eversivi. Però mantenere ben sveglia la coscienza di far parte di un ingranaggio. Non possiamo e non vogliamo fermarlo? Allora teniamo pronto un sassolino da infilare tra una rotella e l’altra prima di essere stritolati.

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