RIFLESSIONI 2005…. DEL PARROCO DON PINO CAIMI :UN INCONTRO DA DESIDERARE

Ancora sul mistero ’personale’ dell’Eucaristia.

Non sappiamo che cosa si siano detto Gesù e i due disc

Ancora sul mistero ’personale’ dell’Eucaristia.

Non sappiamo che cosa si siano detto Gesù e i due discepoli del Battista che lo avevano seguito fino a casa. Si erano infatti fermati da Lui. Non sappiamo cosa sia successo nell’animo di quei due discepoli. Resta il fatto che ’dopo’ quell’incontro i due sembrano decisi a ’seguirlo’. Tanto che uno di loro, Andrea, si affretta a confidare la sua esperienza al fratello, Simon Pietro: “Abbiamo trovato il Messia”.

Da quel momento la loro vita cambia. Essa si svolge e si sviluppa con estrema rapidità in una relazione sempre più decisa con Gesù, che li porterà a riconoscerLo nella sua identità più vera, il Verbo di Dio fatto carne, nella grande esperienza pasquale.
Tutto dunque è cominciato da un incontro. Perfino casuale. Un incontro connotato da desiderio (sono loro che lo cercano…), da curiosità (Maestro, dove abiti?….) da sorpresa (E’ Gesù che chiede loro: ma che cercate?…)
Infine da una scelta coraggiosa dei due discepoli, quella cioè di raccogliere l’invito di Gesù :Venite e vedrete….

In sintesi l’intero episodio, riguarda un ’incontro’ che cambia la vita ad alcune persone. Avvenuto nell’intimità di una casa. Nel silenzio dei curiosi. Si è trattato dunque di una ’scoperta’. Un ’conoscersi’ inatteso e provocante.
E’ quanto potrebbe succedere quando, in risposta a un’urgenza interiore, ci si pone nel silenzio di una chiesa dove sta Cristo eucaristia.

Quando un giovane e una ragazza aperti alla vita, si pongono domande serie: “Dove stai, Signore, dove devo andare, Signore, per quale strada…” può succedere qualcosa che cambia la vita. La difficoltà sta nel concedersi alla sorpresa, al silenzio, in ultima analisi al mistero di una Persona che si “nasconde” (o si rivela) in una particola di pane, custodito con amore in un piccolo tabernacolo di una qualsiasi chiesa…

I giovani stanno, oggi, in una cultura, che plasticamente il Santo Padre ha così descritto: “Viene presentato loro come ideale un successo facile, una carriera rapida, una sessualità disgiunta dal senso di responsabilità e un’esistenza centrata sulla propria affermazione, spesso senza rispetto degli altri…”. Quando un giovane vive i suoi giorni in queste modalità di certo farà molta fatica a riconoscere ’Gesù che passa’ e non gli sarà facile il dialogo con Lui nel silenzio eucaristico.

Eppure un giovane non potrà sottrarsi facilmente al fascino di una Persona così ’interessante’, quando ha il coraggio di ’stare con Lui’ e di interrogarLo! ……….In ginocchio.

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