RIFLESSIONI 2005….. DEL PARROCO DON PINO CAIMI

UN TEMPO PER MOSTRARSI O PER NASCONDERSI?

Pensieri strani sul Carnevale….

UN TEMPO PER MOSTRARSI O PER NASCONDERSI?

Pensieri strani sul Carnevale….

Questa è una settimana particolare. Cade prima della Quaresima, il tempo che nel mondo cristiano precede e prepara la celebrazione della Santa Pasqua del Signore.

Per dirla breve, è la “settimana grassa”….i giorni del Carnevale che nella liturgia romana si concludono con il ’mercoledì delle ceneri’ e nel rito ambrosiano con il sabato ’grasso’. E domenica prossima ci metteremo in cammino verso i giorni pasquali: comincerà infatti la Quaresima. E saranno giorni seri, da vivere con una tensione spirituale sincera, desiderosi di luce nell’anima, pensosi davanti alle inquietudini della vita ma aperti al dono che si rinnova.

La Quaresima è dunque un ’tempo per l’uomo’. Tutta da vivere!

Resta però vero che appena ci viene offerta l’occasione per ’divertirci’ subito a con entusiasmo la raccogliamo. Non ci scappa. Così è del ’carnevale’, come di altri appuntamenti che nel corso dell’anno (il capodanno, halloween, ecc.) invitano alla ’festa’, inducono a piacevolezze anche trasgressive, tentando di rendere meno noiosa la quotidianità. Sono vissuti in realtà come fuga dalla vita reale.

Su questo ’stile di vivere i giorni, ’ vecchio quanto il mondo’, possiamo anche fare commenti diversi. Il rischio è di cadere in un moralismo tutto sommato superficiale. Il desiderio di uscire dal grigiore della vita, quando essa è vissuta, sopportata, è indiscutibilmente forte.

Staccare….Oggi più che mai.

Staccarsi da un quotidiano banale e cercare ’spazi’ di libertà….per finire a ritenersi liberi da ogni regola, gustando soprattutto il ’piacere’ di scelte proprie, senza tenere conto di regole e norme….In fondo il ’divertimento’ più saporoso e ricercato è fare (o essere ?) qualcosa di diverso, per qualche tempo dimentichi di sé stessi, pensandosi ’altri’.

E’ la suggestione della maschera.

Finchè è un gioco, soprattutto bambino, la maschera è ’una modalità di presenza in mezzo agli altri. Il piccolo che porta una maschera nella gioia non intende nascondersi, ma mostrarsi.
Quando invece è portata da un adulto, allora le cose possono cambiare. Si intende far sapere forse che il nostro volto non dice chiaramente chi veramente siamo? In questo caso la maschera non ’copre’ , non ’nasconde’, ma rivela?…..

Oppure la maschera è una modalità di relazione ’nuova’ con il prossimo? Quasi a dire: non saprai mai chi sono. Non sono chi tu pensi! Il Carnevale con i suoi riti (anche con le sue manganellate) è un tempo di vita’ strano.

Viviamolo per ciò che è: un momento di ’piccola follia’ dentro un quotidiano che per molti è sempre più scialbo ….

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