CERCASI AMICI, NE VOGLIAMO PARLARE?

 

 

Facile in questa estate sentirsi orfani…lo so che il sole è al di là delle nubi, ma proprio non riesco a vederlo, beh c’è in corso un bel temporale estivo… ma, forse soprattutto non ho neanche più voglia di vederlo!

Perché è così difficile avere degli amici?
Qualcuno con cui mangiare “le penne all’arrabbiata” e bere un buon bicchiere di vino, qualcuno con cui progettare la vita, qualcuno con cui piangere,… qualcuno con cui pregare.

 
Ne abbiamo parlato durante la “serata amicale” al Cuore Immacolato di Maria, dopo la celebrazione della S Messa in suffragio della famiglia Laganà e di ringraziamento a quanti sono impegnati per la Comunità S. Teresa Benedetta della Croce.
Di “ amici” se ne discute da sempre anche in Comunità e nelle singole parrocchie dove si avverte chiaramente la difficoltà di costituire ambienti fraterni e accoglienti, dove si possono proporre attività formative di tutti i tipi, senza riuscire però a diventare famiglia.
Ma in particolare ci colpisce, più su un piano personale, l’enorme sete di affetto e di verità che molte persone portano nel cuore, senza riuscire a condividere il proprio cammino con un amico.
La prima domanda che facciamo a una persona, che ci parla di un suo problema, è se possa contare sull’ascolto e il sostegno di qualche amico.
Molto spesso la risposta è negativa.
Per alcuni adulti, gli amici rappresentano un ricordo d’archivio (come se le amicizie fossero un elemento sintomatico della adolescenza, o del seminario e niente di più) così credo di aver capito, ma non raramente anche i più giovani lamentano l’assenza di relazioni profonde e sincere.
Tutte le scelte che maturiamo nella vita, dai passaggi più felici a quelli più problematici hanno avuto negli amici non solo un elemento di sostegno, non solo una potente ispirazione, ma prima di tutto il terreno saporito in cui sono nate cose nuove.
Da sempre, parlando di amici mi è cara l’espressione “sacramento del fratello”: credo veramente che Dio offra la sua tenerezza, il suo desiderio di camminare in compagnia degli uomini attraverso la trama dei rapporti interpersonali e il dono di alcune amicizie esclusive. Molto intensa l’espressione usata da suor Monica nella sua personale testimonianza:
“Eccoci qui, io e te, e spero ci sia un terzo in mezzo a noi, il Cristo, il primo vero AMICO”

L’oste, vi manda un saluto prima dell’estate con due poesie di Renzo Barsacchi (dalla raccolta “Marinaio di Dio”) che sperando che possano accompagnare questo tempo.
Che nel silenzio del silenzio lo Spirito parli al nostro cuore e non ci faccia mai sentire orfani di Dio ed scoprire così la sua unica e “vera amicizia”.

Silenzio del silenzio

Non nel tacere Dio parla
ma nel silenzio del silenzio, quando
non sbatte l’ali l’anima ma plana
abbandonata nel suo indicibile spazio.

Ogni luce raccogli alla Sua ombra,
fatti attesa continua finché un passo
giunga dal vuoto dell’inevidenza.

E prega senza più parole: prega
respirando soltanto, come il fiore,
senza vederlo, il sole. Offri l’inquieta
necessità d’essere amato amando
alla tenebra ardente del Suo Amore.

Quando ti senti un orfano di Dio

Quando le nubi insorgono e via via
sempre più grigie e torbide si accalcano
contro la luce, temi che sia morto
il sole e non ti basta che risplenda
al di là delle tenebre.

Stai nel rimpianto come tua dimora.

Ma non è il sole, è il vento che disperde
le nubi.

Così accade
quando ti senti un orfano di Dio
e non pensi allo Spirito che, sorto,
fa impennare il tuo pianto.

Buona estate, a don Pino, a tutti i nostri presbiteri ed ai/le consacrati/e, ai laici impegnati e che si sacrificano per la comunità.


Parrocchie:

 Cuore Immacolato di Maria – SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano

LISSONE

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