Festa della DEDICAZIONE – La PREPOSITURALE di Alessandro GALIMBERTI

Chiesa Prepositurale. Interno

I

Alessandro Galimberti

In occasione della festa della Dedicazione della Prepositurale pubblichiamo la prima parte di un interessante scritto di Alessandro Galimberti.

                        
Quanti ingressi avrò fatto nella mia chiesa?
A migliaia penso.
Eppure solo di recente ho scoperto la bellezza di fermarmi a vedere com’è fatta questa Prepositurale che ogni giorno accresce la mia fede.   

Sul piazzale d’ingresso sono accolto dalle braccia aperte del Cristo Risorto che con gioia, quasi fosse lì a dirmi “il banchetto è pronto anche per te”, mi accoglie con il Suo Amore di Figlio Amato.
E allora varco la porta d’ingresso sapendo che passo attraverso il Mistero di Cristo entrandoci in profondità…
E mi fermo un istante, appena varcato il portone di vetro a guardare il vestibolo che mi accoglie: in parte in legno e in parte in costruzione, accoglie nella sua parte mediana una serie di vetrate raffiguranti gioiosi angeli che con trombe e strumenti musicali sembrano gioire e far intendere la grande festa che, varcata la soglia dell’ingresso, mi aspetta.
E immagino la musica e gli stupendi colori di questa casa che nella sua grandezza sa essere veramente accogliente…
Entro dalla parte sinistra e mi reco come di solito all’acquasantiera: quante mani avranno immerso le loro dita nell’acqua santa; e quanti occhi si saranno soffermati sull’angelo orante che posto nel centro di essa, a mani giunte, sembra dire al fedele: “Silenzio, ascolta la stupenda sinfonia e gioia che si respira alla destra del Padre Celeste. Tu ne fai già parte”.
La sua serietà incute un po’ di timore ma non distrugge la gioia che mi porto nel cuore; anzi la accresce.
La verità di questa serietà dell’angelo ma anche di questa gioia prende ancora più valore dalla testimonianza offerta dalla lapide posta all’inizio della navata laterale sinistra raffigurante un Martire lissonese: don Raffaele Crippa.
E il cammino di fede cristiano, il mio in particolare, comincia proprio qui, all’inizio della Chiesa, dopo pochi metri dall’ingresso: il Battistero.
Costruito in legno nella tradizionale forma ottagonale, ricorda il giorno del mio ingresso vero nella Chiesa; ricorda l’evento salvifico che è l’inizio della vita pubblica di Gesù quando, dopo aver ricevuto il battesimo nel Giordano si sentì una voce dal cielo che diceva: “Questi è il mio Figlio, l’Amato, del quale mi sono compiaciuto”.
Questa è la frase che ci sigilla al cuore di Dio Padre.
Questa è la frase che, rivolta a ciascuno di noi, ci conduce nel cammino di crescita cristiana.
Ed ogni volta che passo accanto a questo battistero, luogo della Grazia battesimale, gli angeli intonano proprio queste parole.
E mi accorgo di non essere solo: alla mia destra e alla mia sinistra decine di vetrate colorano la fede del mio cammino, attraverso l’esempio dei santi che rappresentano.
Appena all’ingresso mi accoglie, infatti, poco prima del battistero e poco prima dell’acquasantiera, sopra la lapide di don Raffaele, la prima vetrata dedicata a San Giovanni.

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Non accettate nulla come verità che sia privo di amore.
E non accettate nulla come amore che sia privo di verità!
L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva (Edith Stein).

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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