Gli AUGURI dai ” nostri” MISSIONARI.

 

Pubblichiamo le lettere scritte da Fratel FABIO MUSSI , Padre NEVIO VIGANò, Padre ” TITTI” TIZIANO POZZI e Suor MARTA AROSIO

Fratel Fabio Mussi ci scrive:

          Se a Natale potessi fare un miracolo…                                                                            
          Alla fine di Novembre ho potuto raggiungere la località di Fotokol, una volta fiorente cittadina per l’importante commercio tra la Nigeria e il Camerun, diventata ora un grosso villaggio ancora invaso da rifugiati e sfollati a causa della guerra provocata da Boko Haram.

Questa catastrofe ha annullato ogni tentativo di cambiamento, di progresso e benessere, per ridurre la popolazione ad un faticoso sforzo per la sopravvivenza.
Una delle conseguenze di questa disgrazia è stata la chiusura di tutte le scuole della cittadina e della regione circostante per ragioni di sicurezza. In tutto oltre 180 scuole hanno chiuso i battenti a partire da settembre 2014, lasciando per strada circa 7.500 alunni.
Una parte di loro ha potuto riprendere l’anno scolastico nelle strutture educative delle località all’interno del Camerun, dove avevano trovato rifugio.
Oltre la metà invece ha perso 2 anni scolastici consecutivi.
Con settembre 2016 circa 70 scuole hanno riaperto i battenti per accogliere di nuovo una marea di alunni rimasti sul posto.
Quando ho visitato la 1ª elementare mi sono trovato davanti una maestra e 220 alunni seduti in gran parte sul pavimento che ripetevano a squarciagola i giorni della settimana e la numerazione fino a 50 in francese. Stessa situazione per la 2ª elementare con una maestra e 178 alunni.
La meraviglia era che nessuno dei bambini/e si lamentava di questa scomoda situazione, ma erano contenti di avere ripreso la scuola.
Basta guardare qualche foto che vi allego. In quel momento ho pensato che se potessi fare un miracolo, farei arrivare dei banchi per tutti gli alunni, darei loro dei libri, quaderni, penne e matite per seguire le lezioni, e regalerei loro almeno 2 palloni per giocare ….
Certo non è proibito sognare per i bambini di Fotokol, ma ho anche pensato alle altre scuole della regione che sono ancora chiuse e non hanno le condizioni per una ripresa positiva. In ogni caso l’importante è poter ricominciare a sperare, e qualche miracolo potrà anche succedere.                 

Kousseri, 3 Dicembre 2016

Padre NEVIO VIGANò ci scrive da Zamboanga – Philippines:

         Carissimi amici e fedeli tutti,
         Grazie di cuore, per i vostri auguri per Natale, che contraccambio per voi, i vostri famigliari e gli amici della Parrocchia e della Comunità S. Teresa Benedetta della Croce.
E’ proprio vero che il Natale avvicina tutti, come il testo del racconto di Natale di Jean-Paul Sartre, credenti e non credenti.
Proprio ieri sera il nostro Vescovo ha voluto che lo accompagnassi ad una festa di Natale in una scuola qui vicina, La Tolerance School, una scuola in cui insegnanti e studenti, dall’Asilo alle medie superiori, per il 99% sono musulmani: hanno voluto invitarci per la loro festa di Natale, con canti religiosi cristiani e scambi di doni in una atmosfera di amicizia al di sopra di ogni differenza di cultura e religione.
Ciao e un saluto ai Sacerdoti della Comunita’ Pastorale ed ai fedeli che celebreranno la Nascita del Signore.
PS. Qui siamo al quinto giorno della novena di preparazione del Natale con le tradizionali Messe del Gallo, celebrate alle 4:30 di mattina, con la partecipazione di fedeli che riempiono all’inverosimile ogni angolo della chiesa e del cortile della parrocchia. Stamattina abbiamo distribuito circa mille comunioni! Il piu’ piccolo presente, e’ nato tre settimane fa; la persona piu’ anziana, 94 anni.
Buon Natale
Padre Nevio

Ecco ora lo scitto di Padre ” TITTI” TIZIANO POZZI, medico, missionario e responsabile del dispensario di Niem:

         Carissimi amici,
         in questo Santo Natale desidero parlarvi della ruota di scorta.
In Italia è ormai rarissimo vedere qualcuno cambiare una ruota sul ciglio della strada; ma da noi non è cosi.
La ruota di scorta è ancora fondamentale.
Alcuni anni fa mi è capitato di essere al confine col Camerun, a più di 100 km da Niem, su una pista che andava bene per le biciclette e nello stesso posto ho fatto due forature…
Però non è il momento di parlare delle mie avventure ma, appunto, dell’importanza, per ciascuno di noi, di avere una ruota di scorta.
E allora la prima ruota di scorta che mi viene in mente, oltre al Buon Dio naturalmente, sono i nostri genitori.
Pensiamo un attimo, e magari anche un po’ di più, a quello che hanno fatto e che tutt’ora fanno per noi: sono sicuro che la prima cosa che ci viene in mente è dire un loro un grande grazie.
Forse non hanno fatto tante scuole, non sono andati all’università ma ci hanno donato e ci donano sempre tutto quello che hanno, non solo materialmente ma soprattutto col cuore.
Il mio invito è di ricordare con un sorriso, una preghiera i nostri genitori che sono già in Paradiso e di custodire con tanta tenerezza quelli che ci stanno accompagnando ancora.
È vero, talvolta ci danno un po’ di preoccupazione per la loro salute.
In questo Natale non manchi loro la nostra tenerezza, il nostro amore : un sorriso più grande, un bacio, un abbraccio più lungo , più amorevole del solito, qualche momento in più passato in loro compagnia.
Naturalmente per me, voi siete la mia ruota di scorta, da tanti anni, in fondo dai tempi dell’Oratorio: i gruppi giovanili della parrocchia, il campeggio, la mitica Corale Perosi,  gli Azzurri, il Gruppo Missionario… e adesso c’è il gruppo Whatsapp.
Vi confesso che quando arrivo in città a Bouar, se la connessione Internet è attiva, è la prima cosa che guardo, prima ancora della posta.
Certo ogni tanto c’è qualche frase o qualche foto un po’ colorita ma da qui si avverte e si «vede»  anche solo attraverso il telefono , che esiste un legame fortissimo, il desiderio, la bellezza  e la gioia dello stare insieme.
Un’altra importante ruota di scorta
sono i miei confratelli con i quali cerchiamo di fare del nostro meglio al servizio del Vangelo prima di tutto.
Anche noi, sia pure con fatica, cerchiamo di creare delle occasioni per ritrovarci tutti insieme, magari poche ore ma che ci fanno stare bene e ci danno la forza e talvolta il coraggio ed anche un po’ di salutare incoscienza, nelle decisioni da prendere,  per andare avanti.
Il nostro vantaggio è quello di ragionare col cuore più che con la testa e di fidarci della Provvidenza. 
Scusatemi, se forse esagero, ma questo è il nostro “plus” rispetto a tante Ong che svolgono il loro lavoro accanto a noi.
E poi c’è la nostra gente. Per me sono una ruota di scorta immensa.
Dovreste venire a fare un salto da queste parti; servirebbe più di mille foto o di mille discorsi.
Io sono sempre meravigliato (e qualche volta mi commuovo anche) di come, nonostante le povertà di tutti i tipi con le quali si devono  confrontare ogni giorno, abbiano sempre il tempo per  un sorriso, un saluto caloroso: una mamma che sul far della sera torna dai campi col suo catino pieno di manioca sulla testa  per il frugale pasto serale di tutta la famiglia; una vedova che ti chiede una mano per rifare il tetto di paglia della sua casetta spazzato via dalla pioggia o dal vento; un malato che, magari dopo un mese, ti manda un po’ di banane o qualche frittella come segno di ringraziamento.
In fondo è soprattutto per loro che è nato il “Progetto ISA” (conosciuto anche come progetto Londo mo Tambula) in ricordo della mia cara sorella.
In questi giorni ricordatela nelle vostre preghiere.
Finalmente i primi container, partiti dall’Italia a fine luglio sono arrivati!
Il mio augurio allora per questo Natale è che Gesù Bambino vi dia la grazia, il coraggio e la perseveranza di avere sempre uno spirito da “ruota di scorta”: nelle vostre famiglie, nel vostro lavoro, in parrocchia e ovunque voi siate.
E non solo una semplice ruota di scorta ma una ruota di scorta che, anche quando é un pò sgonfia, cerca sempre di di dare il meglio di se stessa, senza chiedere nulla in cambio: piena di misericordia, capace di perdonare, capace di portare un po’ di gioia, di allegria  e di solidarietà a chi ci sta intorno ma anche a chi è un po’ più lontano.
          Tantissimi auguri di buon Natale e un abbraccio a tutti voi e ai vostri cari

          Padre Tiziano

 

Pubblichiamo ora la lettera inviataci da Suor MARTA AROSIO

Da suor Marta, Mascara, 4 ottobre – 28 novembre 2016                                     
          Carissimi tutti, parenti, amici, parrocchiani, consorelle….
          È da molto tempo che non vi scrivo…
Tante esperienze hanno accompagnato quest’anno di lavoro intenso, di incontri, di nuove relazioni da tessere e di vecchie da mantenere…
Tempo di reinvestimento di me stessa in attività diverse e di momenti più intensi di studio della lingua. Tempo scarso di sosta per scrivere, meditare e riflettere sui passi futuri da fare, ma tempo disseminato di segni piccoli e grandi, di parole che fanno bene al cuore, di Parole che nutrono lo spirito anche in mezzo al vortice delle cose.
Un anno di cambiamento dunque, con nuovi impegni che si aggiungono a quelli che c’erano già e che prendono seriamente spazio nella mia vita.
Come il progetto di formazione per maestre d’asilo che Caritas Algeria organizza da qualche anno e in cui mi sono inserita, contenta di poter così incontrare più da vicino la realtà di tutte quelle donne che con amore e con spirito di sacrificio e cambiamento si dedicano come possono all’educazione dei bambini… 
Un altro “grande impegno” di quest’anno è stata la ristrutturazione della nostra cappella parrocchiale, non possiamo parlare di chiesa perché è solo una stanza frutto della trasformazione dell’antica chiesa in quello che adesso è il Centro el-Amel (la speranza) in cui viviamo e lavoriamo e ospitiamo ogni giorno decine di donne e giovani studenti per l’animazione femminile e la biblioteca.
Avevamo deciso di imbiancare un po’ e alla fine… la trasformazione è stata quasi totale!
Durante il mese di Ramadan, mentre i nostri amici musulmani vivevano il sacro digiuno, anche noi ci siamo messi di impegno per migliorare la casa di Nostro Signore (almeno quella di mattoni), che da qualche anno era stata un po’ trascurata.
Così, armati di buona volontà (e fede!), io, p. Raymond e sr. Lucy abbiamo cercato di rendere più accogliente il nostro luogo di preghiera quotidiana e… Siamo fieri del nostro lavoro!
Devo confessare che lo spirito lissonese dell’artigianato, i ricordi della bottega del nonno e di quanto papà mi ha insegnato nei vari bricolage casalinghi, le imbiancature fatte agli scout mi/ci hanno aiutati molto!…
E quel bambino che poseremo la notte di Natale nella mangiatoia, lo possiamo e lo dobbiamo posare da ora nella mangiatoia della nostra vita.
Lui è uno di noi, ci vive accanto, ci sfiora per la strada, cammina nei deserti della nostra umanità e ci assicura la sorgente della vita eterna, Lui-Amore, universale acqua zampillante che abita il profondo di ogni fraternità condivisa, umanità alla ricerca di senso, Uno in tutti.
Buon cammino d’Avvento e buon Natale a ciascuno di voi!
Nella preghiera reciproca.
Sr. Marta  

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Non accettate nulla come verità che sia privo di amore.
E non accettate nulla come amore che sia privo di verità!
L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva.

(S. Teresa Benedetta della Croce).

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

 

 

 

 

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