Ero cieco e ora ci vedo di Don Tiziano Vimercati – Parroco

Don Tiziano Vimercati Parroco

Ero cieco e ora ci vedo: così rispose il cieco che riacquistò la vista grazie all’opera di Gesù.
I giudei insistevano, volevano che spiegasse tutto ciò che era avvenuto, come aveva fatto Gesù a guarirlo. Rispose ricordando ciò che era avvenuto, la semplice realtà: ero cieco e ora ci vedo.
Qualche domanda poi se la pone, è inevitabile: chi sarà mai quest’uomo che mi ha guarito?
E’ la domanda della fede, la domanda del cristiano che si lascia affascinare da Gesù. Il cieco del vangelo, infatti, rappresenta tutti noi, guariti e illuminati da Cristo.
Ma se siamo stati illuminati è perché a nostra volta potessimo diventare testimoni della luce.
Il cristiano ha qualcosa da dire a tutti, un’esperienza di vita da comunicare, chiamato a vivere la propria fede in ogni momento della giornata, in modo coerente, senza cadere nell’ipocrita distinzione tra fede e vita.
Se la fede non è vissuta, se non si trasforma in scelte e gesti quotidiani, è inutile, o, peggio ancora, dannosa.
E’ dunque necessario realizzare una forte esperienza di Cristo, lasciarsi illuminare da Lui, per poter poi essere testimoni.
Durante gli esercizi spirituali serali, il predicatore don Sergio, ha citato l’invito di PAPA FRANCESCO ad essere un “Chiesa in uscita”, per poi aggiungere che occorre prima essere “entrati”. Si esce dalla chiesa portando quanto lì dentro si è vissuto, l’esperienza fatta, l’amicizia con Gesù.
Altrimenti non si porta nulla di interessante, al massimo se stessi, ma non è precisamente ciò di cui l’umanità ha bisogno.
Allora il cristiano ha sì qualcosa da dire a tutti, ma solo se saprà testimoniare una vita trasformata dalla Parola, la bellezza del miracolo che avviene quando lasciamo che il Signore ci raggiunga con la sua luce, e questa luce mi cambia così tanto da non lasciare indifferenti quanti incontriamo. Cosa non facile, certo.
Eppure ogni tanto incontriamo persone capaci di stupire, trasformati dalla bellezza del vangelo, pieni di gioia e riconoscenza verso il Signore.
Pensiamo a PAPA FRANCESCO: ci stupisce, ci ha conquistato fin dal primo giorno, lo sentiamo vicino. Credo che ciò avvenga perché semplicemente usa il linguaggio del vangelo, compie le scelte nello stile di Gesù, sa riconoscere anche le sue fragilità ma confida soprattutto sulla forza del Vangelo.

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Preghiera per la Comunità Pastorale

Signore, che vivi e abiti con noi
Ti preghiamo per la nostra comunità.
Aiutaci a conoscerei meglio, a comprenderci di più,
perché ciascuno si senta sicuro dell’affetto degli altri.
Rendici capaci di tacere e di parlare
al momento opportuno e con il tono giusto,
perché le discussioni non ci dividano.
Liberaci dalla pretesa di imporre
agli altri il nostro modo di pensare.
Perdonaci quando dimentichiamo
di essere figli e amici tuoi,
quando viviamo in casa Tua
come se Tu non fossi presente.
Distruggi l’egoismo
e ogni forma di divisione e di discordia.
La nostra comunità sia sempre disponibile, ospitale per tutti,
rispettosa di ogni persona.
Signore, tienici uniti nella tua chiesa in cammino
perché vediamo insieme il tuo volto
nella comunità vera e nella comunione perfetta.
Amen

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

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