C’è una cosa che sa: EGLI mi ama! Morto e Risorto in periferia di Don Stefano Colombo

Don Stefano Colombo

Diversi giovani, adolescenti e adulti della nostra comunità pastorale si sono impegnati con generosità ed entusiasmo a pensare e preparare la Via Crucis cittadina che il Venerdì Santo si è svolta lungo un cammino dal giardino del Miriam alla Chiesa prepositurale.
Video, immagini, testi profondi e coinvolgenti, canti, balli e semplici rappresentazioni ci hanno aiutato a vivere un momento intenso e significativo di preghiera e meditazione.
Solitamente quando usciamo in processione dalle nostre chiese lo facciamo con l’intento di “portare” Gesù nelle nostre città, nella concretezza della nostra vita, nelle “periferie”, lì dove si può toccare con mano il dolore dell’uomo e  le varie problematicità dell’esistenza.
In realtà il percorso della via Crucis è stato un raggiungere Gesù proprio dove lui è già. Gesù abita già il dolore dell’uomo, le periferie delle nostre città; abita già le periferie del nostro cuore  e dei nostri pensieri, abita già dove l’uomo si sente solo, abbandonato, trascurato; lì dove è ferito, disprezzato, violentato… e ci aspetta, e ci chiama ad essere con lui e come lui amore offerto e vita donata, seme di speranza, profezia di risurrezione.
Non abbiamo portato Gesù dove ancora non lo abbiamo lasciato entrare, lo abbiamo raggiunto dove lui è già. Durante la Via Crucis, ci hanno accompagnato alcune parole di un canto tradizionale in lingua inglese.
Abbiamo visto un video e abbiamo sentito diverse versioni musicali di questo brano. “Il sangue di Gesù non mi ha mai ancora tradito, abbandonato. C’è una cosa che so: lui mi ama”. Questo canto si è diffuso nel mondo grazie ad un’opera musicale di un compositore inglese, Gavin Bryars.
Una sinfonia costruita attorno al canto di un senza tetto londinese registrato durante un lavoro di raccolta di materiale per la produzione di una colonna sonora di un documentario sui senza tetto di Londra.
Parole ripetute tante volte, quasi un invito a condividerle canticchiandole, parole che potevano arrivare al cuore.
Una semplice proposta di una nuova colonna sonora per la nostra vita, per la nostra quotidianità di discepoli di Gesù. (Ci capita a volte di essere accompagnati interiormente da una musica, da un canto, da parole forti, in tante cose che facciam
o per ore e ore).
Come sarebbero i nostri sguardi, i nostri giudizi, i nostri incontri, i nostri impegni se ci fossero queste parole come colonna sonora della nostra vita.
Come sarebbe il nostro camminare per il mondo con questa certezza radicata nel cuore e nei pensieri: il sangue di Gesù non mi ha ancora mai tradito, c’è una cosa che so: lui mi ama!
In Chiesa Prepositurale alcune ragazze, con una danza, hanno rappresentato proprio questo: dal crocifisso che ama il suo sangue versato fino all’ultima goccia ci ha raggiunto per non abbandonarci mai più e per renderci capaci di amare così tanto anche noi.
La vita ci è donata ogni giorno anche per donare a chi incontriamo la certezza della tenerezza di Gesù che già tutti ha raggiunto e avvolto.
A distanza di giorni ancora portiamo nel cuore il bisogno di ringraziare tutti coloro che hanno preparato la Via Crucis.

 

 

 

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Cristo visse ogni istante della Sua esistenza
in abbandono senza riserve all’amore divino.
Facendosi uomo, Egli però ha preso su di sé
tutto il fardello del peccato umano,
abbracciandolo con il Suo amore misericordioso
e nascondendolo nella sua anima.
In questo modo si è potuta compiere la Redenzione

Santa Teresa Benedetta della Croce

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

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