2 Giugno: Festa della Repubblica Italiana

La Festa della Repubblica è una giornata importante per la nostra storia.
La retorica è sempre in agguato davanti ai ricordi e alle celebrazioni, ma noi crediamo che la Festa della Repubblica non rischi di cadere nella logica delle cerimonie, ripetitive e ampollose, perché ha in sé ancora valori inalienabili e soprattutto duraturi.
La scelta repubblicana, come si sa, nacque nel periodo post bellico e la spuntò sulla monarchia dopo una sfida all’ultimo voto.
Da lì in poi si sono succeduti Governi al ritmo di uno all’anno: questo per dire che la Repubblica in sé non garantisce ne la buona politica ne il buon governo, ma resta il pilastro della nostra democrazia insieme a quella carta costituzionale che, nelle sue varie parti, ne descrive forma e sostanza.
In questo periodo stiamo vivendo un clima politico particolarmente acceso che potrebbe essere infuocato per il solleone, non per un’inesistente campagna elettorale nel tempo delle ferie. E ci piace sottolineare come l’equazione Repubblica-democrazia non sia un artificio, ma l’essenza del nostro Stato, la premessa perché alla parola democrazia si accompagni quella della libertà. Difficile pensare a un sistema democratico più garante del nostro essere individui dentro la comunità.
Festa della Repubblica Italiana, cioè legata a una Nazione, a un popolo con un’identità e qui non c’è enfasi che tenga: proprio nel villaggio globale vanno difese le peculiarità dei singole Nazioni, senza muri ma con ponti consapevoli che l’Italia è uno dei Paesi con maggiore esportazione di prodotti (secondo in Europa solo alla Germania) e perciò può anche permettersi delle “importazioni”, che non possono e non devono però significare la mortificazione delle nostre eccellenze, peculiarità e nazionalità
Ma in questo giorno vogliamo concludere con un richiamo al cittadino, nel senso che è lui il protagonista della Repubblica nelle sue espressioni istituzionali, è il cittadino se non il centro della comunità nazionale e insieme il soggetto principe di quella tensione civica che aiuta un popolo a crescere e argina, se non evita, il rischio di altre allarmanti tensioni che abbiamo conosciuto da vicino?
Nella nostra Lissone in occasione del 71° anniversario della nascita della Repubblica Italiana ci terrà un concerto del Corpo Bandistico Santa Cecilia, che si ci aiuta a conferire solennità e un senso estetico ma non può sostituire quel profondo sentimento popolare di appartenenza ai valori nati da quel voto del 1946, sanciti da quella Costituzione repubblicana a cui contribuirono tutti gli italiani.
E se retorico devo essere per una parola  diciamo: “Viva la Repubblica Italiana” ed esponiamo le bandiere tricolori sui nostri terrazzi e alle nostre finestre.

 

 

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O Gesù, che nella tua infinita bontà
hai avuto compassione dell’uomo e non hai voluto che rimanesse
schiavo della sua debolezza,
infondi ancora il tuo Spirito
su ciascuno di noi e sulle nostre comunità,
perché possiamo sperimentare la gioia di sentirci nuove creature.
Fa’ che, toccando le tue ferite,
possiamo avere compassione dei nostri fratelli e sorelle.
Donaci sempre il tuo Santo Spirito
perché non rimaniamo mai confusi negli affanni e negli intrighi del mondo,
ma sappiamo rispondere al male con il bene.
Manda il tuo spirito Signore e rinnova il cuore di ogni uomo.

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

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