Azione Cattolica – Domenica 18 Giugno con SottoSopra alla Parrocchia S. Maria Assunta

Le Beatitudini, proclamate da Gesù nel Discorso della Montagna, rappresentano la soglia d’accesso all’intero messaggio evangelico e ci propongono uno stile che capovolge ogni criterio umano e che è anzitutto vissuto da Cristo.
Attraverso un percorso suddiviso in cinque tappe il testo ci ha proposto un itinerario tratto dal racconto di Matteo nel quale Gesù stesso vive lo stile delle Beatitudini. Un cammino per diventare uomini e donne capaci di realizzare le promesse che rendono beati e così trovare misericordia, ereditare la terra, essere chiamati figli di Dio, vedere Dio e raggiungere il Regno dei cieli. L’itinerario tracciato invita a raccontare la vita e propone spunti concreti per lasciarsi cambiare dalla Parola ascoltata.
Le Beatitudini, proclamate da Gesù nel Discorso della Montagna, rappresentano la soglia d’accesso all’intero messaggio evangelico e ci propongono uno stile che capovolge ogni criterio umano e che è anzitutto vissuto da Cristo.
Questo è stato il percorso formativo di Azione Cattolica Adulti nell’anno 2016/2017: l’annuncio della felicità indirizza ai poveri, agli afflitti, ai miti, ai puri di cuore, agli operatori di pace, ai perseguitati è in grado di mettere “ SOTTOSOPRA” noi cristiani, ribaltando i criteri di giudizio comuni.
Ben sappiamo che la fame e la sete sono esigenze primarie. Per vivere abbiamo bisogno di mangiare e bere. Gesù lo sa bene, perché non ha esitato ad andare incontro alle esigenze della folla affamata moltiplicando pani e pesci. Ma c’è un cibo per l’anima che è ancora più importante, ed è la “ Parola di Dio”.
La giustizia di cui si parla nelle beatitudini corrisponde a una vita pienamente conforme alla volontà di Dio. “Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà”, recitiamo nel “Padre nostro”, eppure molto spesso, anche se ci diciamo credenti, abbiamo fame e sete di altri cibi e di altre bevande più terrene, e le inseguiamo dimenticando che dovremmo invece avere fame e sete delle cose di Dio.
Ascoltare le Beatitudini significa conoscere Gesù: sono il suo ritratto. Accogliere, vivere le Beatitudini significa diventare discepoli: sono il nostro programma. Il ritratto di Gesù è quello di un uomo venuto a rivelare il volto invisibile di Dio attraverso la misericordia, il perdono, la riconciliazione. Venuto a compiere le attese di un popolo che attendeva il Messia invocandolo come “principe della pace” ( cfr Is 9, 5). Un Dio che entra nel mondo mentre i suoi angeli annunciano la coincidenza tra la gloria nei cieli e la pace sulla terra (cfr. Lc 2, 14). In effetti, dovremmo dirci che la pace – così come la Scrittura ce la descrive – è anzitutto un dono.
Da dove parte questo impegno? Da vicino, vicinissimo: da dentro di noi. E’ nel cuore, nella coscienza infatti che avviene la scelta della via della pace, che non sempre si percepisce come la più semplice; talvolta appare persino “ingiusta”. E’ dentro di noi che abbiamo bisogno di fare spazio alla pace: per vincere il rancore; per fermare il desiderio della vendetta; per non imboccare la strada della mormorazione. E’ a noi stessi che dobbiamo chiedere, soprattutto nei momenti di tensione: cosa posso fare per essere un figlio della pace? Anche superando l’idea, tipicamente “mondana”, che vede i pacifici come deboli, rassegnati, timorosi. “La dolcezza dei forti trasforma l’uomo in un albero di pace. L’uomo mite, pacifico è forte, ma la sua forza è quella dell’amore”. Seguire e vivere le Beatitudini, che come “navigatori” indicano ai cristiani il giusto itinerario della vita.
Nel mondo ci sono uomini e donne che non stanno ad aspettare con le braccia conserte. Si mettono all’opera per realizzare quella felicità che Dio desidera per tutti i suoi figli. Favoriscono la pace, praticano la giustizia, difendono la dignità di ogni persona, hanno un cuore generoso e agiscono senza menzogna, si battono contro la fame e lottano per i diritti di ogni uomo. Non ripongono la loro gioia nella ricchezza e si impegnano a costruire un mondo fraterno. Sono questi i realizzatori delle beatitudini, ed è così che i cristiani mettono in pratica l’amore di Dio e la loro fede in Gesù Cristo.

APPUNTAMENTO.
Domenica 18 Giugno ore 15,30 presso la Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce – Parrocchia S. Maria Assunta – Via De Amicis – Lissone.
Relatore: Don Stefano Colombo che ci parlerà e ci delizierà anche con brani musicali.
L’augurio è di essere in molti nel partecipare a questa opportunità che ha ragione può essere definita “Giornata di Grazia” per la ricchezza della Parola che ascolteremo e che accoglieremo e per l’opportunità di stare con il Signore.

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