22 Ottobre 2017: 91° Giornata Missionaria Mondiale

Nel mese di ottobre come ogni anno, la Chiesa che per sua natura è missionaria, ci invita a riflettere sulla vocazione missionaria di ogni battezzato.
Mediante la missione della Chiesa, è Gesù Cristo, il Vangelo Vivente, il primo e il più grande  evangelizzatore, che continua ad  agire e diventa sempre nuovamente “nostro contemporaneo”.

Siamo chiamati a continuare l’opera del nostro Maestro per portare  il Vangelo  fino alle estreme periferie della terra.
Nel suo messaggio per la 91a Giornata Missionaria Mondiale, “La missione al cuore della fede cristiana”, che celebriamo domenica 22 ottobre, PAPA FRANCESCO ci ricorda che “La missione dice alla Chiesa che essa non è fine a sé stessa, ma è umile strumento e mediazione del Regno. Una Chiesa autoreferenziale, che si compiace di successi terreni, non è la Chiesa di Cristo, suo corpo crocifisso e glorioso. Ecco allora perché dobbiamo preferire «una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze» ( cfr Evangelii gaudium, 49)”.

 

Eccoci allora qui giunti alla 91° Giornata Missionaria Mondiale. Qui per stare e contemplare il Cristo che si rivela.
Ecco allora l’esperienza dello “stare” e dello spogliarsi del troppo che spesso anche i nostri missionari portano con se tra valigioni, pacchi da spedire e container da far sdoganare.
Lo stesso Cristo quando ci invita in missione dice: “Non portate con voi…”. Dobbiamo spogliarci del nostro modo di vedere la realtà, di concepire, di fare sintesi, per accogliere un’altra cultura, un altro modo di ragionare e dedurre… e per fare questo bisogna ritornare alla scuola del Vangelo, il Vangelo dell’incarnazione, il Vangelo degli schemi stravolti da Colui che “ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili”, il Vangelo che mette i bambini al centro, il Vangelo della “stolta” e “scandalosa” Croce. 

Ecco come i missionari inviati in terra terre lontane per vivere in mezzo a loro e contemplare Cristo che continuamente si rivela, che continuamente ‘avviene’. E per far questo allora è necessario aver l’umiltà e la pazienza di ritornare bambini, desiderosi di imparare, di stare in silenzio perché l’altro è ed ha qualcosa di importante da dirmi. Sulle strade di questo mondo sono chiamati a fare come quegli anziani dei nostri borghi cittadini che nelle nostra piazza libertà stanno seduti sulle panchine e osservano, scrutano tutto ciò che accade davanti ai loro occhi, senza lasciarsi sfuggire niente, senza stancarsi e con costanza.

Ecco qua allora il suggerimento-sfida dei missionari che sono chiamati innanzitutto a stare e contemplare Dio che è già presente. Dio infatti ha già seminato, ha già lavorato anche in questa porzione di popolo, anche se nella capanna io non trovo l’immaginetta ricordo della benedizione pasquale o le capanne della natività, anche se apparentemente i loro riti e usanze non hanno niente di cristiano. Dio ha già seminato, la messe è già abbondante, a loro il compito è di aiutare il padrone della messe a far si che il raccolto non vada perduto. A loro ed a noi la responsabilità di riconoscere i frutti del lavoro che il buon Dio ha già operato e aiutarlo nella raccolta. A noi, figli della Chiesa universale, a noi l’incarico di far si che il lavoro del buon Dio “non vada a male”. E allora si che i nostri occhi saranno colmi di meraviglia e stupore, per le grandezze che opera il Signore. Soltanto se il mio servizio missionario si fonda sulla scelta dello stare e contemplare Dio che “avviene”, Dio che già ha operato ancor prima del loro arrivo, solo allora potranno con cuore puro accettare ciò che lo stesso Signore ha seminato.

La Giornata Missionaria Mondiale, è l’occasione propizia perché il cuore missionario della nostra Comunità Pastorale partecipi con la preghiera, la testimonianza di vita e la comunione dei beni per rispondere alle gravi e vaste necessità dell’evangelizzazione.

PREGHIERA

Signore Gesù,
oggi mi hai chiamato per un momento di preghiera
e mi hai fatto ammirare le meraviglie della tua provvidenza:
monti, valli e colline,
orizzonti immensi coperti di messi mature
pronte per la  mietitura. 

Ti ringrazio, Signore, per questi doni!
Nulla di tutto quello che hai messo nelle mie mani deve andare perduto.
Tanti fratelli e tante sorelle aspettano di scoprirti e incontrarti;
ti conoscono “da lontano”, e attendono una luce
che illumini il loro cammino verso di Te. 

Mi chiedi Signore: “chi manderò?”
Aiutami a dire con Isaia: “Manda  me!” (Is 6,8).
Dammi la grazia di risponderti
con tua madre Maria: “Eccomi” (cf. Lc 1,38). 

Che con l’aiuto dello Spirito Santo possa correre sulle strade del mondo
per cantare la mia gioia
e dire ai miei fratelli e alle mie sorelle
che tu ci ami tutti e che possiamo e dobbiamo
condividere la nostra gioia.
AMEN.

 

EDITH_STEIN_UFFICIALE_1_m

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

I commenti sono chiusi.