Non lasciamoci rubare la speranza di Don Tiziano Vimercati – Parroco

Oggi, Giornata Diocesana della Caritas e, quest’anno per la prima volta, voluta da papa Francesco, la Giornata Mondiale dei poveri.

“Non lasciamoci rubare la speranza”, è il motto di quest’anno. Sappiamo ormai che non devono essere viste come occasioni per raccogliere offerte e neanche solo per spingerci a compiere qualcosa di buono.

Anche se dobbiamo saper donare ciò che è nostro, e offrire un po’ del nostro tempo. Oggi però dobbiamo andare più in profondità. Papa Francesco, nel messaggio per la Giornata dei poveri, ci ricorda che siamo chiamati “ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. Se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri, come riscontro della comunione sacramentale ricevuta nell’eucaristia”.

Don Oreste BENZI ( 1925 – 2007)

Per meglio capire che carità e amare il prossimo vuol dire condivisione con i poveri come stile di vita, vorrei parlarvi di un prete eccezionale , morto il 2 novembre di dieci anni fa, che aprì strade nuove nell’esercizio della carità: don Oreste Benzi.

Forse molti conoscono don Oreste solo per la sua opera in favore delle prostitute: le cercava per le strade, ricordava che Gesù le amava, cercava di restituire loro la dignità di donna. Don Oreste in realtà era attento a tante situazioni di povertà, cercava di restituire la speranza ad ogni uomo che incontrava, e diede vita all’Associazione Papa Giovanni XXIII, diffusa ormai in tutto il mondo.

Lo stile è stato proprio quello della condivisione. Non tanto fare qualcosa per loro, ma stare con loro, i poveri. Il disabile, il bisognoso, non deve mai essere considerato oggetto  di assistenza, ma un dono, una ricchezza che migliora la nostra vita.

Considerava i poveri come maestri perché ci fanno capire alcuni valori da noi dimenticati. Ci ha ricordato che i beni si moltiplicano quando li sappiamo condividere. Parlava di “una società del gratuito”, dove è importante il dono di se stessi e si vive nella bellezza della fraternità. Diceva: “Gesù ti chiede di scegliere liberamente ciò che gli ultimi sono costretti a vivere per forza”.

Credo convenga riflettere.

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Chiediamo tutti protezione e aiuto
a Santa Teresa Benedetta della Croce 
(Edith Stein),
la santa che, davanti alla Croce, ha esclamato:
 Per la prima volta mi apparve visibilmente la Chiesa,
nata dalla Passione di Cristo 
e vittoriosa sulla morte.
In quel momento stesso la mia incredulità cedette,
il giudaismo impallidì  ai miei occhi,
mentre si levava dal mio cuore
la luce di Cristo”

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

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