Mostra – La SAGRADA FAMILIA: UN LUOGO DI BELLEZZA

 

La mostra, dal titolo “La Sagrada Familia: Un Luogo di Bellezza”, é organizzata dall’Ass. Cult. A. Galimberti, dal Comune di Lissone e dalla Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce è allestita nel Palazzo Terragni – Lissone  dal 18 al 26 novembre, ed è visitabile negli orari riportati nella locandina, durante il sabato e la domenica. Per dare un’idea di che cosa sia la Sagrada Familia, di quale sia il suo significato per il mondo e la Chiesa, preferiamo lasciare spazio a parte dell’intervista del 6 novembre 2010, che padre Lombardi, allora Capo della Sala Stampa del Vaticano, fece a PAPA BENEDETTO XVI°, in volo verso Barcellona per consacrare la Basilica della Sagrada Familia.

Padre Lombardi.
Gaudí e la Sagrada Familia rappresentano con particolare efficacia il binomio fede-arte. Come può la fede ritrovare oggi il suo posto nel mondo dell’arte e della cultura? È questo uno dei temi importanti del Suo pontificato?

PAPA BENEDETTO XVI°.

E’ così. Voi sapete che io insisto molto sulla relazione tra fede e ragione, che la fede, e la fede cristiana, ha la sua identità solo nell’apertura alla ragione, e che la ragione diventa se stessa se si trascende verso la fede. Ma ugualmente importante è la relazione tra fede e arte, perché la verità, scopo, meta della ragione, si esprime nella bellezza e diventa se stessa nella bellezza, si prova come verità. Quindi dove c’è la verità deve nascere la bellezza, dove l’essere umano si realizza in modo corretto, buono, si esprime nella bellezza. La relazione tra verità e bellezza è inscindibile e perciò abbiamo bisogno della bellezza.
Nella Chiesa, dall’inizio, anche nella grande modestia e povertà del tempo delle persecuzioni, l’arte, la pittura, l’esprimersi della salvezza di Dio nelle immagini del mondo, il canto, e poi anche l’edificio, tutto questo è costitutivo per la Chiesa e rimane costitutivo per sempre. Così la Chiesa è stata madre delle arti per secoli e secoli: il grande tesoro dell’arte occidentale – sia musica, sia architettura, sia pittura – è nato dalla fede all’interno della Chiesa.

Oggi c’è un certo “dissenso”, ma questo fa male sia all’arte, sia alla fede: l’arte che perdesse la radice della trascendenza, non andrebbe più verso Dio, sarebbe un’arte dimezzata, perderebbe la radice viva; e una fede che avesse l’arte solo nel passato, non sarebbe più fede nel presente; ed oggi deve esprimersi di nuovo come verità, che è sempre presente. Perciò il dialogo o l’incontro, direi l’insieme, tra arte e fede è inscritto nella più profonda essenza della fede; dobbiamo fare di tutto perché anche oggi la fede si esprima in autentica arte, come Gaudí, nella continuità e nella novità, e che l’arte non perda il contatto con la fede.

 

 

Note sulla SAGRADA FAMILIA
L’origine dell’ideazione della Sagrada Familia risale al 1866, quando Josep Maria Bocabella i Verdaguer fondò l’Associazione dei Devoti di San Giuseppe, che nel 1874 iniziò una campagna di raccolta fondi per la costruzione di una “tempio espiatorio”, dedicato alla Sacra Famiglia. Nel 1881, grazie alle donazioni ricevute, l’Associazione acquistò il terreno per edificare la chiesa. La prima pietra venne posta nel 1882, con l’avvio della costruzione della cripta posta nell’abside centrale, secondo un disegno neo gotico dell’architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano. Ma dopo pochi anni questi abbandonò l’incarico, per contrasti con i promotori, lasciando il posto di capo architetto ad Antoni Gaudì. Gaudì da un lato portò a termine velocemente la cripta, dall’altro propose un nuovo e più grande progetto, fondato su una innovativa modalità di costruzione e di disegno delle forme, abbandonando il modello neo gotico.

 

Sagrada Familia: Interno

Il progetto di Gaudì, in corso ancora di sviluppo ai giorni nostri, consiste in una grande chiesa con una pianta basata sulla croce latina da cui sorgono torri altissime. Si tratta di qualcosa di profondamente simbolico, in cui architettura e scultura conducono all’insegnamento del Vangelo. Dopo la morte di Gaudi (1926) i lavori sono proseguiti sotto diversi Direttori e Capi Architetti fino ai giorni nostri.

Ad oggi è stato realizzato il 70% della chiesa, e l’obiettivo è quello di completare tutto lo sviluppo architetturale entro il 2026. In particolare rimane da costruire la Torre di Gesù Cristo, ossia la torre centrale, alta 172,5 metri, che terminerà con una grande Croce alla sommità. Sarà l’ultima della 18 torri previste che darà all’intero edificio uno straordinario slancio verticale. Dopo il 2026, rimarrà da costruire la facciata principale, la Facciata della Gloria, con la quale si concluderà la costruzione dell’ultima delle grandi chiese della cristianità, attraverso un periodo di lavoro di oltre 160 anni.

 

Note su ANTONI GAUDI  
Antoni Gaudì nasce il 25 giugno 1852 a Reus, che era allora la città più importante della Catalogna dopo Barcellona. Figlio di un artigiano, iniziò a lavorare il rame, come apprendista nell’officina del padre. Nel 1869 si trasferisce a Barcellona per studiare architettura. Durante gli studi, insieme all’esperienza in uno studio di architettura, continuò lavorare presso diverse officine, per imparare il lavoro di carpentiere, vetraio, fabbro ferraio. Pur non eccellendo negli studi classici di architettura, approfondì la progettazione e i modelli matematici per i calcoli delle strutture. Laureatosi in Architettura, la sua conoscenza del lavoro manuale di cantiere e la sua capacità progettuale gli consentirono di ottenere commesse importanti da famiglie borghesi catalane: sono oggi meta di turisti le case da lui progettate, come Casa Calvet, Casa Battlò e Casa Milà. Ma è stata la Sagrada Familia ciò che ha segnato la sua vita.
Alla progettazione e direzione del cantiere lavorò per 46 anni, gli ultimi dieci a tempo pieno, dopo aver abbandonato ogni altra attività. Morì per le conseguenze di un incidente, venne investito da un tram, un evento assurdo quanto drammatico, il 10 giugno 1926.

I funerali furono celebrati con una partecipazione enorme della gente, che lo riteneva senza dubbio il più grande architetto che Barcellona avesse mai visto all’opera.
Uomo di fede (è in corso la causa di beatificazione), osservatore della natura e grande architetto, Antoni Gaudi è diventato la figura universalmente riconosciuta del moderno architetto. Il suo contributo alla disciplina fu nella rottura degli schemi stabiliti, sia nella forma che nella struttura, e nell’aver ideato nuove soluzioni costruttive, risultato di una personale, unica, e originale metodologia.

Note sulla MOSTRA

Nell’illustrazione di questa che è l’ultima Cattedrale d’ Europa ci aiutano, insieme alle immagini, le parole di Gaudí e quelle di due testimoni d’eccezione: PAPA BENEDETTO XVI°  e Joan Maragall, scrittore catalano, amico e contemporaneo del grande architetto.

Inoltre con l’aiuto di Don Giacomo Rossi e le giovani guide sarà possibile apprezzare al meglio la mostra esposta a Palazzo Terragni – Lissone.

Orari di Apertura
Sabato 25 novembre: ore 18.00 – 21.00
Domenica 26 novembre: ore 10.00 – 12.30 / 15.00 – 21.00

Ingresso libero.

 

 

 

EDITH_STEIN_UFFICIALE_1_m

Non si può desiderare di essere liberati dalla Croce,
quando si è stati scelti in modo particolare
proprio per la Croce.
( S. Teresa Benedetta della Croce)

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

I commenti sono chiusi.