VIA CRUCIS: La Croce, vertice luminoso dell’amore di DIO che ci custodisce.

Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, invito tutti i fedeli a una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo. La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. ( PAPA FRANCESCO – 04/02/208)

La Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce e la Pastorale Giovani si unisce alla Giornata di digiuno e preghiera per la pace indetta per oggi, venerdì 23 febbraio 2018, con la Via Crucis nell’Oratorio di S. Carlo con il pensiero rivolto alle popolazione che subiscono la guerra in questi tempi ed in particolar modo il Sud Sudan, il Congo ed in questi ultimissimi giorni la Siria.

Audizione introduttiva

Sac: Nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo.
T: Amen
G: Nella Via Crucis che stiamo per iniziare, sarà costante il riferimento al dono di essere custoditi dall’amore Dio, in particolare da Gesù crocifisso, e al compito di essere, a nostra volta, custodi per amore dell’intera creazione, di ogni persona, specie della più povera, di noi stessi e delle nostre famiglie, per far risplendere la stella della speranza.
Vogliamo partecipare a questa Via Crucis in profonda intimità con Gesù.
Attenti a quanto sta scritto nei Vangeli, verranno colti con discrezione alcuni sentimenti e pensieri che hanno potuto abitare nella mente e nel cuore di Gesù in quelle ore di prova. Nello stesso tempo ci lasceremo interpellare da alcune situazioni di vita che caratterizzano – nel bene e nel male – i nostri giorni. Esprimeremo così una risonanza che dica il nostro desiderio di compiere qualche passo di imitazione del Nostro Signore Gesù Cristo nella sua passione.

Preghiamo

O Padre,
che hai voluto salvare gli uomini
con la morte in Croce di tuo Figlio,
concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra
il suo mistero di amore,
di esserne testimoni, in parole e opere,
nella vita quotidiana con tutti coloro
che ci fai incontrare.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

I° STAZIONE

Gesù è condannato a morte
Intimità, tradimento, condanna

Sac: Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
T: Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Luca ( cfr 22, 19-20)

Questo è il mio corpo, che è dato per voi; … Questo calice è la nuova alleanza nel mio sanque, che è versato per voi.

Dal Vangelo secondo Marco (cfr 15, 12-13-15)

Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate i/ re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dare soddisfazione alia folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù lo consegnò perché fosse crocifisso.

Sentimenti e pensieri di Gesù

Ho appena celebrato la Pasqua con i miei discepoli. L’avevo molto desiderata (cfr Lc 22, 15): l’ultima Pasqua, prima della passione, prima di tornare a Te, Padre! Improvvisamente, però, è stata turbata. A un mio discepolo, il diavolo ha messo in cuore di tradirmi (cfr Gv 13, 9). Nel giardino del Getsemani mi è venuto incontro. Con un gesto che significa amore, mi ha salutato dicendomi: “Salve, Rabbi!”. E mi ha dato un bacio (cfr Mt26, 49). Che amarezza, in quel momento! Durante la cena, Ti ho implorato, Padre, perché Tu custodisca i miei discepoli nel Tuo nome, così che siano una cosa solai come noi (cfr GV17, 11).

La nostra risonanza

Ancor più dei primi discepoli, siamo noi, o Gesù, ad essere fragili nella fede.
Rischiamo pure di tradirti, mentre il tuo amore ci dovrebbe indurre a crescere nell’amore per Te.
Ci occorrono preqhiera, viqilanza, sincerità e verità. Così la fede crescerà. E sarà robusta e gioiosa.

CANTO:

Noi ti preghiamo, uomo della croce, figlio e fratello, noi speriamo in Te.

Il° STAZIONE

Gesù abbraccia la sua la croce
”Annoverato tra gli empi”

Sac: Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo

T: Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Marco ( cfr Mc15, 20)

Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

Sentimenti e pensieri di Gesù

Mi circondano i soldati del governatore. Per loro, non sono più una persona,
ma una cosa. Su di me vogliono giocare, prendermi in giro. Perciò mi vestono da re. È pronta anche una corona, ma di spine. Mi percuotono in testa con una canna. Mi sputano addosso. Mi conducono fuori (cfr Mc 15, 16-20). Riecheggiano in me parole drammatiche del profeta Isaia sul Servo del Signore. Si dice che non ha apparenza di bellezza, è disprezzato, è l’uomo dei dolori; è come un agnello condotto al macello, viene eliminato dalla terra dei viventi, è percosso a morte. Quel Servo sono io, per svelare la grandezza dell’amore di Dio per l’uomo (cfr Is 53,2-8).

La nostra risonanza

Tu, o Gesù, sei stato dunque “annoverato tra gli empi” ( cfr Is 553, n; cfr Lc 22, 37). Nella prima generazione cristiana, proprio perché parlavano pubblicamente di te. Così è avvenuto molte volte lungo i secoli.
Pure in questi giorni vi sono uomini e donne che vengono imprigionati, condannati o addirittura trucidati solo perché credenti o impegnati in favore della giustizia e della pace. Essi non si vergognano della tua croce. Sono per noi mirabili esempi da imitare.

Preghiamo con le parole di un martire (Shahbaz Bhatti)

La mattina del 2 marzo 2011, il pakistano Shahbaz Bhatti, Ministro per le minoranze, è stato ucciso da un gruppo di uomini armati. Nel suo testamento spirituale egli ha scritto: “Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrificio di Gesù per la nostra redenzione e per la salvezza del mondo. E pensai di corrispondere a quel suo amore donando amore ai nostri fratelli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita”.

Alla luce di questa testimonianza, preghiamo insieme:

Signore Gesù, sostieni interiormente i perseguitati.
Si diffonda nel mondo il diritto fondamentale alla libertà religiosa.
Ti ringraziamo per tutti coloro che, come «angeli»,
offrono segni meravigliosi del tuo Regno che viene.

CANTO:

Noi ti preghiamo, uomo della croce, figlio e fratello, noi speriamo in Te.

III° STAZIONE

L’incontro con la Madre
Una spada trafigge l’anima

Sac: Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
T: Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Dal vangelo secondo Luca ( cfr 2, 34-35•51)

Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima =, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori» . … Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

Sentimenti e pensieri di Gesù
C’è mia Madre tra la folla. Mi batte il cuore. Non riesco a vederla bene. Il sangue mi è sceso anche sul volto.
quando avevo solo quaranta giorni venni portato, secondo la Legge di Mosè, al Tempio per l’offerta. A mio padre e a mia madre parlò un profeta. Si chiamava Simeone. Mi prese tra le braccia. Disse che io sarei stato un “seqno di contraddizione” e che a mia madre “una spada avrebbe trafitto l’anima”.
Parole che in questo momento sono realtà bruciante per lei e per me. Oggi trova pieno compimento l’offerta di quel giorno (cfr Lc 2, 22-24• 28.33-35).

La risonanza di Maria

“ 0 Figlio mio di stirpe divina, sei trascinato dalle mani di questi geni malvagi e lo sopporti; sei venuto a metterti nelle catene e volontariamente ti lasci condurre da loro, tu che sei il liberatore dalle catene del genere umano incatenato! ( … ) Come sono distrutta! Dimmi, dimmi una parola, Parola di Dio Padre, non passare oltre in silenzio, dinanzi alla tua serva divenuta tua Madre” (Gregorio di Nazianzo, La passione di Cristo, 445-460).

O Gesù, il dramma che Tu affronti insieme con tua Madre per una viuzza di Gerusalemme, ei fa pensare ai tanti drammi familiari presenti nel mondo. Ce ne sono per tutti: madri, padri, figli, nonne e nonni. È facile giudicare, ma più importante è metterei nei panni degli altri e aiutarli fin dove ei è possibile.
Cercheremo di farlo.

CANTO:

Noi ti preghiamo, uomo della croce, figlio e fratello, noi speriamo in Te.

IV° STAZIONE

Gesù muore sulla croce
“O Cristo, Tu ci sei necessario”

(Beato Paolo VI)

Sac: Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
T: Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Le parole di Gesù in croce

Gesù, gridando a gran voce, disse:«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27, 46; Me ~5, 34). Poi, rivolto alla Madre: «Donna, ecco tuo figlio!»; e al discepolo Giovanni: «Ecco tua madre!» ( cf Gv 19, 26. 27). Disse: «Ho sete!» (cfr Gv 19,28); disse: «Tutto è compiuto» (cfr Gv 19,30); e infine: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» (cfr Lc 23, 46).

La nostra risonanza

Sulla croce, Gesù, hai pregato. Proprio in questo modo hai vissuto il culmine della tua vocazione e missione.
In quel momento ti sei rivolto a tua Madre e al discepolo Giovanni. Attraverso di loro, ti rivolgevi anche a noi. Siamo stati affidati a tua Madre. Ci hai chiesto di accoglierla nella nostra vita per essere custoditi da Lei come lo eri stato Tu. Siamo fortemente impressionati dal fatto che, lungo un’agonia durata ore, 
Tu abbia gridato a gran voce a Dio con le parole del salmo 2J., che esprimono le sofferenze, ma anche le speranze del giusto.
L’evangelista Luca ricorda che, poco prima di morire, hai detto: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito” (23,46). La risposta del Padre verrà: sarà la tua risurrezione.

Preghiamo insieme
“Omnia nobis est Christus” (5. Ambrogio)

Ci sei necessario, o Cristo,
per conoscere il nostro essere e il nostro destino.
Ci sei necessario
per ritrovare le ragioni vere della fraternità fra gli uomini,
i fondamenti della giustizia, i tesori della carità,
il bene sommo della pace.
Ci sei necessario, o grande Paziente dei nostri dolori,
per conoscere il senso della sofferenza.
Ci sei necessario, o Vincitore della morte,
per liberarci dalla disperazione e dalla negazione.
Tu ci sei necessario, o Cristo,
per imparare l’amore vero e per camminare,
nella gioia e nella forza della tua carità,
la nostra via faticosa,
fino all’incontro finale con Te,
amato, atteso, benedetto nei secoli.
(G.B. Montini, Lettera pastorale Omnia nobis est Christus, 1955, preghiera finale).

CANTO:

Noi ti preghiamo, uomo della croce, figlio e fratello, noi speriamo in Te.

V° STAZIONE

Gesù viene deposto nel sepolcro
Custoditi per sempre

Sac: Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo
T: Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo

Dal Vangelo secondo Giovanni ( cfr Gv 19,38-40)

Dopo questi fatti, Giuseppe di Arimatea … chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodemo … e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura.

Sentimenti di due amici di Gesù

Il corpo dei condannati alla crocifissione era giudicato non degno nemmeno della sepoltura. Ma due uomini autorevoli, Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, hanno invece custodito premurosamente il corpo di Gesù. “Quale fortuna per me e per voi – ci dice Giuseppe d’Arimatea – essere diventati discepoli di Gesù! (cfr Mt 27, 57). Prima me ne stavo nascosto. Ora invece trovo in me un grande coraggio. Ho affrontato persino Pilato per avere il corpo di Gesù (cfr Mt 27, 58). Più che il coraggio, decisivi sono stati l’affetto e la gioia. Sono contento di avere messo a disposizione una tomba nuova, scavata nella roccia (cfr Mt 27, 60). Dico a voi: Amate il nostro Salvatore!”. Nicodemo potrebbe aggiungere: “Ho vissuto in ore notturne il mio primo incontro con Gesù. Da lui sono stato invitato a rinascere dall’alto (cfr Gv 3, 2-15). Solo piano piano ho compreso quelle sue parole. Ora sono qui per onorare le sue membra. Ho procurato volentieri una mistura di mirra e àloe (cfr Gv 19, 39). Ma la verità è che Egli ha fatto molto di più per me: ha profumato la mia vita!”

Maria parla al nostro cuore

“Giovanni mi è stato vicino. Sotto la croce la mia fede è stata messa a dura prova. Come già avvenne a Betlemme e poi a Nazaret, anche ora silenziosamente medito (cfr Le 2, 19. 51). Mi fido di Dio. Non è spenta la mia speranza di madre. Fidatevi anche voi! Per voi tutti chiedo la grazia di una fede forte. Per coloro che attraversano giorni bui, la consolazione”.

Preghiamo
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Padre Nostro

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

 

CANTO FINALE: Resto con Te – clicca qui per il video https://www.youtube.com/watch?v=tvujYl9UHUs


Seme gettato nel mondo, Figlio donato alla terra,

il tuo silenzio custodirò.
In ciò che vive e che muore vedo il tuo volto d’amore,
sei il mio Signore e sei il mio Dio.
lo lo so che Tu sfidi la mia morte, io lo so che tu abiti il mio buio,
nell’attesa del giorno che verrà, resto con Te.

Questa Via CRUCIS è stata celebrata presso l’Oratorio di San Carlo alle ore 07,00 di venerdì 23/02/2018. 

Arrivederci alla prossima di venerdì 02/03/2018.

 

 

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Non accettate nulla come verità che sia privo di amore.
E non accettate nulla come amore che sia privo di verità!
L’uno senza l’altra diventa una menzogna distruttiva.
(S. Teresa Benedetta della Croce).
COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

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