Carissimi Amici,
Riprendiamo il contatto con voi per aggiornarvi sull’evoluzione del cammino intrapreso nel 2014 con l’invio all’Ospedale di Touloum delle attrezzature per l’installazione di una TAC.
Finalmente, dopo 4 anni di sforzi, grazie all’intervento di un gruppo di tecnici altamente specializzati nel settore, abbiamo potuto far funzionare queste attrezzature.
Per tutti noi che avevamo vissuto questi anni nel dubbio è stato un evento straordinario di fatica, ma soprattutto di gioia e soddisfazione…..
L’ ospedale diocesano di Touloum
Quattro medici permanenti, 26 tra infermieri e tecnici di radiologia e laboratorio, 1.200 malati assistiti mensilmente.
È l’ospedale diocesano di Touloum, nell’estremo nord del Camerun é una realtà nata nel 2011, col contributo negli anni del Pime, della Conferenza episcopale italiana, di donazioni volontarie e soprattutto con l’impegno incessante della Caritas della diocesi di Yagoua, coordinati da fratel Fabio Mussi, missionario laico del Pime.
Cinque i reparti operativi:
quello dell’accoglienza, sdoppiatosi anche in pronto soccorso e rimane “determinante” per l’assistenza che fornisce a pazienti del Camerun ma pure del vicino Ciad;
quello della chirurgia, che accoglie “malati più urgenti” per operazioni che vanno da una comune appendicite ad interventi ortopedici, dato che “non abbiamo ancora degli specialisti”;
quello della ginecologia e maternità e quello della medicina generale;
infine quello della radiologia, cruciale “perché nella zona gli altri ospedali hanno molte più difficoltà a far funzionare le apparecchiature elettroniche”.
Con questa lettera informativa vorremmo quindi ringraziare tutti voi che ci avete seguiti con pazienza e fiducia in questo impegno sociale. Il sogno di poter offrire un servizio di consulenza sanitaria specializzata sta diventando una realtà.
Ci vorrà ancora del tempo e dell’impegno, ma ormai la strada è aperta.
La “sfida” di questi ultimi tempi è la Tac, la cui attrezzatura è già disponibile da tre anni ed ora funzionante Era uno dei problemi superati con un impianto fotovoltaico – che peraltro serve l’intero ospedale – e l’aiuto di tecnici specializzati.
Fratel Fabio, non demorde. La “Provvidenza” ci ha dato una mano straordinaria. Adesso tocca a tutti noi continuare a consolidare questi primi passi con coraggio. Assieme potremo farcela.
Grazie ancora per il vostro sostegno e amicizia.
Yagoua 4 Maggio 2018