In ascolto della parola di Don Tiziano Vimercati – Parroco

Il Cenacolo di C. Giuliani 

Il nostro vescovo ci offre anche delle indicazioni precise per un percorso di conoscenza e assimilazione del messaggio evangelico. L’abbiamo scritto la scorsa settimana: tutti dovremmo possedere e tenere cara una copia del vangelo. Sgualcita, perché letta e riletta ogni giorno.

Sappiamo che non è così: il vangelo è un tesoro poco conosciuto dagli stessi cristiani, compresi quelli che a messa partecipano più o meno regolarmente. Si ritiene allora necessario verificare cosa stiamo facendo per favorire la conoscenza della Parola.

Sia a livello personale: io che cosa faccio? La studio in qualche modo? La leggo costantemente? L’ascolto attentamente almeno quando vengo a messa? Ne parlo qualche volta con i figli?

Sia a livello di comunità cristiane: chiedersi che cosa sa offrire la comunità per aiutare i fedeli a progredire nella conoscenza, quali sono le proposte in questa direzione, e verificare l’effettiva utilità dei cammini proposti.

Ed ecco le indicazioni del vescovo: Forse è venuto il momento di ripensare e rilanciare i gruppi di ascolto della Parola, mettendo in evidenza che la parola è sempre vocazione, che l’ascolto è sempre invito a conversione e al discepolato, che la parola è come un seme che nel buon terreno produce frutti buoni. Gruppi di ascolto della Parola: non c’è molto nella nostra comunità pastorale.

Affronteremo, con il contributo del Consiglio Pastorale Unitario, la possibilità di formare gruppi di ascolto della Parola, e di individuare modalità nuove capaci di rispondere alle esigenze attuali. Analogamente si devono forse considerare, valutare, eventualmente ripensare e rilanciare tutte le proposte di formazione per i laici attivate in Diocesi.

In particolare la familiarità con la Parola di Dio, anche con la pratica della lectio, offre ai giovani quella parola che chiama, interroga, inquieta, consola, orienta e così l’ascolto sollecita la risposta e la rende possibile, in quella rivelazione liberante che si chiama “vocazione”.

La lectio divina forse la conosciamo un po’ di più: qualche percorso è stato fatto, vedi vangelo di Marco; i ritiri di avvento e di quaresima seguono di solito il metodo della lectio; gli incontri sulla parola di Dio della domenica.

Dobbiamo continuare in questa linea, con proposte puntuali, organiche, ben preparate. Tutti, se lo desiderano, devono avere l’opportunità di conoscere e gustare la bellezza della Parola di Dio. Per poterla poi vivere nella vita di tutti i giorni e sentirci “in debito” dell’annuncio, e aiutare gli altri a conoscere, amare e vivere questa Parola. 

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COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

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