Il coraggio della scelta di Don Tiziano Vimercati – Parroco

Auguste Rodin: le Mani –

 

Padre Pino Puglisi fu assassinato dalla mafia 25 anni fa, il 15 settembre del 1993, giorno del suo 56° compleanno, nel rione Brancaccio di Palermo, dove era parroco. Una splendida figura di prete che ha saputo rimanere fedele, anche quando la fedeltà voleva dire perdere la vita. Ha cercato di togliere dalla strada e dalle grinfie della mafia i ragazzini del quartiere, ha cercato di far capire loro che si è uomini d’onore solo quando si compie il bene, quando ci teniamo alla giustizia e al rispetto delle leggi. Naturalmente dava troppo fastidio.

La scorsa settimana ho visto in televisione, purtroppo in ora tarda, un film sulla vita di P. Pino, “Alla luce del sole.  Interessante. Due scene mi hanno colpito facendomi riflettere. Così, come me le ricordo.
La prima, a P. Pino dicono: stai attento, stai rischiando troppo, la puoi pagare molto cara. ” Ho fatto la mia scelta, non mi tiro indietro”, risponde P. Pino. 
Un uomo che ha fatto una scelta di vita, e non si tira indietro quando c’è un prezzo da pagare, anzi rinnova ogni giorno quella scelta. 

Seconda scena: “ ma cosa credete, che non abbia paura?”  Pino aveva paura, non era certo l’eroe impavido, sprezzante della vita, non desiderava il martirio, non cercava la gloria. Era un uomo come tutti noi, semplicemente non si è tirato indietro.

Offro qualche spunto di riflessione ispirandomi all’omelia di PAPA FRANCESCO, pronunciata a Palermo durante la Visita Pastorale in occasione del 25° anniversario della morte di P. Puglisi.

Facciamo lo sforzo di leggere queste parole come rivolte a noi, parole che hanno a che fare con la nostra vita e le inevitabili scelte che dobbiamo compiere. Non sono parole che riguardano realtà a noi lontane, o solo per qualche uomo o donna eccezionale. Ci riguardano, ci interpellano, ci mettono alla prova, ci chiedono quanto sappiamo essere fedeli e coerenti.

Dice il PAPA: “ Oggi siamo chiamati a scegliere da che parte stare: vivere per sé – con la mano chiusa  – o donare la vita – la mano aperta.  Dunque c’è da scegliere: amore o egoismo. Troppo spesso mi chiedo se noi siamo cristiani per scelta o per altro. Se non operiamo una scelta, rinnovata poi ogni giorno, non ci comporteremo certo come cristiani e testimonieremo un bel nulla, se non l’incoerenza e la falsità.

Abbiamo bisogno di tanti preti del sorriso. Abbiamo bisogno di cristiani del sorriso, non perché prendono le cose alla leggera, ma perché sono ricchi soltanto della gioia di Dio, perché credono nell’amore e vivono per servire.

Tutti, preti e fedeli, sentiamo una gran fatica, siamo pure scoraggiati, non traspare la gioia di essere cristiani. Non stiamo tradendo il vangelo se non riusciamo, preti e fedeli, ad avere il sorriso sulle labbra? Anche quando il cristiano serve o soffre per amare, è pur sempre nella gioia.

Don Pino, lui sì, lui sapeva che rischiava, ma sapeva soprattutto che il pericolo vero nella vita è non rischiare, è vivacchiare tra comodità, mezzucci e scorciatoie.

Non rischiare, vivacchiare, mantenere le mani pulite perché non ci si sporca con la miseria dell’umanità, è come morire ogni giorno. 

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Questo tempo chiede di vivere da protagonisti,
la vita è bella se la viviamo fino in fondo,
non lasciamo che siano altri a decidere per noi.
  (Papa Francesco )

COMUNITA’ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA della CROCE
Parrocchie:
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S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
S Giuseppe Artigiano – SS. Pietro e Paolo
LISSONE

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