Da Bangkok Padre Alessio Crippa -Saveriano Lissonese ci scrive…. 2° parte

Date e vi sarà dato  ( cfr Lc 6,38). E’ un’elemosina che tutti possiamo fare, con generosità, con magnanimità: diamo il perdono, diamo la pace, diamo il sorriso, diamo il saluto, diamo il rispetto, diamo l’onore; diamo al fratello ciò che alimenta la vita, non la morte! 

Khlong Toey in Thailandia e’ un quartiere famoso, che viene quasi tenuto nascosto ma che emerge sulle pagine dei quotidiani nazionali ogniqualvolta si parla delle aree più difficili della capitale: sotto i ponti delle superstrade di lusso di Bangkok qui si trova la più grande baraccopoli del paese che occupa lo spazio pian piano conquistato dai grandi centri commerciali e palazzi.

Khlong Toey é una città nella città:  una vasta area che potremmo dire “sommersa”, in quanto sotto il livello dei ponti e dei super-grattacieli da 30 piani e più, in cui i poveri della capitale trovano rifugio.

Guardando “da fuori” la capitale, coi suoi 9 milioni e mezzo di abitanti, questa città sommersa non appare. Eppure c’é… basta guardar bene e abbandonare le autostrade a più livelli; basta scendere un po’ in basso e la puoi incontrare. 

Proprio qui ha preso dimora la comunità Saveriana di Bangkok: quattro padri Saveriani insieme con 3 giovani thailandesi e numerosi volontari,  stanno continuando a dar vita all’esperienza della comunità Saveriana “inserita” nel contesto della baraccopoli, “mista” con i giovani laici ed “estesa”: la missione e’ infatti vissuta insieme,  come una grande famiglia che si allarga tutte le volte che qualcuno (un povero, un amico, un volontario, un giovane della baraccopoli, un ragazzo in pericolo) passa a trovarci.

La missione vissuta in compagnia quotidiana dei giovani è la prima sfida di tutti i giorni: la presenza Saveriana diventa frutto di confronto, di dialogo e di condivisione degli spazi della casa in cui abitiamo tutti quanti, in cui preghiamo, in cui cresciamo insieme…  la compagnia di tutte queste persone è un dono bello di cui dobbiamo ringraziare e che ci aiuta sempre di più a metterci nei panni di questo popolo, a vedere le cose da prendere sul serio e quelle da farmi passar sopra, le vicende per cui devo essere preoccupato e quelle che sono normali, gli aspetti in cui ancora devo crescere; nello stesso tempo i giovani sono una responsabilità quotidiana nel prenderci a cuore la loro vita cristiana e le loro motivazioni.

La presenza di questi giovani ci obbliga a prendere il tempo per chiarire, sospingere, motivare, spronare, cambiare noi stessi e non aver paura: Insieme possiamo essere piccolo seme, fermento, lievito.

Con i giovani e i volontari che si alternano a casa nostra stiamo vivendo prima di tutto l’amicizia, quella che ha come frutto la confidenza, testimonianza per tutti quelli che cercano qualcosa di più, cristiani o buddhisti che siano: tutti abbiamo sete di relazioni vere, pulite, schiette, autentiche!

I giovani buddhisti della baraccopoli apprezzano il modo in cui noi stiamo insieme e ce lo fanno capire con messaggi, chiacchierate, visite a casa nostra. 

E’ proprio vero quello che diceva san Guido (fondatore dei saveriani): “fare del mondo una sola famiglia”  è uno stile che dà coraggio per aprire le ali e volare… (continua) 

 

 

 

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Maria ci ama perché vede 
in noi l’opera della grazia, 
perché scorge le anime nostre 
irrorate dal sangue della Vittima divina, 
perché riconosce in noi il suo Gesù.
La devozione nostra a Maria 
si manifesti attraverso le nostre opere. 
Dobbiamo sforzarci d’imitare quelle virtù 
di cui essa ci ha lasciato esempi così luminosi, 
specialmente l’umiltà, la purezza, la pazienza, la carità.
( S. Guido Maria Conforti )
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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