Custodire la libertà di Don Tiziano Vimercati – Parroco


Don Tiziano Vimercati – Parroco

M. Chagall – Cristo sul ponte


Nella liturgia della cena pasquale ebraica, quando la famiglia intera si riunisce, i bambini rivolgono agli adulti alcune domande. 
Perché questa notte è diversa da tutte le altre notti?
Tutte le altre sere non intingiamo neppure una volta, mentre questa sera intingiamo due volte. Tutte le altre sere mangiamo pane lievitato; questa sera solo pane azzimo.
Tutte le altre sere mangiamo qualunque verdura; questa sera solo erbe amare. Tutte le altre sere mangiamo e beviamo stando seduti; questa sera solo appoggiati sul gomito. Inizia così la narrazione della salvezza nella festa di Pasqua.
Gli adulti rispondono: Schiavi fummo del Faraone in Egitto; ma di là ci fece uscire il Signore, nostro Dio, con mano forte e braccio disteso.

M. Chagall – traversata del mar Rosso


Gli ebrei ricordano e tramandano di generazione in generazione l’evento salvifico della liberazione dall’Egitto. Se il Signore non ci avesse liberati, saremmo ancora schiavi in Egitto, proclamano.
E’ l’evento che li ha costituiti come popolo libero. Fanno dunque memoria della liberazione, la insegnano ai piccoli, la rivivono. La libertà è irrinunciabile, non si può barattarla per un po’ di pane e per la pentola della carne sul fuoco (Esodo 16).
Anche noi cristiani celebriamo la Pasqua: nella Veglia ripercorriamo le grandi cose che il Signore ha fatto per il suo popolo (le numerose letture della veglia) fino alla Pasqua di Gesù. Anche per noi c’è la memoria di una liberazione che Gesù con la sua morte e risurrezione ci ha donato, e che deve essere compresa e vissuta oggi. Gesù ha fatto di noi un popolo e ci ha liberati da ciò che più imprigiona l’uomo. Siamo liberi dal peccato perché ci strappa dal potere delle tenebre (Colossesi).
Siamo liberi dalla morte perché ci attende la risurrezione, la morte è vinta (Corinzi). Siamo liberi dalla Legge, non perché senza Legge ma perché l’unica legge, che le comprende tutte,  per noi è l’Amore. Non siamo più sotto la legge, ma sotto la Grazia (Romani). Non svendiamo la libertà dei figli di Dio per cose di poco conto; non rinunciamo a ciò che siamo per grazia di Dio.
Anche noi italiani siamo un popolo libero.


Grazie al sangue di tanti martiri, grazie ai sacrifici di tanti uomini e donne che hanno combattuto per la libertà. Un dono prezioso ricevuto; un dono da ricordare, gustare, celebrare e rivivere. Con riconoscenza e gratitudine. Come gli ebrei: una memoria e un dono da tramandare ai figli.
Abbiamo celebrato il 25 aprile: giorno in cui ricordiamo per che cosa altri hanno combattuto, per la libertà ritrovata, per i valori irrinunciabili che ci erano stati sottratti, per il gusto di essere protagonisti del proprio futuro, per l’orgoglio di essere italiani.
E abbiamo saputo scrivere la più bella Costituzione del mondo. Dispiace vedere che ogni anno ci sono sempre polemiche più o meno pretestuose, contrapposizioni che dovrebbero essere ormai superate, non vedere unità di intenti sui valori per i quali in tanti sono morti; soprattutto dispiace vedere come facilmente ci dimentichiamo della Costituzione, della grande umanità e rispetto verso tutti, poveri compresi, in essa contenuti; dispiace vedere la facilità con cui molti seguono chi promette non solo ciò che non potrà mantenere, ma anche ciò che non è buono; dispiace non vedere all’orizzonte persone capaci, politici all’altezza che sanno guidarci verso una società più umana e giusta.
Cosi ha detto il nostro Presidente Sergio Mattarella nel discorso tenuto a Vittorio Veneto in occasione della festa della liberazione:

Guttuso – 1952


La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva.
Mi verrebbe da dire: meno male che c’è Mattarella, un gigante in una corte di nani e ballerine. Un messaggio bellissimo, equilibrato, rispettoso della storia, rispettoso di ogni uomo e di ogni donna, un messaggio che ci fa capire tante cose. Un messaggio da leggere. Ve lo consiglio davvero.

Ci aiuterà a capire che alla libertà non si rinuncia per nulla al mondo, e tutti dobbiamo conquistarla e difenderla ogni giorno.  

Per leggere il testo intero del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, clicca qui:
https://www.quirinale.it/elementi/28563

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La nostra meta deve essere l’infinito,
non il finito.
L’Infinito è la nostra Patria,
perché da sempre siamo attesi in Cielo. L’Eucaristia
è la mia autostrada per il Cielo!
( Carlo Acutis )

COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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