CORPUS DOMINI – Processione serale – Domenica 23 giugno 2019, ore 20,30

Safet Zec – Pane nella mano

“Cresce lungo il cammino il suo vigore” – dal titolo della lettera pastorale 2018- 2019 dell’Arc. Mons. Mario DELPINI – è lo slogan che accompagna e caratterizza come “un itinerario di grazia” la celebrazione comunitaria del Corpus Domini, in programma domenica 23 giugno a LIssone. L’appuntamento è alle 20,30 presso la Chiesa Prepositurale del SS. Pietro e Paolo, dove inizia la processione seguendo il seguente itinerario: Chiesa Prepositurale, Via S. Antonio, Piazza Libertà, Via Assunta, Via Gramsci, Via Garibaldi, Piazza Garibaldi, Via Baldironi, Via San Carlo, Chiesa Prepositurale.

Particolarmente invitati sono i membri del Consiglio Pastorale Comunitario, i ministri straordinari dell’Eucaristia, i membri delle confraternite e delle associazioni, i gruppi liturgici parrocchiali.
“Cresce lungo il cammino il suo vigore”: questa espressione del Salmo 83 (84) potrebbe sembrare un paradosso. Lungo il cammino infatti di norma aumenta la fatica e le forze vengono meno. Qui tuttavia non si sta parlando di un vigore solamente fisico, bensì di una forza comunicata al credente da Dio stesso: la sua grazia. Grazia che è il dono della sua stessa vita per noi, della sua presenza trinitaria in noi, della sua amicizia con noi: relazione che lungo il cammino di sequela si va rafforzando e stringendo sempre più per la sua libera iniziativa d’amore e nonostante i nostri errori e le difficoltà con cui ci scontriamo.

Ma che cosa rappresenta questo passaggio nel cuore della nostra Lissone? Un tempo era la proclamazione della fede nella Presenza reale di Cristo nel Pane eucaristico; poi l’affermazione della fede cristiana come connotazione fondamentale della vita pubblica; ultimamente la testimonianza credente in una città secolarizzata. Oggi ci sembra soprattutto un’esperienza di conversione: si tratta di riconoscere e attuare un modo di abitare la città e passare per le sue strade alla luce e con l’energia di quel Pane che porteremo in processione

Interroghiamoci dunque come passiamo per le vie della città e della vita: con quale sguardo, con quale cuore, con quali gesti? Esiste un modo eucaristico di abitare la città e passare per le sue vie?

La risposta dev’essere necessariamente positiva, altrimenti la partecipazione a questa solenne processione perderebbe gran parte del suo significato.

La risposta, poi, ci raggiunge a livello personale. L’Eucaristia suscita e alimenta in noi un desiderio e un impulso a fare della nostra esistenza una scelta d’amore. Cammineremo per le nostre strade per ricordare a noi e a tutti che la nostra vita sociale ha bisogno di generosità, di servizio e di dono gratuito. Abbiamo ricevuto da chi ci ha voluto bene, in modo gratuito e generoso

Pensiamo che questo sia il senso della nostra processione eucaristica, della vita cristiana e della presenza della Chiesa nella città: “una comunità che vive, nel mondo, con la ricchezza del Vangelo e la forza dello Spirito Santo e che, da questa ricchezza, ricava la forza per testimoniare la gioia di un’esistenza liberata dall’egoismo, dalla disonestà, dall’avidità, dalla vanità, dalla ricerca ansiosa del successo”.
Questo chieremo al Signore quando a conclusione della processione, sul sagrato, riceveremo la sua Benedizione.

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Signore Gesù, Tu sei il Pane vivo, Tu sei il pane di Dio,

Tu sei il Pane disceso dal cielo, Tu sei il Pane per essere mio cibo.
Quando mi accosto a Te nella comunione, fa’ che comprenda la profondità di questo mistero!
Tu sei sempre pronto ad incontrarmi: fa’ che io cammini verso di Te,
fa’ che io permetta di essere attratto da Te.
Fa’ che ci sia sempre in me un’assoluta disponibilità, perché Tu possa
travolgermi con la forza del tuo amore,
e da questo mondo condurmi al Padre.
Quando vieni a me nella comunione, illuminami per capire che mi sto
sottomettendo alla tua azione divina.
Donami la capacità di scoprire di essere faccia a faccia con il mistero del tuo amore per me.
Fammi comprendere la tua chiamata, quella vocazione personale,
ineffabile e misteriosa, a divenire una “cosa sola con Te e il Padre”.
Radica in me la convinzione di appartenere a Te, di essere tuo possesso.
Conferma in me il tuo dono, il dono completo di Te stesso a me!
Si, o Signore, voglio appartenere a Te,
così da poter dire con l’apostolo Paolo:
“Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.

COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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