A.C. – LECTIO DIVINA – Quinto incontro: «Tu hai parole di vita eterna». La crisi dei discepoli e la fede di Pietro (Gv 6, 59-69) Video della Lectio con Don Cristiano Passoni.

Nel nome del padre del figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
Il Signore sia con voi:
E con il tuo spirito.

Invocazione allo Spirito Santo ( San PAOLO VI°)

Vieni, o Spirito Santo,
e da’ a noi un cuore nuovo,
che ravvivi in noi tutti
i doni da te ricevuti
con la gioia di essere Cristiani,
un cuore nuovo
sempre giovane e lieto.

Vieni, o Spirito Santo,
e da’ a noi un cuore puro,
allenato ad amare Dio,
un cuore puro,
che non conosca il male
se non per definirlo,
per combatterlo e per fuggirlo;
un cuore puro,
come quello di un fanciullo,
capace di entusiasmarsi
e di trepidare.

Vieni, o Spirito Santo,
e da’ a noi un cuore grande,
aperto alla tua silenziosa
e potente parola ispiratrice,
e chiuso ad ogni meschina ambizione,
un cuore grande e forte ad amare tutti,
a tutti servire, con tutti soffrire;
un cuore grande, forte,
solo beato di palpitare col cuore di Dio.

Preghiamo.
Signore Gesù, con forte desiderio vogliamo cercati nelle parole della Scrittura, vogliamo capire, mossi dallo Spirito, ciò che vuoi dire a noi oggi, conoscere l’iniziativa di amore di Dio verso l’uomo e il disegno mirabile del Padre sulla nostra vita.
Lo chiediamo a te che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.

In Ascolto della Parola
Proclamazione della Parola: lettura del Vangelo di Giovanni 6, 59-69

Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».

Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Clicca qui per vedere il filmato della quinta Lectio Divina di Don CRISTIANO PASSONI : https://www.youtube.com/watch?v=bVA6QieI0Ng

Tempo di meditatio

278. La fede significa anche credere in Lui, credere che veramente ci ama, che è vivo, che è capace di intervenire misteriosamente, che non ci abbandona, che trae il bene dal male con la sua potenza e con la sua infinita creatività. Significa credere che Egli avanza vittorioso nella storia insieme con «quelli che stanno con lui … i chiamati, gli eletti, i fedeli» (Ap 17,14). Crediamo al Vangelo che dice che il Regno di Dio è già presente nel mondo, e si sta sviluppando qui e là, in diversi modi: come il piccolo seme che può arrivare a trasformarsi in una grande pianta (cfr Mt 13,31-32), come una manciata di lievito, che fermenta una grande massa (cfr Mt 13,33) e come il buon seme che cresce in mezzo alla zizzania (cfr Mt 13,24-30), e ci può sempre sorprendere in modo gradito. È presente, viene di nuovo, combatte per fiorire nuovamente. La risurrezione di Cristo produce in ogni luogo germi di questo mondo nuovo; e anche se vengono tagliati, ritornano a spuntare, perché la risurrezione del Signore ha già penetrato la trama nascosta di questa storia, perché Gesù non è risuscitato invano. Non rimaniamo al margine di questo cammino della speranza viva!

279. Poiché non sempre vediamo questi germogli, abbiamo bisogno di una certezza interiore, cioè della convinzione che Dio può agire in qualsiasi circostanza, anche in mezzo ad apparenti fallimenti, perché «abbiamo questo tesoro in vasi di creta» (2 Cor 4,7). Questa certezza è quello che si chiama “senso del mistero”. È sapere con certezza che chi si offre e si dona a Dio per amore, sicuramente sarà fecondo (cfr Gv 15,5). Tale fecondità molte volte è invisibile, inafferrabile, non può essere contabilizzata. Uno è ben consapevole che la sua vita darà frutto, ma senza pretendere di sapere come, né dove, né quando. Ha la sicurezza che non va perduta nessuna delle sue opere svolte con amore, non va perduta nessuna delle sue sincere preoccupazioni per gli altri, non va perduto nessun atto d’amore per Dio, non va perduta nessuna generosa fatica, non va perduta nessuna dolorosa pazienza. Tutto ciò circola attraverso il mondo come una forza di vita. A volte ci sembra di non aver ottenuto con i nostri sforzi alcun risultato, ma la missione non è un affare o un progetto aziendale, non è neppure un’organizzazione umanitaria, non è uno spettacolo per contare quanta gente vi ha partecipato grazie alla nostra propaganda; è qualcosa di molto più profondo, che sfugge ad ogni misura. Forse il Signore si avvale del nostro impegno per riversare benedizioni in un altro luogo del mondo dove non andremo mai. Lo Spirito Santo opera come vuole, quando vuole e dove vuole; noi ci spendiamo con dedizione ma senza pretendere di vedere risultati appariscenti. Sappiamo soltanto che il dono di noi stessi è necessario. Impariamo a riposare nella tenerezza delle braccia del Padre in mezzo alla nostra dedizione creativa e generosa. Andiamo avanti, mettiamocela tutta, ma lasciamo che sia Lui a rendere fecondi i nostri sforzi come pare a Lui. Da Evengelii Gaudium, 278-279

Tempo per l’oratio

“Forse anche voi volete andarvene? “ La domanda di Gesù, ai discepoli, oggi è rivolta a noi.
Aiutaci, Signore, a dire a noi stessi e al mondo intero che solo in te è la nostra salvezza.
Signore tu ci doni la fede.
Noi, come Pietro, vogliamo seguirti con coraggio e fiducia.
Ti preghiamo per quelli che ti cercano con cuore sincero.
Guidati sulla strada che conduce a te.
Ci affidi, Signore la tua Parola da portare o ogni donna e ogni uomo.
Aiutaci e sostienici, perché possiamo compiere con fedeltà e perseveranza questa missione.

Proposta di actio
Il signore ci ha donato la sua Parola.
Accogliamola con gioia e lasciamoci plasmare da esse.
La nostra comunione si rafforzi e ci renda tutti testimoni vivi e credibili del Vangelo, attori di speranza nelle nostre case e sulle strade che percorriamo ogni giorno.
Sia la Parole di Dio lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino.
Sia la parola di Dio lampada per i nostri passi e sule sul nostro cammino.
Amen

Padre nostro, che sei nei cieli…..

Benedizione.

Qui vogliamo ringraziare il coro della Parrocchia SS. Pietro e Paolo per i canti eseguiti durante la Lectio.

Con questo quinto incontro termina la LECTIO DIVANA sul Vangelo di Giovanni proposta da AZIONE CATTOLICA – Settore adulti.
Vogliamo ringraziare: Don LUIGI GALLI STAMPINO, che causa malattia non ha potuto essere presente a tutti gli incontri e Don Cristiano Passoni, Assistente di A.C. per il suo intervento in questa ultima Lectio Divina, la Comunità Pastorale Santa Teresa Benedetta della Croce in Lissone per l’ospitalità data cosi come il Presidente di AC. del Decanto di Lissone Sig. Elio Luraschi, il Presidente della sez di Lissone Sig.ra Margherita Citterio, il Sig. Roberto Arosio della sez. formazione adulti.
Un immenso GRAZIE anche a tutti coloro che hanno partecipato alle serate e a coloro si adoperati per questa LECTIO su tutti il Sig. Renato Graffigna per i video delle serate. (ndr).

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