Battesimo: per camminare in una vita nuova di Don Tiziano Vimercati – Parroco

Don Tiziano Vimercati – Parroco

Centro Aletti: Battesimo di Gesù

Nel gennaio del 1980 il gesuita Carlo Maria Martini divenne arcivescovo di Milano. Quarant’anni fa. Una grazia per la diocesi, un dono per tutta la città.
Oggi, festa del Battesimo di Gesù, vorrei ricordarlo semplicemente riprendendo e commentando una sua meditazione sul sacramento del battesimo.

A differenza dei primi secoli della storia della chiesa, da noi si usa battezzare i bambini nei primi mesi di vita (poi per molti rimane un gesto che non porta a nulla, altri addirittura chiedono di essere cancellati dal registro, altri ancora cercano di vivere da cristiani). Per tutti, anche per chi il battesimo lo riceve da adulti, è memoria del passato (si riceve una sola volta) che però continua nel presente, è un sacramento ricevuto che chiede di essere vissuto ogni giorno. Scrive san Paolo che chi riceve il battesimo “può camminare in una vita nuova”.
Martini si chiede: quando possiamo camminare in una vita nuova?

1 Ogni volta che dico a Dio: “Padre”.
Cioè, quando comprendo e gioisco perché mi sento figlio e mi so rivolgere a lui con cuore sincero, con la fiducia che sanno avere i bambini, quando di Lui non ho timore e non cerco di evitare il male solo per la paura del castigo ma cerco di fare il bene perché mi sento amato. La preghiera del Padre nostro esprime in modo meraviglioso questa realtà del battesimo.

2 Ogni volta che scelgo secondo Gesù Cristo. Infinite sono le scelte che ogni giorno compiamo, alcune di poca o nulla importanza, altre possono segnare per sempre la stessa vita. Si tratta ci capire che cosa davvero mi fa compiere una scelta piuttosto che un’altra, che cosa mi guida nella vita. Se scelgo il vangelo sto vivendo il battesimo ricevuto.

3 Ogni volta che trovo la forza di seppellire il passato.
Il passato può schiacciarci, può impedirci di vivere oggi. Torti subìti, infanzie difficili, errori commessi non si possono cancellare ma non devono distruggerci. Occorre trovare la forza di seppellire il passato e di guardare avanti. Siamo stati battezzati in Cristo Gesù nella sua morte, sepolti con Lui, e Lui risorto ci permette di camminare nella vita nuova. Seppellisco il passato e guardo avanti se sperimento la forza della vita nuova ricevuta nel battesimo.
Fr. Roger della Comunità di Taizè scrive: Tutto il tuo passato, perfino l’istante appena trascorso, è già sepolto, sommerso con Cristo nell’acqua del tuo Battesimo. Non volgere lo sguardo indietro; rinuncia a guardare indietro. Se la tua immaginazione ti presenta l’immagine distruttrice del passato, sappi che Dio non ne tiene più conto, e questo anzitutto in grazia del Battesimo e poi in grazia del sacramento della Penitenza, che rinnova in noi la prima grazia di purificazione.

4 Siamo stati battezzati in un solo spirito per formare un solo corpo.
Il battezzato è un uomo di comunione. Non si dimentica che siamo tutti figli di Dio, che per Lui anche gli ultimi, i diseredati, i disprezzati, e perfino i peccatori sono uomini amati. Per tutti Gesù è morto sulla croce. Il battezzato sa che se siamo figli di Dio, siamo anche fratelli, e lo siamo in Dio, qualcosa di splendido ci lega. Ciò che ci lega deve esprimersi: solidarietà, attenzione al fratello, disponibilità a servire, pronti anche al sacrificio, e poi la cosa più semplice e allo stesso tempo difficile: guardare il volto dell’altro e scorgere il fratello, guardarlo con simpatia e amicizia, chiunque egli sia. Su questa consapevolezza che ci dona il battesimo dovremmo costruire il volto, il modo di essere, le scelte che compiamo come comunità parrocchiale che cerca di vivere la comunione. Non dimentichiamoci che siamo una comunità di battezzati, non altro.


Concludo con le parole di Martini: Il Battesimo fa di uomini e donne di diversa provenienza, origini, carattere, cultura, una sola famiglia. Quindi: il Battesimo è l’essere amato adesso dal Padre, l’essere fatto ad immagine del suo Figlio Gesù, l’essere capace di operare scelte secondo il Vangelo, l’avere forza per seppellire il mio passato colpevole e guardare avanti, il sentirmi membro vivo di una comunità per la quale mi sacrifico volentieri.
Abbiamo una buona occasione, oggi, per apprezzare la grandezza del dono del battesimo ricevuto.

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S. Teresa Benedetta della Croce


Siamo venuti a cercarti, o Signore, ma perché prima tu ci hai cercato. Desideriamo incontrarti ma sei tu, o Signore, che organizzi l’incontro. Fatti conoscere, o Signore, come colui che ha in mano l’iniziativa della mia vita. Concedi a me, o Signore, di non banalizzare questo mistero, di non fermarmi e fissarmi sulle cose che penso di avere preparato, pensato, fatto ma di essere disponibile e libero per accogliere la tua Parola
( Card. Carlo Maria MARTINI)

COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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