XXVIII° Giornata Mondiale del Malato di Don Tiziano Vimercati – Parroco

Don Tiziano Vimercati – Parroco


Usando un’espressione del messaggio dei vescovi italiani, la scorsa settimana ho scritto che è servizio alla vita “ospitare l’imprevedibile”.

Accogliere la vita sempre, quando si presenta piena di gioia e di speranza ma anche quando è segnata da malattia, disabilità, quando sembra irrazionale anche solo sperare. So che qualcuno ha apprezzato, capito nella fatica e nella solitudine della malattia che lo affligge. Forse altri si sono sentiti interpellati ad essere più generosi e attenti verso le persone sofferenti.

Ma occorre pensare, anche se oggi si sta bene, che la malattia può interessare tutti, e che domani avremo bisogno dell’aiuto degli altri, difficile da accettare anche se compiuto con amore da chi ci vuole un bene immenso. La malattia è un momento tremendo nella vita di un uomo: ci costringe a fare i conti con i nostri limiti, ci può togliere di colpo, oppure lentamente, ciò che fino a quel momento ci ha permesso di vivere in un certo modo.

Ci fa pensare alla morte, non più possibilità remota ma concreta e magari anche vicina. Non sappiamo come vivremo il momento della malattia. Non sappiamo se l’accetteremo o se cadremo nella disperazione; non sappiamo se continueremo a credere o perderemo la nostra fede; non sappiamo se continueremo a non credere o se ci avvicineremo al Signore.

La malattia ci riserva tante sorprese. Forse mette a nudo ciò che in realtà siamo, come abbiamo vissuto, in che cosa abbiamo creduto durante la vita, per cosa abbiamo speso le nostre energie. Ci toglie la maschera che più o meno consapevolmente abbiamo indossato durante la vita. In ogni caso è un momento difficile, per tutti. Un momento, dicevo, che è meglio condividere, un prenderci cura l’uno dell’altro: curare e lasciarsi curare.

La Giornata del Malato, che oggi si celebra in tutto il mondo nel giorno della festa della Madonna di Lourdes, intende aiutarci ad essere attenti a chi, vicino a noi, sta soffrendo; ad essere vicini con delicatezza e rispetto.

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S. Teresa Benedetta della Croce



Ora Nona
Ieri all’ora nona mi dissero:
il Drago è certo, insediato nel centro
del ventre come un re sul trono.
E calmo risposi: bene! Mettiamoci
in orbita: prendiamo finalmente
la giusta misura davanti alle cose;
con serenità facciamo l’elenco:
e l’elenco è veramente breve.
(Padre Davide Maria TUROLDO)



COMUNITA´ PASTORALE
S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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