Suor Morena e Suor Rita della Suore di S. Carlo, missionarie nella Repubblica Centroafricana
Oggi, 1 Febbraio 2013, è la Giornata di preghiera per la Vita consacrata. Preghiamo per nuove vocazioni religiose affinché siano profumo della grazia di DIO nel mondo.
Ciò di cui oggi ha particolarmente bisogno è la testimonianza credibile di quanti […] sono capaci di aprire il cuore e la mente di tanti al desiderio di Dio e della vita vera” ( cfr. Porta Fidei 15).
Celebrando la Giornata per la vita consacrata, una giornata per riflettere, aiutati dalle parole dei nostri Vescovi, e pregare per tutti i religiosi e le religiose dell’Italia e del mondo. Assicuriamo la nostra preghiera e porgiamo i nostri auguri a Padre Ernesto, Padre Nevio, Padre Tiziano, Padre Antonio, Padre Giacomo, Padre Marco, Fratel Roberto, Frate Paolo della Sacra Famiglia, alle Suore di Maria Bambina, alle suore di S. Carlo, alle Suore Misericordine, a tutti i consacrati e consacrate della nostra Comunità nel mondo.
Di che cosa ha veramente bisogno il mondo, perché possa essere ricondotto a Dio? Perché la vita consacrata?
Vale la pena sostare su queste domande, nell’anno in cui la Chiesa ci chiede di riscoprire la fede, e si interroga sulla nuova evangelizzazione.
I consacrati, a motivo della loro donazione totale al Signore, sentono che queste domande interpellano direttamente la loro vita.
Nell’attuale contesto della nuova evangelizzazione, essi sono chiamati a porsi queste domande stando, per così dire, dalla parte del mondo. Non per seguire i suoi bisogni effimeri, ma per ascoltare, appunto, le sue domande più autentiche.
Ciascuna delle tante forme della vita consacrata che la Chiesa ha sviluppato, risponde, a suo modo, a questa esigenza. I membri degli Istituti secolari, che di questa storia sono l’espressione più recente, vivono da consacrati in mezzo al mondo, in contatto con realtà che apparentemente sono lontane dalla fede ma che continuamente esprimono una domanda di senso e di autenticità.
Con tale preoccupazione per l’annuncio della fede nel mondo, e in questo percorso di condivisione piena della vicenda umana, e di povertà evangelica, si collocano, in diversa misura, tutte le forme di vita consacrata.
Per poter essere credibile, la testimonianza dei cristiani deve potersi rendere visibile, e nel modo più radicale, nella vicenda comune dell’uomo. Altrimenti, si potrà sempre pensare che il vangelo non è questione che riguarda tutti, o comunque non tutti allo stesso modo.
Ecco perché la vocazione degli Istituti secolari è preziosa per la Chiesa.
Ma, come accennato poco sopra, c’è un secondo motivo per cui tale vocazione può essere preziosa: essa, infatti, quando è autenticamente secolare, non vive solo del “proprio”, cioè delle proprie iniziative e delle opere. Essa vuole invece essere povera, perché solo in tal modo la vita del cristiano potrà diventare uno spazio di accoglienza per il desiderio di Dio.
Essere cristiani, infatti, significa affidare il compimento delle proprie azioni ad una Grazia che sempre ci supera e che non può mai essere di nostra proprietà. Il cristiano non può mai fondare su se stesso il senso ed il valore della sua esistenza.
Questa Giornata di Preghiera per le Vocazioni, speriamo che suscitino nel cuore di tanti giovani il desiderio di seguire Cristo con generosità e radicalità, intraprendendo il cammino di speciale consacrazione. Egli renda tutti noi dei veri credenti, sempre più sensibili e responsabili nella testimonianza e nell’annuncio. Ci sostenga nella comunione ecclesiale, ci faccia crescere in unità, nel riconoscimento dei diversi carismi e nella fedeltà a Dio.
Maria e Giuseppe, che presentarono al tempio Gesù, nella disponibilità piena ai disegni di Dio, presentino al Signore anche noi, perché cresca nella nostra vita la fede e la capacità di trasmetterla.
Per la Giornata mondiale di preghiera per la vita consacrata, a VEDANO AL LAMBRO nella chiesa parrocchiale, ci troveremo a celebrare l’Eucarestia alle ore 18, con tutte le religiose e i religiosi del decanato di Lissone e sei suore Peruviane.
Vi aspettiamo per pregare con loro.