La rinuncia di PAPA BENEDETTO XVI°: una decisione presa da un UOMO di DIO

Le prime parole del nostro Arcivescovo S. Em.

Data:
13 Febbraio 2013

Le prime parole del nostro Arcivescovo S. Em. Rev. Card. Angelo Scola
Tutti voi, come noi, come me, abbiamo bisogno di assimilare questo momento”. Lo ha detto il Cardinale Angelo Scola, commentando la notizia della rinuncia di PAPA BENEDETTO XVI° al pontificato, in occasione della celebrazione eucaristica presieduta nella chiesa di Santa Maria di Lourdes a Milano per la Messa per la  XXI°Giornata del Malato: oggi é il giorno 11 febbraio 2013.

Quando la Storia ti passa accanto e ti sfiora provi un brivido nella schiena, i pensieri si affollano nella mente, il cuore batte forte, hai la sensazione di vivere spettatore di te stesso.
Oggi la Storia ci è passata accanto, in un giorno particolare e forte, ovattato di neve quasi che l’annuncio del Papa non dovesse fare troppo rumore nelle nostre vite concentrate sul presente e così di rado proiettate nel futuro, ancora meno nell’eternità.
Dell’11 febbraio 2013 e più ancora del 28 febbraio 2013 ore 20,00 scriveranno i libri di storia, quelli che studieranno i nostri nipoti e pronipoti.
Noi siamo qui, in questo adesso.
Permettete, cari lettori e fedeli della Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce, che vi consegniamo un solo ” nostro” piccolo pensiero: PAPA BENEDETTO XVI° si fa da parte perché vuole che la CHIESA sia condotta da una persona più forte fisicamente, più capace di affrontare le sfide del domani. Quella persona non sarà solo il prossimo PAPA, non più.
Da oggi PAPA BENEDETTO XVI° ci consegna un modo diverso di vedere la CHIESA, le responsabilità in essa, il nostro ruolo gli uni per gli altri.
Questo grande ed umile PAPA ci consegna il senso profondo del Concilio Vaticano II°: il capo è CRISTO, il corpo, con ruoli diversi, ognuno di noi, tutti noi.
Oggi la Storia ci è passata accanto per dirci: da domani tocca anche a te essere un piccolo, semplice, umile lavoratore nella vigna del Signore. Presto avremo un nuovo PAPA, un nuovo pastore universale, ma ad ognuno di noi è chiesto nel qui ed ora, di essere amico, amica, padre,madre, guida per il fratello e la sorella che cercano CRISTO.
Oggi PAPA BENEDETTO XVI° ci ha riconsegnato la Storia perché sia anche tu ad indirizzarla secondo il cuore di DIO.

Ecco il testo dell”annuncio di  PAPA BENEDETTO XVI° letto durante il Concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto.

“Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice”.
“Vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa.
Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino.
Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando.
Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della Chiesa, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato”.
“Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti.
Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice.
Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

Ultimo aggiornamento

13 Febbraio 2013, 07:26