Sul Sagrato della Prepositurale posta la nuova Croce – photogallery di G. Radaelli

Nella foto: il Prevosto Don Tiziano Vimercati, con lo scultore A.

Data:
18 Febbraio 2013

Nella foto: il Prevosto Don Tiziano Vimercati, con lo scultore A. Moioli ed i fedeli, durante la cerimonia
di benedizione della nuova Croce posta davanti alla Prepositurale.

Domenica  17 Febbraio 2013 é stata benedetta la croce che lo scultore Ambrogio Moioli ha donato alla nostra Comunità Cristiana S. Teresa Benedetta della Croce in Lissone. Questo articolo ci descrive in modo profondo e interessante il cammino spirituale che lo ha portato a realizzare quest’opera.
La voce allo scultore Ambrogio Moioli: La mia Croce per la mia città.

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Il mio approccio artistico alla croce ha origine nel 2008 con la realizzazione di “Passione” un quadro-scultura da tanti definito molto crudo.
Il Cristo che porta la croce, diretto al Golgota, è lacerato nella carne e trasfigurato dal dolore. Da allora un continuo cammino di ricerca, accompagnato prima dall’immagine della sofferenza umana (il corpo straziato, gli arti inchiodati, il sangue ) per poi giungere finalmente all’essenza del Divino. Ci sono arrivato per gradi.

Il primo passaggio importante è stato la costruzione di un grande crocifisso di tre metri, insieme alle vetrate absidali, per una nuova chiesa in costruzione in Congo, che gli abitanti di Bukavu Rasizi hanno personalizzato, rendendolo coloratissimo e di tendenza afro. Il concetto fondamentale che volevo trasparisse dal mio lavoro era quello di consolazione, speranza, conforto.
E’ nata così l’immagine del Cristo con una mano ancora inchiodata al legno e l’altra caritatevole e benevola, protesa verso l’umanità. La figura qui presente è ancora un’entità visibile, scavata nella croce ma nel contempo staccata da essa, nell’atto di abbandonarla.
Il passo successivo è stato realizzare la stessa croce con la sola sagoma umana del Cristo, ancora scavata nella croce, in dimensioni molto ridotte e, questa volta, con colori più consoni alle nostre latitudini per essere posta a protezione di una grande sala del nuovo Palazzo Lombardia di Milano.

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La croce per la mia città è il traguardo di questo lungo percorso, la sintesi del mio pensiero. Il Cristo non è rappresentato come vittima umana della cristianità ma come entità superiore e assoluta.
Il suo corpo lascia spazio alla luce che penetra la croce, perché Egli non è più lì, è risorto.
Ecco allora la nascita dell’opera, con l’utilizzo di una lastra di acciaio da dodici millimetri di spessore per un peso che si avvicina alla tonnellata.
Tre sono le croci, sovrapposte, a simboleggiare la Trinità. Lo squarcio nel costato è l’ultimo conclusivo ricordo del passaggio terreno. Il disegno non lineare della struttura ed il taglio con un cannello molto scarso in ossigeno perché il metallo sciolga e non crei un tratto netto, sono a dare la sensazione della massima sofferenza, del supplizio terreno che fu la passione.

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COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE

Parrocchie:
 Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

Ultimo aggiornamento

18 Febbraio 2013, 08:25