Domenica 14 aprile: Festa del Santo Crocifisso. Benedizione alla città.

La croce che sta accanto all’altare principale della Prepositurale non è una croce qualsiasi: è a questa croce che guardano tutti coloro che partecipano all’eucarestia.

Data:
13 Aprile 2013

La croce che sta accanto all’altare principale della Prepositurale non è una croce qualsiasi: è a questa croce che guardano tutti coloro che partecipano all’eucarestia. Mentre il sacerdote che presiede pronuncia le parole dell’ultima Cena sul pane e sul vino, chi guarda alla croce capisce immediatamente cosa voglia dire il Maestro. Non è solo una cena d’addio, amici che spezzano insieme il loro pane e bevono alla coppa il vino. C’è una vita che sta per essere spezzata, perché tutti possano avere una vita nuova. E del sangue sarà versato, ci sarà un dono senza risparmio, fino alla fine, perché gli uomini, per sempre liberati dal potere del male, possano vivere in modo nuovo con Dio e con i fratelli. Morte e risurrezione non sono solo delle parole quando si guarda alla croce di Cristo.
Così, SIGNORE, questa croce, mi strappa al rischio di ripetere il rito senza pensarci e mi fa intendere il significato profondo di ogni parola.

Da oltre un secolo, Domenica 14 aprile, torna un giorno caro ai lissonesi.
Infatti ci apprestiamo a vivere la Solennità del Santo Crocifisso, una festa fortemente radicata nel passato e forse un po´ sbiadita nel presente.
La nostra comunità lissonese ha vissuto eventi difficili, momenti drammatici durante il volgere del tempo. Di certo in simili circostanze si saranno rivolti al Signore, in modalità diverse ma con fede viva, per chiederGLI aiuto e protezione a tutti i propri cari ed alle proprie terre.
Si, quel Santo Crocifisso, a lato dell’altare maggiore della Prepositurale, fece piovere durante una grande carestia, fa parte della storia della nostra città. È vero, quel crocifisso del seicento realizzato da artista sconosciuto, ci rappresenta tutti.
Come mai ci rappresenta tutti?
Perché prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli: tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti ed attira gli sguardi dei discepoli, per la forza della sua espressione di amore e di dolore, raccoglie confidenze e speranze di tante persone che sostano quotidianamente numerosi in preghiera.
Guardare a quel Crocifisso significa constatare quanto costi a Dio l´amore per l´uomo… la parola amore è sulla bocca di tutti  ed è la parola rilanciato dal Santo Padre Francesco,ma é tanto inflazionata da significare tutto e… forse … niente!
L´amore di cui Dio è l´identità più vera non è un tenero sentimento nei confronti dell´umanità, ma è la volontà strenua di giocarsi totalmente per l´uomo, fino alla morte!
Gesù Cristo ha portato la croce. A tutti noi è accaduto o accade di portare sulle spalle il peso di una grande o piccola sventura in questi “ momenti di profonda crisi economica del sistema“.
A questa sventura diamo il nome di ” è la nostra croce” perché troppo forte e da troppi secoli è impressa l´idea della croce nel nostro pensiero.
Per questo ci sono i “voti”, che sono impegni solenni da mantenere nel tempo e al succedersi delle generazioni.
Così è per noi ora della Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce, nella fedeltà all’impegno assunto dai nostri padri.
Programma di domenica 14 aprile:
Ore 17:  Canto dei vesperi – Segue la benedizione della città, sul sagrato della Prepositurale, con il SS. Crocifisso.
Ore 18:
 S. Messa con la partecipazione dei Mo.chi.

 

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
 Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

Ultimo aggiornamento

13 Aprile 2013, 23:06