Secondo anniversario della morte di DON PAOLO GRIMOLDI

Oggi, domenica 12 maggio – Solennità dell’ Ascensione del Signore, ricorre il secondo anniversario della morte di Don Paolo Grimoldi, per molti anni Vicario parrocchiale in Prepositurale e poi primo Parroco  della ” nascente ” Parrocchia di S.

Data:
11 Maggio 2013

Oggi, domenica 12 maggio – Solennità dell’ Ascensione del Signore, ricorre il secondo anniversario della morte di Don Paolo Grimoldi, per molti anni Vicario parrocchiale in Prepositurale e poi primo Parroco  della ” nascente ” Parrocchia di S. Giuseppe Artigiano.

Nato a Brugherio il 9 giugno 1924, ordinato sacerdote il 22 maggio 1948, venne a Lissone nel 1951. Coadiutore della Parrocchia S.S. Apostoli Pietro e Paolo ed assistente all’oratorio femminile: ” … un oratorio veramente stupendo questo del Maria Bambina “ ebbe a dire.
Nel 1965 divenne Parroco della nuova Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, appena costituita.
Dal 1995 era tornato a Brugherio come sacerdote residente, nella ” sua” parrocchia d’origine di San Carlo. 

Chiesa parrocchiale di S. Giuseppe Artigiano – Lissone

A distanza di due anni i ricordi prepotentemente riaffiorano dalla nostra memoria per farsi realtà.
Lo ricordiamo la sua grande umanità, la sua approfondita conoscenza teologica sugli strumenti musicali, la sua capacità di rapportarsi con il prossimo e di essere un faro per la sua ” nascente” Parrocchia di S. Giuseppe Artigiano.
Era un amico, una persona di grande condotta e intelligenza, capace come pochi di stare con la gente, pronto con la sua ironia ad esprimere un’enorme capacità di giudizio.
Don Paolo era un prete di grande valore, a partire dalla sua acutezza, capace di spaziare dalla musica alla letteratura.
Era un grande conoscitore delle sacre scritture
e, in particolare, dei Vangeli, accompagnando il radicamento della fede in coloro che ne sentivano il bisogno. Era capace di accogliere le persone, di ascoltarle e di parlare loro, di leggere nei loro cuori.
Le sue parole, però, non erano convenzionali, ma lasciavano alla persona tutta la libertà di approfondire i valori della vita. Era un sacerdote che sapeva far comprendere alle persone che stava camminando con loro.

L’organo di S. Giuseppe Artigiano

Fece nascere in Parrocchia  S. Giuseppe Artigiano una Corale eccellente e, radunato un gruppo di bravi ebanisti, realizzò l’organo del quale la chiesa ancora oggi si fregia. Sostenne le iniziative dei coetanei lissonesi (classe 1924) quando incominciarono a metter mano al recupero delle effigi sacre sparse per la città: “Un gran fuoco ha preso l’avvio da una piccola scintilla – scrisse ai coscritti, nell’89 – Abbiamo condiviso l’amore per le tradizioni religiose che, nella nostra città, non sono mai state un fatto privato, ma una condizione per dare forma e sostanza di fede alla vita pubblica“.
In occasione del suo 50° di sacerdozio disse: “Vi dico subito una cosa che è il riassunto di tutto ciò che si potrebbe dire. Io sono contento di essere sacerdote. Ho sperimentato il centuplo su questa terra, di affetti, di amicizie, di gioie e di libertà e, spero la vita eterna assieme alle persone con le quali ho vissuto“.
È doveroso rendere ancora e per sempre Grazie al Signore per il gran bene che egli ha saputo operare in tutti gli anni di feconda e instancabile opera apostolica.
Con il ricordo nella preghiera, esprimiamo la nostra riconoscenza per un sacerdote che ha dato tanto alla Città e alla Chiesa di Lissone.

 

 

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
 Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

Ultimo aggiornamento

11 Maggio 2013, 23:55