È piaciuto a Dio farsi amare. Riflessione di P. Graziano per il 150° della morte di San Michele.

Santuario di Betharram che si trova vicino a Lourdes ” Poveri di cuore, ci poniamo acconto ai poveri, accettando di lasciarci interrogare ed evangelizzare da loro” (Regola di vita art.

Data:
16 Giugno 2013

Santuario di Betharram che si trova vicino a Lourdes

” Poveri di cuore, ci poniamo acconto ai poveri, accettando di lasciarci interrogare ed evangelizzare da loro” (Regola di vita art. 48)

Prefazione alle Costituzioni dei Padri del Betharram del 1838 –
È piaciuto a Dio farsi amare, e, mentre noi eravamo suoi nemici, egli ci amò a tal punto da mandarci il suo Figlio unico: ce lo diede perché fosse l’attrattiva che ci avvince all’amore divino, il modello che ci manifesta le regole dell’amore e il mezzo per giungere all’amore divino: Il Figlio di Dio si è fatto carne.
Al momento della sua entrata nel mondo, mosso dallo Spirito di suo Padre, s’abbandonò a tutti i suoi disegni a suo riguardo, s’offrì al posto di tutte le vittime: “Tu non hai voluto – disse – né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato.”
Continuando: “Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà”.
Entrò nel mondo con questo grande atto che non ha mai interrotto. Da quel momento rimase sempre nello stato di vittima, annientato dinanzi a Dio, senza far nulla da se stesso, ma sempre operando mosso dallo Spirito di Dio, costantemente abbandonato ai voleri di Dio per soffrire e fare tutto ciò che avesse ordinato: Exinanivit semetipsum, factus obediens usque ad mortem, mortem autem crucis “Umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce”  ( cfr. Fil 2, 8).
A questo punto Dio ci ha amato; così Gesù Cristo, nostro Signore e creatore è divenuto attrattiva ineffabile per il cuore, un modello perfetto e un aiuto onnipotente. Tuttavia gli uomini sono di ghiaccio verso Dio! Ed anche tra i sacerdoti pochi affermano, sull’esempio del divino Maestro: “Eccoci!… Ita, Pater!
Di fronte a questo spettacolo prodigioso, i Preti di Bétharram si sono sentiti spinti a impegnarsi per imitare Gesù annientato e obbediente ed a consacrarsi interamente per procurare agli altri la stessa gioia, sotto la protezione di Maria sempre disposta a tutto quello che era volere di Dio, e sempre sottomessa a ciò che faceva Dio.
Essi hanno scelto, come patroni, S. Michele Arcangelo e S. Ignazio di Loyola.

Riflessione di Padre Graziano Sala

S. Michele ci fa contemplare, in questo testo, il Mistero di Dio a partire dalla intuizione “Dio è Amore” a cui “piace farsi amare”. Dio non solo è Amore, ma è un amore che si comunica e a cui piace essere amato dalla sua creatura, l’uomo.
Non è indifferente all’amore che gli offre la sua creatura. E più l’uomo si allontana da Lui, tanto più Dio lo cerca appassionatamente.
Il testo, poi, ci introduce nelle scelte di Gesù e nel suo stile di vita. Il Dio che contempla S. Michele è un Dio-comunione. Il Figlio si relaziona al Padre: in un abbandono filiale ai disegni del Padre….annientato in uno stato di vittima (svuotato della sua divinità fino al punto di subire la morte); sotto l’azione dello Spirito in una docilità perfetta; abbandonato ai voleri (= Volontà) di Dio;
… A QUESTO PUNTO DIO CI HA AMATO!!!
Quali sono le scelte del discepolo? Meglio: come S. Michele immagina sia lo stile di vita dei Betharramiti? Essi sono chiamati a mettere in atto due azioni:
IMITARE: Gesù (nella sua obbedienza totale al Padre).
CONSACRARSI: perché tutti abbiano la stessa gioia.
Come possiamo vivere questo? Dove lo possiamo vivere?
Come? Occorre saper discernere il progetto (Volontà) di Dio. Senza questa ricerca appassionata ogni sforzo rischia di diventare autoreferenziale. Facciamo belle cose ma sono cose che rispecchiano la nostra volontà (desideri) non la Volontà di Dio.
Dove? La mia vita. La vita di ciascuno è il luogo in cui Dio mi racconta ciò che vuole da me. Non va evitata la vita, va accolta! La vita è il “luogo teologico” di incontro con il Signore, in cui Dio si incarna. Accogliere con amore la propria vita è già un obbedire al Padre.
Un metodo per discernere la Volontà di Dio:
raddoppiare
l’impegno nel compiere nel miglior modo possibile quanto mi è chiesto di fare;
sottoporre ad una guida illuminata le mie riflessioni, la mia vita;
pregare;
una volta individuata la Volontà di Dio nella mia vita ed una volta che mi è stata confermata essere veramente Volontà di Dio (da una guida spirituale) allora occorre obbedire …. per amore, piuttosto che per qualsiasi altro motivo!

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
 Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

Ultimo aggiornamento

16 Giugno 2013, 20:36