La VOCE del PREVOSTO: la Gioia del Vangelo

Don Tiziano Vimercati – Prevosto della Comunità

Carissimi fedeli,
        Scrivevo , la scorsa settimana, che dovremmo conoscere meglio quanto il papa ci insegna.
Al di là di quanto riportano i giornali, e oltre le frasi ad effetto. C’è un magistero del papa che va conosciuto, studiato e possibilmente realizzato.
Domenica 24 novembre, conclusione dell’Anno della Fede, Papa Francesco ha pubblicato l’Esortazione Apostolica “Evangelii Gaudium”.
        Naturalmente rinnovo l’invito a leggerla e meditarla. La possiamo facilmente trovare, a prezzo bassissimo, nelle librerie. Desidero condividere con voi qualche riflessione che potrebbe aiutarci nella lettura.

         Il titolo: La Gioia del Vangelo.
Già dal titolo è chiara l’intenzione del papa di aiutarci a riscoprire che il vangelo non è un peso o una tradizione da seguire per forza, bensì annuncio di gioia, qualcosa di bello che ci è capitato. Così bello da cambiarci la vita e rendere il nostro volto luminoso.
Al Papa non piacciono i “cristiani che sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua” (EG n.6); e “un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale” (EG n.10).  Piuttosto dobbiamo seguire le raccomandazioni che San Paolo rivolge ai filippesi: “Siate sempre lieti nel Signore. Ve lo ripeto, siate lieti!” (Fil 4,4).
Il Papa vede l’aspetto della gioia come indispensabile per affrontare l’impegno della nuova evangelizzazione e così  individua lo scopo di questo scritto: “In questa Esortazione desidero indirizzarmi ai fedeli cristiani, per invitarli a una nuova tappa evangelizzatrice marcata da questa gioia e indicare vie per il cammino della Chiesa nei prossimi anni” (EG n.1).
         Una nuova evangelizzazione a tutto campo perché comprende: 
a) coloro che già sono cristiani, che ancora frequentano regolarmente la Chiesa, e anche coloro che pur frequentando poco  conservano ancora una fede intensa e sincera. Occorre aiutarli a rafforzare la fede, rendendola sempre più limpida e autentica, e a rispondere meglio all’amore che Dio ha per ciascuno di noi.        
b) “le persone battezzate che però non vivono le esigenze del battesimo”. Sono i tanti cristiani solo di nome, i più per indifferenza ma tanti ormai anche contrari al vangelo e soprattutto contro la chiesa cattolica. Per loro ci deve essere l’impegno della chiesa, madre sempre attenta, perché trovi la strada di far gustare la grazia della conversione e la gioia della riscoperta del vangelo.           
c) “coloro che non conoscono Gesù Cristo o lo hanno sempre rifiutato”. Non va dimenticato che l’annuncio del vangelo a chi non conosce Gesù è essenziale per la missione della chiesa. Naturalmente senza imporre niente a nessuno. “Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile. La Chiesa non cresce per proselitismo ma “per attrazione” (EG 14).
Ecco che ritorna sempre la forza della gioia, della bellezza che riempie la vita. L’uomo non si lascia attrarre dalle dottrine e tanto meno da leggi e norme da seguire, ma solo da cose grandi, da valori che ci migliorano, da testimoni che sono vissuti in modo coerente indicando strade nuove.
         Per il cristiano questo vuol dire guardare a Gesù, ma su questo ci torneremo la prossima settimana.     

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
 Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

   

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