Don Matteo a Roma: viaggio tra il passato, il presente e il futuro della Chiesa.

Don Matteo mentre stringe la mano a PAPA FRANCESCO Don Matteo, il diacono che tra pochi mesi diventerà prete e svolgerà il ministero tra noi, ha avuto la fortuna, insieme ai suoi compagni di classe, di incontrare PAPA FRANCESCO e PAPA BENEDETTO.

Data:
15 Marzo 2014

Don Matteo mentre stringe la mano a PAPA FRANCESCO

Don Matteo, il diacono che tra pochi mesi diventerà prete e svolgerà il ministero tra noi, ha avuto la fortuna, insieme ai suoi compagni di classe, di incontrare PAPA FRANCESCO e PAPA BENEDETTO.
Gli abbiamo chiesto di condividere con noi le emozioni e i pensieri che gli sono passati per la testa.   

                                    
Come ogni anno a pochi mesi dall’ordinazione sacerdotale, la classe di diaconi della diocesi di Milano vive un significativo pellegrinaggio alle radici della fede cristiana a Roma, sulle orme di Pietro.
Porto ancora negli occhi e nel cuore la bellezza contemplata, gli incontri gustati, la storia rivissuta e la speranza di un presente e un futuro della Chiesa molto promettente.
Abbiamo avuto l’occasione di soggiornare nella casa di Santa Marta, dove vive PAPA FRANCESCO, e questo ci ha permesso di respirare un clima sorprendentemente famigliare da parte dei cardinali e vescovi che si sono resi molto disponibili a parlare con noi, a raccontarci come vivono il loro servizio alla Chiesa.
È stato bello poter gustare l’umanità di questi sacerdoti, e in modo particolare del PAPA stesso.
Anzi, dovrei dire, dei papi stessi che ci hanno voluto accogliere “in casa loro” con semplicità e convivialità, proprio come dei padri, come se ci avessero atteso da tempo.

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In questa foto Don Matteo con il PAPA EMERITO BENEDETTO XVI°.

Infatti nel tardo pomeriggio di mercoledì, dopo aver partecipato all’udienza generale in piazza san Pietro e aver ammirato i gesti, gli sguardi, e la presenza di FRANCESCO davanti ai migliaia di pellegrini presenti, siamo stati ricevuti dal PAPA EMERITO BENEDETTO XVI°.
La sua fragilità fisica, non nascosta neanche da lui stesso, ha reso ancora più credibile la sua testimonianza lucida e autorevole. Ha voluto ascoltare le nostre domande e rispondere con parole chiare e piene di fede ma ancora di più con il suo esempio.
La sera successiva, invece, abbiamo avuto un momento d’incontro esclusivo per noi diaconi milanesi, con PAPA FRANCESCO.
L’impressione condivisa era quella di un  ritrovarsi con un bravo parroco che volesse dare col cuore dei consigli a dei giovani che stanno per iniziare il loro ministero sacerdotale.
I tempi sono stati più distesi del previsto, e anche lui ci ha parlato partendo dalle nostre domande che non sono mancate.
Di entrambi gli interventi, tra le tante provocazioni e consolazioni che ci hanno regalato in amicizia, ricordo due punti che mi hanno colpito particolarmente e che mi sostengono in questo cammino della fede verso l’ordinazione presbiterale: hanno sottolineato che per parlare di Dio è necessario vivere il presente, ascoltare la realtà e proprio in questa concretezza vivere il Vangelo; inoltre hanno ricordato che il cuore dell’essere cristiani è la relazione personale con Gesù, è la preghiera personale e la preghiera che si riconosce nel volto della Chiesa che è quello della comunità in cui viviamo.
Questo ci permette di dare il gusto del Vangelo alla nostra vita, il gusto dell’amore di Gesù  che vogliamo imitare perché in questa Chiesa ci accorgiamo di essere amati così.
Questo viaggio mi ha fatto venire ancora più voglia di appassionarmi a Gesù e alla Chiesa proprio come fanno questi uomini che hanno accettato di rispondere con la vita alla chiamata entusiasmante, ma esigente, di radunare la Chiesa intera come una famiglia, per guidarla a una maggiore confidenza con Dio stesso.
Quello che prevale in me, in questi giorni in cui siamo rientrati, è un sentimento di gratitudine: al Signore, innanzitutto, perché ha deciso di fidarsi degli uomini per rendersi presente e dare un senso alla storia, e poi al seminario che in questi anni mi ha accompagnato e mi ha permesso di vivere questa esperienza davvero unica.
Questa gratitudine si trasforma allora in preghiera, come è stata in quei giorni, per tutta la Comunità Pastorale di Lissone che sono chiamato ad accompagnare e che ho portato con me fino a Roma.

 

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Don Matteo a sinistra in fianco a PAPA FRANCESCO

Le fotografie ci sono state gentilmente concesse dalla stesso Don Matteo, che ringraziamo per la collaborazione. 

Santa Teresa Benedetta della Croce,
sorella di viaggio nella ricerca della verità 
e nella fatica del pellegrinaggio dell´esistenza umana,
ci guidi verso una comunione ecclesiale. 

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
 Parrocchie:
  Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes – 
Sacro Cuore di Gesù – S. Maria Assunta
 SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano.

LISSONE

 

Ultimo aggiornamento

15 Marzo 2014, 20:22