12 Aprile 2014 – I giovani in Duomo alla TRADITIO SYMBOLI: “Ho tanto amato il mondo”

E’ un rito antico, che segna il legame tra i giovani e la fede.

Data:
10 Aprile 2014

E’ un rito antico, che segna il legame tra i giovani e la fede. Si rinnova sabato 12 aprile, alle ore 20,45, nel  il Duomo di Milano e in occasione della XXIX GMG, celebrata a livello diocesano, la veglia “Traditio Symboli” sul tema dell’anno pastorale “Il campo è il mondo”.
I giovani della diocesi si riuniranno intorno al Card. Arc. Angelo Scola per ricevere dalle sue mani il Credo, rinnovare la loro fede e prepararsi a celebrare il mistero della passione, della morte e della risurrezione di Gesù.

La “Traditio” affonda le sue radici nel battesimo, che un tempo veniva conferito in età adulta: dopo un cammino di preparazione al catecumeno veniva consegnato il Credo.
Da qui il termine latino “Traditio Symboli”, che significa “consegna del Credo”.
La consegna del Credo – anticipa Don Maurizio Tremolada, responsabile del Servizio per i giovani della Diocesi di Milano – quest’anno avverrà contemporaneamente anche ai giovani. I loro educatori, preti, religiosi e laici, verranno all’altare, riceveranno il Credo dalle mani dei responsabili diocesani e, a loro volta, lo consegneranno poi ai giovani presenti in Cattedrale. E’ un gesto che si collega al tema della trasmissione della fede che chiede la cura di questo passaggio dal più grande al più piccolo”.
La “ Traditio Symboli” 2014 si colloca nella proposta diocesana “Il campo è il mondo” e ha come obiettivo testimoniare la capacità della fede di accompagnare i giovani ad amare il proprio tempo, a interpretarlo e a viverlo con responsabilità.
La pagina biblica di riferimento è quella tratta dal Vangelo di Giovanni che costituisce la conclusione del dialogo tra Gesù e Nicodemo. Da qui anche il titolo della veglia “Ho tanto amato il mondo” ( cfr Gv 3, 16-21).
“Per il grande amore verso la nostra terra Dio ci ha fatto dono di Gesù, il quale è morto e risorto per noi – sottolinea don Tremolada -. Questo amore di Dio per il mondo diventa volontà di salvezza, di compimento per tutti e diventa luce che orienta e guida nel cammino. Il dono della fede dice a un giovane, anzitutto, che al Signore sta a cuore la terra che noi abitiamo: Lui l’ha creata e sempre se n’è preso cura. Questa terra è buona, questo mondo è bello. Un giovane non deve mai dimenticare questa verità che la Pasqua di Gesù ci rivela. Non dobbiamo farlo soprattutto quando siamo tentati di vederne solo le ferite, le ingiustizie e tutto ciò che non gira nel verso giusto. Se Dio ha donato a questa terra il proprio Figlio e questo Figlio è morto in croce per essa, significa certamente che essa è preziosa ai suoi occhi”.
La celebrazione sarà caratterizzerà da una novità: due opere dell’artista Velasco Vitali accompagneranno i due momenti della “Traditio”.
Il primo di questi si intitola “Una terra da abitare senza fuggire “  sarà abbinato alla scultura Antico Testamento che richiama l’amore di Dio per la terra.
Il secondo momento, su “ Una testimonianza da vivere nella solidarietà”, sarà accompagnato dall’opera denominata ” Cura”, collocata all’ospedale di Niguarda per esprimere l’attenzione dei medici verso i malati e può rappresentare anche l’amore che Gesù ha per il mondo.

 L’anima deve considerare l’aridità e il buio come fausti presagi,
come segni che Iddio le sta a fianco,
liberandola da se stessa, strappandole di mano l’iniziativa.

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE

Parrocchie:

Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù

SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano

LISSONE

Ultimo aggiornamento

10 Aprile 2014, 05:57