Un Appuntamento da ricordare: Gli Anniversari di Matrimonio.
Domenica 18 maggio, la Comunità Pastorale ed in tutte le nostre parrocchie, celebreremo la festa degli Anniversari di Matrimonio.
Data:
10 Aprile 2014
Domenica 18 maggio, la Comunità Pastorale ed in tutte le nostre parrocchie, celebreremo la festa degli Anniversari di Matrimonio.
Spesso questo giorno speciale viene festeggiato tete a tete con la propria dolce metà magari in un ristorante con parenti ed amici, ma perché non vivere questa ricorrenza festeggiandolo insieme alla Comunità Pastorale oltre che alle persone più care che hanno visto nascere e crescere l’ unione in una giornata indimenticabile?
Il matrimonio contiene la vocazione all’unità di coppia e di famiglia da costruire ogni giorno, è una nativa e insopprimibile vocazione all’unità.
Per questo le parole di Gesù valgono per tutte le famiglie: “Siano una cosa sola. Come Tu, Padre, sei in me e io in Te, siano anch’essi in noi una cosa sola”.
L’esperienza dei primi anni di matrimonio è proprio quella in cui si cerca in tutti i modi di costruire questa unità, con l’entusiasmo, la gioia di vedersi fatto l’uno per l’altra, ma anche con le difficoltà di scoprire che non si è come si pensava, quindi ci vuole un lungo cammino di integrazione, di ascesi, di perdono, di pazienza.
Perché l’unità non è ovvia; che due persone vivano insieme per lungo tempo senza stancarsi l’una dell’altra, ma riconoscendo sempre più il dono di Dio, è un miracolo, è un dono che Dio dà, è una grazia.
PAPA FRANCESCO nell’udienza di mercoledì 2 aprile 2014 ha parlato del matrimonio.
È davvero un disegno stupendo quello che è insito nel sacramento del Matrimonio! E si attua nella semplicità e anche nella fragilità della condizione umana.
Sappiamo bene quante difficoltà e prove conosce la vita di due sposi…
L’importante è mantenere vivo il legame con Dio, che è alla base del legame coniugale. E il vero legame è sempre con il Signore.
Quando la famiglia prega, il legame si mantiene. Quando lo sposo prega per la sposa e la sposa prega per lo sposo, quel legame diviene forte; uno prega per l’altro. È vero che nella vita matrimoniale ci sono tante difficoltà, tante; che il lavoro, che i soldi non bastano, che i bambini hanno problemi.
Tante difficoltà.
E tante volte il marito e la moglie diventano un po’ nervosi e litigano fra loro. Litigano, è così, sempre si litiga nel matrimonio, alcune volte volano anche i piatti. Ma non dobbiamo diventare tristi per questo, la condizione umana è così.
E il segreto è che l’amore è più forte del momento nel quale si litiga e per questo io consiglio agli sposi sempre: non finire la giornata nella quale avete litigato senza fare la pace. Sempre! E per fare la pace non è necessario chiamare le Nazioni Unite che vengano a casa a fare la pace.
E’ sufficiente un piccolo gesto, una carezza, ma ciao! E a domani!
E domani si comincia un’altra volta.
E questa è la vita, portarla avanti così, portarla avanti con il coraggio di voler viverla insieme. E questo è grande, è bello! E’ una cosa bellissima la vita matrimoniale e dobbiamo custodirla sempre, custodire i figli.
Altre volte io ho detto in questa Piazza una cosa che aiuta tanto la vita matrimoniale.
Sono tre parole che si devono dire sempre, tre parole che devono essere nella casa: permesso, grazie, scusa. Le tre parole magiche. Permesso: per non essere invadente nella vita dei coniugi. Permesso, ma cosa ti sembra?
Permesso, mi permetto. Grazie: ringraziare il coniuge; grazie per quello che hai fatto per me, grazie di questo.
Quella bellezza di rendere grazie! E siccome tutti noi sbagliamo, quell’altra parola che è un po’ difficile a dirla, ma bisogna dirla: scusa.
Permesso, grazie e scusa. Con queste tre parole, con la preghiera dello sposo per la sposa e viceversa, con fare la pace sempre prima che finisca la giornata, il matrimonio andrà avanti.
Le tre parole magiche, la preghiera e fare la pace sempre.
Che il Signore vi benedica e pregate per me.
PAPA FRANCESCO
Per coloro che ricordano un significativo anniversario, a partire dal primo fino ai fortunati che festeggiano il
sessantesimo o addirittura il settantesimo devono , per tempo prendere contatti i con le rispettive segreterie parrocchiali per programmare l’anniversario.
L’anima deve considerare l’aridità e il buio come fausti presagi,
come segni che Iddio le sta a fianco,
liberandola da se stessa, strappandole di mano l’iniziativa.
Ultimo aggiornamento
10 Aprile 2014, 11:18