Insieme con la Vergine Maria per ringraziare il Signore.

  Come ormai consuetudine, durante il mese mariano di maggio,  si svolgerà il tradizionale pellegrinaggio della Comunità Pastorale S.

Data:
26 Aprile 2014

 

Come ormai consuetudine, durante il mese mariano di maggio,  si svolgerà il tradizionale pellegrinaggio della Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce al Santuario di S. Maria del Fonte – Caravaggio (BG).
La nostra Comunità si affiderà alla Vergine, guidati dal nostro Prevosto Don Tiziano Vimercati, dai Presbiteri e religiosi/e, giovedì 8 maggio, ore 20,45.

Il 26 maggio del 1432 apparve a Caravaggio per la prima volta la Vergine ad una giovane di nome Giannetta di ritorno dalla raccolta di fasci d’erba per i suoi animali. La Madonna la chiamò, la giovane fanciulla la riconobbe subito ma le disse che non aveva tempo per fermarsi.  Maria però la invitò ad inginocchiarsi e ad ascoltarla: con le lacrime agli occhi che sembravano d’oro le raccontò che suo Figlio intendeva da sette anni annientare quella terra perché la gente continuava a farsi degli sgarbi. Domandò quindi a Giannetta di riferire ciò ai suoi concittadini e che essi digiunassero il venerdì in onore del suo Figlio e di dedicarle la giornata del sabato.
La giovane donna, scettica perché secondo lei nessuno le avrebbe creduto, arrivata a Caravaggio iniziò a raccontare ciò che le era avvenuto e la gente le credette e recandosi nel luogo dell’apparizione vide una fonte che prima d’allora non vi era mai stata, forse simbolo delle lacrime versate dalla Madonna nell’apparizione. Si diffuse poi la notizia che i malati recatisi sul luogo si erano liberati dalle loro infermità. 
Il Santuario oggi è chiamato: “Nostra Signora del Fonte”.
Un santuario che è nel cuore di milioni di fedeli in Italia e nel mondo, un luogo sacro che occupa un posto di indubbio rilievo nella nostra devozione mariana.
Perché la scelta di questo santuario, dunque di questa traccia mariana?
Che cosa può richiamare tanti fedeli in un luogo simile?
Per dare una risposta e saper penetrare ancor più nello spirito del Santuario di Caravaggio, ricordiamo alcune parole pronunciate dal Santo PAPA GIOVANNI PAOLO II° in occasione della visita a Caravaggio del 1992 (19-21 giugno): “Ci rivolgiamo alla Madre delle nostre infermità per affidarle le intenzioni di tanti sofferenti, di tanti malati che sono qui riuniti, che qui anche intenzionalmente cercano un incontro con questa forza soprannaturale che salva. Molte volte non si vede questo miracolo del corpo che rimane sofferente.
Ma si vede il miracolo dello spirito umano, che anche nel corpo sofferente è divenuto nuovo, sano, forte, ha ripreso la speranza: si è visto partecipe della redenzione operata da un Sofferente, da un Crocifisso.
Si è visto in prospettiva con lui, con questo Crocifisso si è visto nella prospettiva della risurrezione: crocifisso e risorto
”.
Questa frase risuona in noi, prepotente, e qualche tempo dopo abbiamo riletto altre parole pronunciate dal SANTO GIOVANNI PAOLO II°, sempre in quella occasione, rivolto ai giovani, li invitò a “…gridare che la vita è un dono meraviglioso di Dio (…) che la vita segnata dalla croce e dalla sofferenza merita ancor più attenzione, cura e tenerezza” concludendo poi: “Ecco la vera giovinezza: è fuoco che separa le scorie del male dalla bellezza e dalla dignità delle cose e delle persone; è fuoco che riscalda di entusiasmo l’aridità del mondo; è fuoco d’amore che infonde fiducia e invita alla gioia”.
Ecco spiegata la scelta del Santuario di Caravaggio proprio perché, ognuno di noi possa ritrovare questa giovinezza del cuore di cui parlava il Santo PAPA, riconoscendo ogni giorno la vita come il più prezioso dei doni ricevuti.
L’augurio è che ognuno di noi possa riconoscersi “ malato”, bisognoso di guarigione, e possa trovare il desiderio di rivolgersi al Medico celeste che, lo sappiamo, guarirà le ferite del nostro cuore, liberandoci da ogni peccato. Per giungere alla completa guarigione del cuore chiediamo, per intercessione della Beata Vergine Maria, di saper offrire ogni nostra sofferenza, fisica e spirituale, come partecipazione al sacrificio redentivo di Cristo, mettendo ogni nostro dolore, ogni nostro male, ogni nostra ansia sulla croce del Cristo: soltanto lì il dolore trova la sua risposta, il suo senso, in una offerta che innalza e trasfigura ogni sofferenza.

Concludiamo dunque affidando ogni nostra intenzione e necessità alla Vergine Maria del Fonte di Caravaggio, con la seguente preghiera:

O Vergine Santissima di Caravaggio, fonte inesauribile di grazie, da antichissimo culto onorata,
noi ti preghiamo perché la speranza di ognuno, che a te si avvicini, non rimanga delusa,
e di nessuno resti vana la supplica.

O Vergine Santissima di Caravaggio, noi ti preghiamo perché nel tuo tempio e mediante il tuo patrocinio i ciechi ritornino al lume della fede, i vacillanti e gli indolenti nel sentiero cristiano imparino a camminare speditamente sulla via dei comandamenti divini, le orecchie sorde si aprano agli ammaestramenti del Signore, i morti per il peccato ritornino alla vera vita, dove sia la luce della mente e la pace del cuore.
Chiunque a te si rivolge per implorare il tuo aiuto, o Maria, celeste nostra patrona, divenga più forte nella fede, più fermo nella speranza, e così acceso nella carità che, non assecondando più le lusinghe del mondo, mai defletta dalla retta via. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Sono aperte le iscrizioni per questo pellegrinaggio di giovedì 8 maggio 2014 al Santuario di Caravaggio.
Per info più dettagliate ed iscrizioni: presso le segreterie delle nostre Parrocchie, ore ufficio.

Ci vogliamo scusare per il disagio che incontrano i nostri affezionati lettori per  gli innumerevoli e continui blackout del nostro sito, non dipendente da nostre capacità operative.
La redazione

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Chi sei, dolce Luce, che ricolmi il mio essere e rischiari l’oscurità del mio cuore?
Mi conduci per mano come una madre e non mi abbandoni,
altrimenti non saprei muovere più nemmeno un passo.
Tu sei lo spazio che circonda il mio essere e lo prende con sé.
Se si allontanasse da te, precipiterebbe nell’abisso
del nulla nel quale tu lo elevi all’essere.
Tu, più vicino a me di me stessa e più intimo
del mio stesso intimo, eppure inafferrabile e inconcepibile,
incontenibile in un nome: Spirito Santo-Amore Eterno.

( S. Teresa Benedetta della Croce)

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

 

Ultimo aggiornamento

26 Aprile 2014, 05:53