PAPA FRANCESCO in Corea

Dal 13 al 18 agosto il SANTO PADRE effettuerà una storica visita nel paese Asiatico in occasione della VI° giornata Asiatica della Gioventù.
Questo è il terzo viaggio internazionale di PAPA FRANCESCO, dopo quello in Brasile e quello nella Terra Santa. E’ la terza volta che un Papa va nella Corea: GIOVANNI PAOLO II° era andato due volte, nell’84 e nell’89.

I motivi del viaggio di Papa Francesco sono raccoglibili intorno a tre temi soprattutto.
Il primo,
che di per sé è stata l’occasione che ha dato l’avvio alla progettazione di questo viaggio, è la Giornata asiatica della gioventù, che avviene in agosto in Corea (questa è la sesta). Si aspettano a questa Giornata circa duemila giovani, in rappresentanza di 23 Paesi dell’Asia.
La seconda grande occasione di questo viaggio è l’incontro con la Chiesa cattolica coreana, che è una Chiesa piuttosto dinamica. L’unico Paese – come sappiamo – nell’Asia orientale a maggioranza cattolica sono le Filippine, negli altri Paesi i cattolici cristiani sono minoranza, ma nella Corea sono una minoranza consistente. Una minoranza che si aggira intorno al 10 per cento. E’ molto dinamica e con una crescita che negli anni passati è stata molto forte: con una media di 100 mila battesimi l’anno. Vi è quindi una Chiesa che si pone anche come missionaria oggi, come impegnata a mandare anche dei missionari: ha fatto un grande servizio in Mongolia, così come in altre parti del mondo. Una Chiesa dinamica che si propone come attiva e missionaria.
La terza grande occasione  riguarda la vita della Chiesa in Corea ed è la beatificazione di 124 martiri.
La Chiesa in Corea è nata non da missionari venuti dall’esterno, ma da laici che si sono interessati alla ricerca della verità sulla fede cristiana e cattolica dalla Cina, hanno cercato di approfondire questo messaggio e quindi sono diventati cristiani, mandando poi anche uno di loro a Pechino per farsi battezzare. Per moltissimo tempo – per più di un secolo – i cristiani, i cattolici vennero martirizzati perché considerati in opposizione, non coerenti con il sistema sociale, culturale della Corea del tempo.beatificazione della prima generazione dei martiri della Chiesa in Corea, dei fondatori della Chiesa in Corea.
La Corea è un Paese diviso, che porta ancora le conseguenze della guerra terribile che c’è stata intorno agli anni Cinquanta e quindi un Paese che non è pacificato. La situazione è quella di un armistizio, non è quella della pace tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Ecco quindi il tema della pace e della riconciliazione. Questa divisione della Corea dà poi luogo al fatto che questa è un’area di tensioni internazionali significative ed importanti.
Andare in Corea e pregare per la riconciliazione, per la pace fra le due parti del popolo coreano e nel mondo intero è anche un tema estremamente significativo.
Il seguito del Papa, in questo viaggio,  oltre naturalmente al cardinale segretario di Stato e al sostituto, comprende anche il Cardinal Rylko, che noi conosciamo bene per averlo ospitato diverse volte nella nostra Comunità Pastorale in questi ultimi anni,perché presidente del Pontificio Consiglio dei laici, quindi le Giornate della gioventù e il laicato, che è così importante nella storia della Chiesa coreana.
Siamo invitati a pregare per questo significativo viaggio di PAPA FRANCESCO.

 

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