Professione religiosa e Ordinazione diaconale di Alessio Crippa
Alessio Crippa Egli entrò per rimanere con loro (cfr Luca 24,29) Alessio Crippa, giovane lissonese della Parrocchia S.
Data:
30 Novembre 2014
Alessio Crippa
Egli entrò per rimanere con loro (cfr Luca 24,29)
Alessio Crippa, giovane lissonese della Parrocchia S. Maria Assunta che fa parte della Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce ha scelto la vita religiosa nella famiglia dei missionari Saveriani.
“Una nuova via fu aperta allora all’operare umano, via per la quale Gesù Cristo camminò per primo, tracciandone a noi la direzione”. beato Guido Conforti
Questa parola del beato Guido attinge, evidentemente, ad un’altra Parola:
“Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli, in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio”. ( cfr Ebrei 12,2)
Una precisa scelta, dunque! La via della croce, che è salvezza e riconciliazione, gloria e rivelazione del volto di Dio.
Una scelta che incontra il suo momento più drammatico nella tentazione del Golgota.
Gliela ripetono i passanti, i sacerdoti, i soldati, tutti: “Salva te stesso scendendo dalla croce!”.
Scendere dalla croce è la nostra via, la nostra scelta. La direzione tracciata da Gesù è un’altra: la gioia di donarsi; la vita come dono, fino alla fine.
Lo aveva capito il missionario Paolo: “Noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo, stoltezza… Quanto a me, non ci sia nessun altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo”.
Lo viveva Francesco Saverio: “Tutti questi pericoli e travagli, presi volontariamente solo per amore e servizio di Dio nostro Signore, sono tesori ricchi di grandi consolazioni spirituali”.
Ne aveva fatto esperienza Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, che si offre “vittima d’olocausto al tuo amore misericordioso, supplicandoti di consumarmi senza sosta”.
Le croci, non è necessario cercarle, vengono da sole.
Chiediamo allo Spirito di imparare ad accoglierle con serenità, di scoprirne il valore d’amore.
Perché d’amore si tratta, nascosto in ogni sofferenza, contraddizione o contrattempo.
La “professione religiosa perpetua” scelta da Alessio è l’impegno solenne e definitivo di appartenenza alla Famiglia saveriana per la missione, secondo lo spirito del Beato Giudo Conforti.
Chi è Alessio Crippa.
Ha 32 anni ed è originario di Lissone, lissonese puro sangue.
Il suo cammino di formazione con i saveriani è cominciato sette anni fa, trascorsi tra Desio e ad Ancona. Ha conosciuto i saveriani nel 2000, partecipando all’ordinazione sacerdotale di Padre Sante Gatto, originario della “ sua parrocchia” S Maria Assunta ed ora missionario in Brasile.
Da quel momento la comunità dei saveriani di Desio è stata per lui testimone di un modo diverso di essere cristiano: uno stile capace di scelte radicali, aperto all’incontro con gli altri – musulmani o buddisti, marocchini o zingari – alla ricerca di momenti di condivisione e di festa, camminando sulle strade della gente alla luce della Parola, provando a correre il rischio di vivere il vangelo.
Tutto ciò lo ha fatto innamorare di Cristo e lo ha portato a quel “sì” pronunciato il 10 luglio 2011 ad Ancona, in occasione della sua prima professione religiosa.
Alessio é grato a tutti i saveriani che ha conosciuto e che hanno “segnato” la sua vita, ed è contento oggi di poter vivere qui, in una comunità dove può crescere con un respiro pienamente “internazionale”, assieme ai suoi fratelli.
Domenica prossima, 7 dicembre, a Parma, con altri tre suoi compagni di corso, pronuncerà la Professione religiosa perpetua e quindi entrerà definitivamente tra i missionari Saveriani.
Il giorno dopo, nella Festa dell’Immacolata, sempre a Parma, sarà ordinato diacono. Naturalmente saranno presenti, oltre ai famigliari, un buon numero di lissonesi, soprattutto della parrocchia Santa Maria Assunta.
Tutti noi ci uniamo nella preghiera, accompagnandolo nell’ultimo tratto del cammino che lo porterà all’ordinazione sacerdotale e alla partenza per le terre di missione.
Padre misericordioso, tu ci fai vivere le meraviglie della salvezza.
Dona a loro la forza dello Spirito perché riconoscano il Signore presente nei fratelli, e testimoniamo a tutti la sua resurrezione.
Amen.
Per poterci donare a Dio con amore
dobbiamo riconoscerlo
come Colui che ama.
( S. Teresa Benedetta della Croce)
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
Ultimo aggiornamento
30 Novembre 2014, 01:06