Don Tiziano Vimercati – Prevosto della Comunità
Dal libro della Genesi ( cfr Gen. 2, 22-23)
Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta essa è carne dalla mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
Lettera di San Paolo apostolo agli Efesini ( cfr. Ef. 5, 25)
E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola,
Dal vangelo di San Marco ( cr Mc 10, 3-11)
E avvicinatisi dei farisei (a Gesù), per metterlo alla prova, gli domandarono: «E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?».
Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto»
E’ la parola di Dio che la liturgia ci ha proposto in questa terza domenica dopo Pentecoste.
Ci presenta una verità di quelle ormai scomode, difficili da proporre; chi ancora ci crede e ha il coraggio di testimoniarla passa per un uomo fuori dal tempo.
L’indissolubilità del matrimonio è ciò che Gesù sta difendendo e riproponendo come valore da raggiungere. Indissolubilità del matrimonio vuol dire sposarsi e stare insieme per sempre, consapevoli che il legame che si è creato non può più essere sciolto.
L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto.
Una verità difficile da accettare e realizzare, e non perché non sia bella.
Tutti, quando si sposano, desiderano stare insieme per sempre, si giurano eterno amore, pronti anche ad andare nel fuoco l’uno per l’altro.
Il ”per sempre” fa parte del vero amore.
Purtroppo spesso questo “per sempre” dura solo fino a quando le cose vanno bene e alle prime serie difficoltà svanisce.
Comprendere il valore dell’indissolubilità è sempre stato difficile.
Talmente difficile che Mosè concesse la possibilità di divorziare ma, disse Gesù, lo fece per la durezza del nostro cuore.
In realtà fin dall’inizio Dio creò l’uomo e la donna affinché, nell’incontro, diventino una sola carne nell’amore.
L’uomo e la donna si completano a vicenda, l’uno è indispensabile all’altra; solo di fronte alla donna il primo uomo esclama: Questa volta essa è carne della mia carne e ossa delle mie ossa.
Solo davanti alla donna sente che la sua solitudine si spezza, nessun’altra creatura, pur bella, è capace di tanto, nella donna l’uomo si ritrova e con lei potrà condividere ogni cosa.
Nasce un profondo legame che li unirà per sempre perché non sono più due ma una sola carne. Quando ci si dà totalmente, non può che essere per sempre.
Ciò che stupisce è che Dio non solo benedice l’unione uomo-donna ma la rende immagine di se stesso, del suo volto.
L’amore che unisce l’uomo e la donna esprime, sia pure in modo imperfetto, il volto e l’amore di Dio. Quando due cristiani si sposano in chiesa diventano il segno dell’amore di Dio che in Gesù si è manifestato con un amore che ha saputo andare fino in fondo, fino alla sofferenza e alla morte in croce.
Gli sposi sono il sacramento di questo amore: devono essere consapevoli e testimoniarlo nella concretezza quotidiana e in uno stile di vita evangelico.
Certo, ci sono tanti problemi e difficoltà, ma una volta tanto pensiamo alla bellezza di ciò che ci propone Gesù.
I veri poveri non fanno rumore.
La mia unica professione
sarà d’ora in poi
l’amore
S. Teresa Benedetta della Croce
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE