In morte di Suor Giuseppina Buratti – Cinquantacinque anni di fede e di servizio a Lissone

Il Prevosto Don Tiziano Vimercati,
i Presbiteri, i Diaconi, le Religiose
e tutta la Comunità Pastorale S. Teresa Benedetta della Croce
 annunciano il ritorno alla casa del Padre di

Suor
GIUSEPPINA BURATTI
della Congregazione delle Suore Infermiere di S. Carlo

Passata da questo mondo al Padre alla soglia del 95esimo anno.
Lascia una testimonianza di una vita operosa e instancabile
a servizio della nostra Comunità nei suoi 55 anni di presenza
nello spirito della sua Congregazione.
Per Lei imploriamo misericordia e pace eterna.
I funerali saranno celebrati
 nella Casa Madre di Agliate
mercoledì 12 agosto 2015 alle ore 15.

Nella più grande discrezione, quasi in punta di piedi per non disturbare, questa mattina 11 agosto 2015 la nostra carissima Suor Giuseppina Buratti della Congregazione delle Suore Infermiere di S. Carlo ci ha lasciato per unirsi alle tante Sorelle che, con il Padre Fondatore della Congregazione  Don G. Masciadri, fanno corona al DIO della Vita cantando l’inno di gloria, unitamente agli angeli del cielo.
Aveva 95 anni di cui ben 55 anni trascorsi a Lissone nella casa di via Solferino.

” Io sono felice e cerco di credere sempre più che l’Amore di cui sono oggetto da parte di DIO deve diventare tenerezza verso le sorelle della mia Comunità e verso ogni fratello, specialmente i più sofferenti.”
Sono trascorsi così i 55 anni di Suor Giuseppina a Lissone.
Noi oggi guardando a Lei, ricordando quella Suorina che si muoveva con delicatezza e amore verso tutti gli ammalati, scopriamo il segno misterioso di un’intensa esperienza di vita, di preghiera e di fede; un segreto di sofferenza, di offerta, di disponibilità, di dedizione, di accettazione della volontà di Dio che la farà esultare per tutta l’eternità.
Religiosa umanamente vivace, intraprendente, innamorata della propria vocazione.
Suor Giuseppina per il suo nome  già faceva presagire il suo carattere gioviale e frizzante.
Da consacrata divenne, infatti, una suora dinamica che col suo sorriso sempre aperto e con la sua pronta disponibilità si la resa presto simpatica a tutti nella nostra Città di Lissone.
Una qualità non comune ed essenziale se rapportata al doppio ruolo esercitato, quello di suora e quello di infermiera  in un luogo pieno di sofferenza e di umane insidie come la vita dedicata ai sofferenti.
Il suo modo di fare aveva  contribuito ad alimentare in noi suoi pazienti  quella “cultura del dono e del donarsi” che va al di là del semplice atto formale diventando, sempre più, un punto di riferimento insostituibile nel nostro piccolo-borghese ambiente.
Abbiamo  un buon ricordo sia come persona che come infermiera; infatti non si occupava solo dell’ambulatorio  ma era, anche, il punto di riferimento dell’intero servizio di solidarietà insito nel carisma della Congregazione, ruolo che ella ricoprì sempre al meglio, sino a quando le condizioni di salute glielo permisero.
Data la sua grande capacità diplomatica riuscì a creare un buon rapporto con le consorelle degli altri ordini religiosi della città, in modo particolare con le suore di “Maria Bambina” e le istituzioni.
Ha attraversato durante la sua vita molte difficoltà , ma ha affrontato i disagi con dignità e forza d’animo e anche se, con qualche umana titubanza, non ha mai demorso.
Il servizio agli ammalati svolto quotidianamente  non era semplicemente un impegno di ordine sociale e morale, non era soltanto il frutto di una sensibilità umana che cerca di sopperire alle carenze nelle strutture pubbliche, ma era soprattutto il frutto di una chiamata, era il modo con il quale il legame e lo sguardo su Cristo, si faceva ogni giorno reale e concreto.
Solo ai religiosi si può chiedere questo tipo di sacrificio e totale dedizione che, ad altri comuni mortali risulta oltremodo difficile da concretizzare.
Ci mancherai Suor Giuseppina!
Accogliamo questo esempio stupendo di servizio e di abbandono a Dio e restiamo nella certezza che dal cielo Suor Giuseppina continuerà ad aiutarci, a pregare per noi e per la Congregazione che tanto ha amato.

Non hai mai detto di “no” a Dio
Hai accettato sempre la sua Volontà
Sei passata tra noi facendo dl bene
Ti sei lasciata fare 
e usare dal tuo Signore
Hai donato a Lui e ad ogni fratello 
la tua vita
Hai accettato di morire, come il seme…!

 

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Le nostre attività personali
sono soltanto dei mezzi ordinati a un fine,
mentre l’amore del prossimo è il fine stesso,
perché DIO è Amore.
S. Teresa Benedetta della Croce

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE

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