Giornata per il Seminario: Tu vieni e seguimi

 

Domenica 20 settembre in tutta la Diocesi si celebrerà la Giornata per il Seminario, un’occasione per ricordare l’importanza di questa storica istituzione, che ha per compito la formazione dei futuri presbiteri, e per sostenerla non solo con la preghiera, ma anche con un aiuto concreto.

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MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO NELLA GIORNATA PER IL SEMINARIO 2015      
Tu, vieni e seguimi!                                                                                                      
          Carissimi fedeli,                                                                                                                                
il tema scelto per la giornata per il seminario di quest’anno – «Tu, vieni e seguimi!» – ci rimette davanti ad un dato dell’esperienza umana tanto semplice quanto incredibilmente dimenticato.

Lo possiamo riassumere in poche semplici parole: la vita è vocazione!
Ogni uomo e ogni donna, per il solo fatto di essere al mondo, possono facilmente riconoscere che non si danno la vita da se stessi, bensì la ricevono da Dio che è Amore.
Attraverso il battesimo e i sacramenti dell’iniziazione cristiana ciascun fedele, reso membro del corpo di Cristo che è la Chiesa, è costituito testimone autorevole della persona di Gesù ed inviato ad ogni uomo in ogni parte del mondo, in qualsiasi condizione esistenziale, nella certezza che Egli rimane con noi «ogni giorno, fino alla fine del mondo».
All’interno di questo universale disegno di salvezza, il Signore chiama a sé alcuni affinché, vivendo una testimonianza radicale di dedizione esclusiva a  Lui e al suo Regno, si pongano a servizio di tutto il popolo ad immagine di Gesù buon pastore che dà la vita per le sue pecore…                                                                       
        Cari amici, l’odierna giornata per il seminario ci mette anzitutto di fronte alla cura premurosa che la Chiesa rivolge alla formazione dei suoi preti, chiamati a risvegliare negli uomini la sete di Dio e a sostenerne il cammino dentro le vicende, talvolta faticose da attraversare, del mondo d’oggi…
In secondo luogo tutti i fedeli sono chiamati a riscoprire la grandezza della propria chiamata.
Penso certo al matrimonio e alla famiglia.
L’educazione delle nuove generazioni alla riscoperta di queste esperienze fondamentali è un compito tanto urgente quanto gravoso.
Quanto più il cuore dell’uomo è ridestato nella sua sete profonda di comunione, tanto più sarà capace di riconoscere ed accogliere la chiamata del Risorto e, come il discepolo amato, annunciare a tutti i fratelli uomini: «È il Signore!»                                                                                                        
Buon cammino!

                                                                                                                                                                                                                                                                 Angelo card. Scola,
                                                                                                                                                                                                                                                                        Arcivescovo

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