Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani 2016 – Quarto giorno

 

In questi giorni, 18-25 gennaio 2016, siamo invitati a riflettere e a pregare per l’unità della Chiesa, ferita nel corso della storia da diverse rotture. Siamo invitati a pregare per questa unità, poiché tutti coloro che si professano cristiani e confessano Cristo trovino la via dell’unità nell’unica Chiesa che Egli ha fondato. 
In questo modo diamo risposta al desiderio vivo di Gesù Cristo: “Perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato ( cfr Gv 17,21). 
Questo movimento viene chiamato “ ecumenismo “, cammino verso l’unità di tutti i cristiani nell’unica Chiesa di Cristo.  
Come ben sappiamo vi sono molte altre persone che non credono in Cristo: i musulmani e i giudei, e molti altri che non professano alcuna religione o che si dichiarano atei. 
Dio vuole riunire tutti gli uomini in una sola famiglia e per questo il Signore Gesù ha istituito la Chiesa, sacramento universale di salvezza per tutti gli uomini. 

L’ecumenismo, tuttavia, si riferisce principalmente ai cristiani, che essendo credenti in Cristo come Dio e Signore, non vivo all’interno della medesima Chiesa e non sottostanno all’autorità del romano Pontefice. 
Nella nostra Comunità Lissonese sono molti ormai gli immigrati che ci impongono una riflessione. Vi sono cristiani ortodossi, che coincidono quasi in tutto con la nostra religione, ma non riconoscono il primato universale del Papa. 
Vi sono cristiani evangelici, che credono in Cristo come Dio e Signore, ma non celebrano l’Eucarestia, non hanno il sacramento dell’Ordine Sacro, e non riconoscono l’autorità del Santo Padre successore sulla cattedra di S. Pietro. 
La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani favorisca l’avvento del giorno radioso della piena comunione nell’unica santa Chiesa sotto l’autorità del Romano Pontefice, successore del Beato Pietro e Vicario di Cristo Pastore della Chiesa universale.
Salga, dunque, a Dio onnipotente la preghiera di Gesù e nostra: “ che avvenga presto il giorno cui vi sarà un solo gregge sotto la guida di un unico pastore .” (cf Gv 10,16)

 

LETTURE BIBLICHE E COMMENTO

PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA 

 

4 GIORNO                           
Un popolo sacerdotale chiamato a proclamare il Vangelo
Genesi 17, 1-8
Il tuo nome non sarà più Abram, ma Abramo, perché io ti stabilisco come padre di molti popoli

Abram aveva novantanove anni quando il Signore gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio Onnipotente, ubbidisci a me e agisci giustamente. Io farò un’alleanza tra me e te: i tuoi discendenti saranno sempre più numerosi».
Abram si prostrò con la faccia a terra e Dio continuò: «Ecco l’alleanza che faccio con te: Tu sarai il capostipite di molti popoli. Il tuo nome non sarà più Abram, ma Abramo, perché io ti stabilisco come padre di molti popoli. Tu sarai grande, darai inizio a intere nazioni e vi saranno dei re nella tua discendenza. Io stabilirò la mia alleanza con te e con i tuoi discendenti, di generazione in generazione. Sarà un’alleanza valida per sempre: io sarò il tuo Dio e il Dio dei tuoi discendenti.  E a te, e a quelli che verranno dopo di te, io darò in possesso perpetuo la terra nella quale ora abiti come straniero:tutta la terra di Canaan; e io sarò il loro Dio».

Salmo 145 [144], 8-12         
Il Signore è bontà e misericordia, è paziente, costante nell‘amore
Il Signore è bontà e misericordia,
è paziente, costante nell’amore.
Il Signore è buono con tutti,
la sua misericordia è su ogni creatura. Ti lodino, Signore, tutte le creature, rendano grazie tutti i tuoi fedeli.
Annunzino il tuo regno glorioso, parlino a tutti della tua potenza.
E gli uomini conosceranno le tue imprese,
la gloria e lo splendore del tuo regno.

Romani 10,14-15                 
E come potranno credere in lui, se non ne hanno sentito parlare?
Ma come potranno invocare il Signore, se non hanno creduto?
E come potranno credere in lui, se non ne hanno  sentito parlare?
E come ne sentiranno parlare, se nessuno lo annunzia?
E chi lo annunzierà, se nessuno è inviato a questo scopo?
Come dice la Bibbia:
Che gioia quando arrivano quelli che portano buone notizie!
Matteo 13, 3-9        
Ma  alcuni  semi  caddero  in  un  terreno  buono  e  diedero  un  frutto abbondante: cento o sessanta o trenta volte di più.
Gesù parlava di molte cose servendosi di parabole. Egli diceva: «Un contadino andò a seminare, e mentre  seminava  alcuni  semi  andarono  a  cadere sulla  strada:  vennero  allora  gli  uccelli  e li mangiarono. Altri semi invece andarono a finire su un terreno dove c’erano molte pietre e poca terra: questi germogliarono subito perché la  terra non era profonda, ma il sole, quando si levò, bruciò le pianticelle che seccarono perché non avevano radici robuste. Altri semi caddero in mezzo alle spine e le spine, crescendo, soffocarono i germogli. Ma alcuni semi  caddero in un terreno buono e diedero un frutto abbondante: cento o sessanta o trenta volte di più. Chi ha orecchi, cerchi di capire!».

Commento

Queste riflessioni  sono  suggerite dai  produttori  del  programma cristiano  Vertikale,  in  onda la domenica mattina. La sfida di mantenere questa voce cristiana nella televisione nazionale lettone, ha insegnato loro che è solo quando impariamo a riconoscere negli altri cristiani i nostri fratelli e le nostre sorelle, che possiamo osare portare nell‘arena pubblica la Parola di Dio.
–     Nel mondo di oggi, più che mai, fiumi di parole inondano le nostre case: non più solo dalle nostre conversazioni, ma dalla televisione, dalla radio, e ora anche dai social media. Queste parole hanno il potere  di  innalzare o di demolire. Larga parte di questo oceano di parole sembra senza senso: distrazioni più che nutrimento.
–     Si potrebbe annegare in questo oceano dove non vi è nessun significato da cogliere. Ma noi abbiamo ascoltato una parola salvifica che ci è stata lanciata come un salvagente. Ci chiama alla comunione e ci conduce all‘unità con coloro che, come noi, l‘hanno udita. Un tempo non eravamo popolo, ma ora siamo il popolo di Dio.
–     Siamo, inoltre, un popolo sacerdotale. Uniti con quanti hanno ricevuto la sua parola, le nostre parole non sono più solo gocce perse nell‘oceano. Ora abbiamo una parola potente da proclamare; uniti possiamo annunciarla più vigorosamente: Yeshua – Dio salva. 

Domande per la riflessione personale
–     Che cosa oscura la nostra proclamazione del Vangelo? Forse ambizioni personali, spirito competitivo, falsi assunti sugli altri cristiani e risentimenti?
–     Chi ascolta da noi una parola che dà vita?

Preghiera

O Signore Gesù, Tu hai detto che tutti sapranno che siamo tuoi discepoli se ci sarà amore tra noi.
Rafforzati dalla tua grazia, fa‘ che possiamo lavorare senza posa per l‘unità visibile, affinché l‘Evangelo che siamo chiamati a proclamare possa rendersi visibile in tutte le nostre parole e le nostre opere.
Amen.

Appuntamento nella V° Zona Pastorale di Monza.

 

Chiesa Beata Vergine di Caravaggio in S. Gregorio – Monza

Questa sera, giovedì 21 alle ore 21.00, presso S. Gregorio, Via Guarenti, 11, a Monza: Fiaccolata e Celebrazione ecumenica della Parola.
Partecipiamo devoti e numerosi.

 

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Dare il nostro contributo
a portare la CROCE di CRISTO
é fonte di una letizia forte e pura.

S. Teresa Benedetta della Croce

COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes 
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE



 


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