Roma – Cappella Sistina: Il Giudizio Universale di M. Buonarroti
Cercare l’unità: un impegno per tutto l’anno
Si conclude oggi, lunedì 25 gennaio 2016, la Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani che ha avuto come tema un’espressione tratta dalla Prima Lettera di Pietro (cap. 2, versetto 9): “Chiamati ad annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio”.
Questa intensa settimana di preghiera per l’unità di tutti coloro abbracciano Cristo ha messo in luce ciò che unisce e non ciò che divide.
Cristo chiama tutti i suoi discepoli all’unità. I cristiani come scriveva San Giovanni Paolo II° nell’Enciclica “ Ut unum sint “ ( ndr 1995) hanno di fronte una grande sfida: “ Fare tutto il possibile, con l’aiuto di Dio, per abbattere muri di divisione e di diffidenza, per superare ostacoli e pregiudizi, che impediscono l’annuncio del Vangelo della salvezza mediante la Croce di Gesù, unico Redentore dell’uomo, di ogni uomo.”
L’avvio di questo modo nuovo di essere Chiesa nel mondo è stato fatto proprio anche dal Concilio Vaticano II°, un concilio pastorale che ha spostato l’asse dalla dottrina alla relazione.
Ecco quindi che dobbiamo avere un atteggiamento di empatia e non di condanna.
Per concludere. Sull’ecumenismo il Concilio Vaticano II° ci dice che il primo obiettivo è promuovere l’unità dei cristiani con un atteggiamento di conversione che non può considerare gli altri nemici ma fratelli.
L’ecumenismo è un fatto di umiltà e l’umiltà è alla base del cristianesimo. Amiamo gratuitamente, allora perché siamo amati gratuitamente.
Uno “ sguardo ecumenico” dà un significato nuovo alla nostra fede, alla nostra testimonianza di uomini di buona volontà al nostro impegno per un mondo più giusto in cui regni la pace.
LETTURE BIBLICHE E COMMENTO
PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA
8 GIORNO
Cuori che ardono per l’unità
Isaia 52, 7-9
Quant‘è bello vedere arrivare sui monti un messaggero di buone notizie, che annunzia la pace
Quant’è bello vederearrivare sui monti
un messaggero di buone notizie, che annunzia la pace,
la felicità e la salvezza! Egli dice a Gerusalemme:
«Il tuo Dio regna».
Le sentinelle della città gridano forte, esultano di gioia:
perché vedono con i loro occhi
il Signore che ritorna sul monte Sion. Rovine di Gerusalemme,
esultate di gioia:
il Signore ha confortato il suo popolo, egli ha salvato Gerusalemme.
Salmo 30 [29], 1-13
Hai cambiato il mio pianto in una danza
Canto per l’inaugurazione del
tempio. Salmo di Davide. Ti esalto, Signore,
perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di godere delle mie sventure.
Signore, mio Dio, ho gridato
e tu mi hai guarito.
Mi hai sottratto al regno dei morti,
hai salvato la mia vita dalla tomba.
Cantate al Signore, voi suoi fedeli,
lodatelo ricordando che egli è santo.
La sua ira dura un istante,
la sua bontà tutta una vita.
Se la sera siamo in lacrime,
al mattino ritorna la gioia.
Stavo bene e pensavo:
«Non corro alcun pericolo».
Tu sei stato buono con me,
mi hai reso stabile come una montagna;
ma quando mi hai nascosto il tuo sguardo,
la paura mi ha preso.
A te, Signore, ho gridato, a te ho chiesto pietà:
«Se muoio e finisco nella tomba, che vantaggio ne avrai?
I morti non possono più lodarti,
non proclamano la tua fedeltà.
Ascoltami, Signore, abbi pietà, Signore, vieni in mio aiuto».
Hai cambiato il mio pianto in una danza,
l’abito di lutto in un vestito di festa.
Senza mai tacere, io ti loderò,
Signore, per sempre, mio Dio, ti voglio celebrare.
Colossesi 1, 27-29
[…] questo progetto segreto, grande e magnifico, preparato per tutti gli uomini. E il segreto è questo: Cristo è presente in voi
Adesso Dio ha voluto far conoscere questo progetto segreto, grande e magnifico, preparato per tutti gli uomini. E il segreto è questo: Cristo è presente in voi e perciò anche voi parteciperete alla gloria di Dio. Quando, con tutta la saggezza che mi è possibile, predico, rimprovero e insegno, parlo sempre di Cristo; così che, per mezzo di Cristo, io possa far diventare ciascun uomo perfetto. Per questo mi affatico e mi impegno nella lotta, sostenuto dalla potente forza che egli mi dà.
Luca 24, 13-36
[…] spiegò ai due discepoli i passi della Bibbia che lo riguardavano. Cominciò dai Libri di Mosè fino agli scritti di tutti i profeti
Quello stesso giorno due discepoli stavano andando verso Emmaus, un villaggio lontano circa undici chilometri da Gerusalemme. Lungo la via parlavano tra loro di quel che era accaduto in Gerusalemme in quei giorni. Mentre parlavano e discutevano, Gesù si avvicinò e si mise a camminare con loro. Essi però non lo riconobbero, perché i loro occhi erano come accecati.
Gesù domandò loro:
— Di che cosa state discutendo tra voi mentre camminate?
Essi allora si fermarono, tristi. Uno di loro, un certo Clèopa, disse a Gesù:
— Sei tu l’unico a Gerusalemme a non sapere quel che è successo in questi ultimi giorni? Gesù domandò:
— Che cosa? Quelli risposero:
— Il caso di Gesù, il Nazareno!
Era un profeta potente davanti a Dio e agli uomini, sia per quel che faceva sia per quel che diceva.
Ma i capi dei sacerdoti e il popolo l’hanno condannato a morte e l’hanno fatto crocifiggere.
Noi speravamo che fosse lui a liberare il popolo d’Israele! Ma siamo già al terzo giorno da quando sono accaduti questi fatti. Una cosa però ci ha sconvolto: alcune donne del nostro gruppo sono andate di buon mattino al sepolcro di Gesù ma non hanno trovato il suo corpo.
Allora sono tornate indietro e ci hanno detto di aver avuto una visione: alcuni angeli le hanno assicurate che Gesù è vivo. Poi sono andati al sepolcro altri del nostro gruppo e hanno trovato tutto come avevano detto le donne, ma lui, Gesù, non l’hanno visto.
Allora Gesù disse:
— Voi capite poco davvero; come siete lenti a credere quel che i profeti hanno scritto! Il Messia non doveva forse soffrire queste cose prima di entrare nella sua gloria?
Quindi Gesù spiegò ai due discepoli i passi della Bibbia che lo riguardavano.
Cominciò dai libri di Mosè fino agli scritti di tutti i profeti. Intanto arrivarono al villaggio dove erano diretti, e Gesù fece finta di continuare il viaggio. Ma quei due discepoli lo trattennero dicendo: «Resta con noi perché il sole ormai tramonta».
Perciò Gesù entrò nel villaggio per rimanere con loro. Poi si mise a tavola con loro, prese il pane e pronunziò la preghiera di benedizione; lo spezzò e cominciò a distribuirlo. In quel momento gli occhi dei due discepoli si aprirono e riconobbero Gesù, ma lui sparì dalla loro vista. Si dissero l’un l’altro: «Non ci sentivamo come un fuoco nel cuore, quando egli lungo la via ci parlava e ci spiegava la Bibbia?». Quindi si alzarono e ritornarono subito a Gerusalemme.
Là, trovarono gli undici discepoli riuniti con i loro compagni. Questi dicevano: «Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone». A loro volta i due discepoli raccontarono quel che era loro accaduto lungo il cammino, e dicevano che lo avevano riconosciuto mentre spezzava il pane. Gli undici apostoli e i loro compagni stavano parlando di queste cose. Gesù apparve in mezzo a loro e disse: «La pace sia con voi!».
Commento
Diverse chiese, in Lettonia, sono state in grado di lavorare insieme nell‘evangelizzazione mediante l‘Alpha Course, sviluppato nella chiesa anglicana della Santa Trinità, a Brompton, Londra. I lettoni che sono rinati alla fede attraverso questo programma, rimangono aperti ad imparare ed essere arricchiti dai doni di altre comunità cristiane.
Questa esperienza ha suggerito le riflessioni odierne.
– I discepoli delusi che lasciano Gerusalemme per Emmaus hanno perso la loro speranza che Gesù fosse il Messia e si incamminano fuori dalla comunità. È un viaggio di separazione e di isolamento.
– Per contrasto, il loro ritorno a Gerusalemme è pieno di speranza, con un messaggio evangelico sulle loro labbra. Questo è un messaggio di resurrezione che li conduce nuovamente all‘origine, al cuore della comunità e verso una comunione di amicizia.
– Assai spesso i cristiani tentano di evangelizzare con uno spirito di competizione, sperando così di poter riempire le loro chiese. L‘ambizione supera il desiderio che gli altri ascoltino il messaggio evangelico che dà vita. La vera evangelizzazione è come un viaggio da Emmaus a Gerusalemme, un viaggio dall‘isolamento all‘unità.
Domande per la riflessione personale
– Quali sono i motivi di scontento che ci isolano dagli altri?
– Quali sono i doni (iniziative, metodi e programmi) che possiamo ricevere dalle altre comunità cristiane?
Preghiera
O Signore Gesù, Tu hai fatto ardere il cuore dentro di noi, e ci hai inviato nuovamente sulla strada verso i nostri fratelli e le nostre sorelle, con il messaggio del Vangelo sulle nostre labbra.
Aiutaci a capire che la speranza e l‘obbedienza ai tuoi comandamenti conduce ad una maggiore unità del tuo popolo.
Amen. Così sia.
APPUNTAMENTO da non dimenticare… mi raccomando
Martedì 26 gennaio, ore 21,00: 4° Incontro di preghiera ecumenica presso la Chiesa S. Maria Maddalena – Suore Sacramentine, Via Italia, 38 – Monza.
Vi aspettiamo numerosissimi … ed ancor di più …
Dare il nostro contributo
a portare la CROCE di CRISTO
é fonte di una letizia forte e pura.
S. Teresa Benedetta della Croce
COMUNITA´ PASTORALE S. TERESA BENEDETTA DELLA CROCE
Parrocchie:
Cuore Immacolato di Maria – Madonna di Lourdes
S. Maria Assunta – Sacro Cuore di Gesù
SS. Pietro e Paolo – S. Giuseppe Artigiano
LISSONE